Credits: Atlassian Williams Racing
Credits: Atlassian Williams Racing

Tra le scuderie che lasciano il Bahrain con grande fiducia per la stagione F1 2025 spicca sicuramente la Williams. Il team di Grove, reduce dal nono posto nell'ultimo Mondiale Costruttori, arriverà alla nuova stagione con ambizioni alte, dopo aver chiuso la tre giorni di Sakhir con 395 giri accumulati sulla FW47 ma soprattutto col miglior tempo dei test, e cioè l'1:29.348 firmato da Carlos Sainz con gomma C3 nella seconda giornata.

Bilancio test: Williams quinta forza al momento

Già nella prima giornata si erano visti i primi buoni segnali del lavoro fatto in questo inverno. Alex Albon aveva firmato il terzo miglior tempo della mattinata con 63 giri, mentre Sainz aveva messo altri 68 passaggi nonostante un pomeriggio condizionato dai scrosci di pioggia. Poi è arrivato il tempone nella seconda giornata, con lo spagnolo che era stato capace di essere il più veloce di tutti e di mettere nel sacco altre 126 tornate senza alcuni problemi alla monoposto.

Se il suo crono fatto firmare nel Day 2 poteva rappresentare un “fuoco di paglia” a scopo di attrarre più visibilità e sponsor, la terza giornata ha confermato le ottime sensazioni della scuderia con un Albon che ha concluso la preseason di Sakhir con il terzo tempo di giornata e con ben 137 giri percorsi. Anche qui, il forte vento e le “insolite” bandiere rosse non hanno rallentato il programma di una scuderia di Grove che, nonostante le condizioni anomale viste in questa tre giorni in Bahrain, può dire di aver raggiunto i suoi obiettivi.

Albon Williams F1 Test Bahrain 2025
Credits: Atlassian Williams Racing

Ovviamente la classifica lascia il tempo che trova nei test, ma già da questi dati si può parlare per la Williams di un enorme salto in avanti rispetto a dove si trovava lo scorso anno. Guardando ai dati accumulati da F1.com nella 3 giorni di Sakhir, la Williams sarebbe al momento quinta forza del Mondiale sia sul giro secco che sul passo gara, mettendosi davanti ad Alpine e le altre squadre del midfield con un distacco di circa 5/6 decimi di secondo in gara dai top team quali McLaren, Ferrari, Red Bull e Mercedes.

I frutti del lavoro di Vowles (e anche di Sainz)

Gran parte del merito è dovuto soprattutto al lavoro dietro le quinte che stanno facendo il team principal James Vowles e anche Carlos Sainz da quando sono arrivati. Sotto la gestione dell'ex-ingegnere Mercedes la scuderia di Grove ha voltato pagina nella struttura interna del team e nei suoi meccanismi (abbandonando ad esempio i "famosi" file Excel per gestire le parti della vettura) ed è riuscita a convincere Sainz della bontà del progetto soprattutto in ottica 2026, battendo così la concorrenza agguerrita di Alpine e di Sauber/Audi nello scorso mercato piloti. 

L'impatto che Carlos ha successivamente avuto nel team di Grove è stato immediato e ben visibile: il pilota spagnolo si è dedicato alla nuova realtà fin dai test di fine stagione di Abu Dhabi dello scorso dicembre, dove ha dato subito feedback preziosi agli ingegneri e ai meccanici, visti lavorare molto sulla monoposto durante la giornata post-season. Tale lavoro è proseguito sulla FW47 di quest'anno e i tempi e la costanza dell'ormai ex-pilota Ferrari dimostrano quanto si stia procedendo nella direzione giusta.

Carlos loda la Williams: “Niente mi motiva di più di fare parte di questo progetto”

Sainz Cockpit Williams FW47
Credits: Atlassian Williams Racing

A confermare ulteriormente le grandi ambizioni del team è lo stesso Sainz che, in un'intervista di Sky Sport F1 Italia durante la terza giornata dei test, si è detto molto contento dei sui primi mesi d'ambientamento con l'outfit di Grove.

Il feeling c'è, mi sono trovato bene con la squadra fin dalla giornata di test post-season di Abu Dhabi. C'è da lavorare, devo trovare ancora gli ultimi 2-3 decimi dalla macchina, ma il primo feeling è positivo. Saremo tutti molti vicini nel midfield, ma la cosa importante per me era avere il progetto e la gente giusta ed è per quello che mi ero unito alla Williams.

Secondo Carlos, inoltre, la Williams ha tutte le carte in tavola per fare un salto di prestazioni enorme nel futuro e passare dalle retrovie a lottare per il titolo, seguendo il percorso recente fatto da un altro team.

Dalla mia esperienza e da quello che ho potuto vedere l'anno scorso, la Williams è la squadra che ha più potenziale per fare il salto che ha fatto la McLaren negli ultimi 5 anni. Sarà un progetto a lungo termine e ci vorrà del tempo e lavoro, ma niente mi motiverebbe di più di essere parte del progetto che potrebbe riportare la Williams a lottare per podi e vittorie.

Insomma, difficilmente si potrebbe trovare un inizio migliore per questo nuovo capitolo della carriera di Carlos Sainz, ma anche per la Williams e per la “nuova era” tanto chiacchierata da James Vowles e che, con i cambiamenti regolamentari del 2026 dietro l'angolo, potrebbe regalare ad entrambi grande soddisfazioni.

Andrea Mattavelli