WSBK | Rea apre il venerdì di Donington Park, Sykes rincorre. Incredibile Ray, 9° senza elettronica
ATTRAVERSO LA REDGATE. Lo splendido scenario di Donington Park torna a colorarsi di Superbike, permettendo a più di un pilota del BSB di misurarsi con i migliori del mondo. Ben cinque le wild card nei paraggi della famosa Foresta di Sherwood, tra cui due inedite Suzuki (alla prima apparizione dopo il forfait del team Grillini). Faranno quindi parte della rissa nel pub da 4.020 mt Bradley Ray (Buildbase Suzuki), Leon Haslam (Kawasaki Puccetti), Luke Mossey (Team Pedercini), Mason Law (Team WD40) e Gino Rea (OMG Racing UK), oltre al nostro campione del mondo EWC Niccolò Canepa con la terza Yamaha ufficiale.
DONINGTON GREEN PARK. Il parco giochi delle verdone, ecco cosa è Donington Park alla fine delle libere del venerdì. Che Rea partisse carico per il round di casa lo si sapeva, che avrebbe spinto tanto già dal venerdì un po’ sorprende. Simbolo che l’alfiere Kawasaki si sente bene sulla Ninja, e nemmeno una piccola escursione sulla ghiaia lo ha impensierito a sufficienza da lasciare al compagno di squadra Tom Sykes l’onore di aprire il Brit Round. Ma bisogna stare attenti alle Aprilia.
NOALE VOLA IN INGHILTERRA. A rincorrere il duo Kawasaki troviamo in primis Lorenzo Savadori, che chiude il podio ipotetico dell’apertura del weekend di gara, diviso dal compagno di squadra Eugene Laverty solamente da un arrembante Alex Lowes, alla ricerca del riscatto dopo un inizio stagione decisamente incolore. I piloti inglesi avvertono sia il peso della bandiera che l’energia del pubblico, lo dimostra Leon Haslam che si porta con la prima moto indipendente sulla settima casella immediatamente dietro a Michael Van Der Mark, alla rincorsa del team mate ma a ben sette decimi dal capolista Rea.
QUO VADIS DUCATI? Tanto si è detto di questo nuovo regolamento, che alla fine nulla è cambiato. O meglio, qui in Gran Bretagna le Ducati sembrano ancora più in difficoltà, complice anche la caduta in curva 1 ottenuta da Chaz Davies nelle prime libere mentre cercava il limite sotto la pioggia tipica del suolo inglese. Ecco quindi che Marco Melandri si deve accontentare della decima piazza dietro a Loris Baz ed al debuttante Bradley Ray, che partecipa al round su una con Suzuki con le specifiche BSB e quindi totalmente deprivata di aiuti elettronici, e riuscendo a contenere per soli 4 millesimi Luke Mossey sulla Kawasaki di Lucio Pedercini. Bene Leon Camier, che chiude 13° ma soprattutto riesce a saggiare le sue condizioni di salute, male Davies addirittura 16 a +1.716 da Rea. Ducati quindi in estremo ritardo, il sabato bisognerà ricucire per non dare il colpo di grazia a questo mondiale 2018.
Alex Dibisceglia