MotoGP | GP Catalunya: Pedro Acosta, chi troppo vuole nulla stringe
L'iridato Moto2 è al secondo errore in altrettanti weekend: la velocità c'è, ma sia a Le Mans che al Montmeló il fenomeno GASGAS finisce nella ghiaia.
Pedro Acosta ha dato il via alla sua prima esperienza in MotoGP nel GP di Catalunya, nonché weekend del suo compleanno, con un ottimo risultato in qualifica e nella Sprint, dove è arrivato a podio: sinfonia perfetta interrotta la domenica con una caduta in gara, errore poi recuperato terminando a punti.
Inizio di weekend incoraggiante tra qualifica e Gara Sprint
I primi giorni sul circuito di Montmeló sono iniziati positivamente per Pedro Acosta, che nel corso delle prove del venerdì ha fin da subito dimostrato grande velocità, portandosi in 4ª posizione nelle FP 1, con un tempo di 1:39.966 e chiudendo poi la prima giornata con l’accesso diretto alla seconda sessione di Qualifica, grazie ad un terzo tempo (01:38.665) durante il turno di Practice. Con l'arrivo del sabato il pilota portabandiera GASGAS ha concretizzato quelle che erano le speranze del team satellite KTM, riuscendo a piazzarsi in seconda fila in qualifica, grazie a una 5ª posizione ottenuta con la chiusura di un tempo in 01:38.369, a soli +0.179 dal poleman Aleix Espargaró.
La Gara Sprint è stata caratterizzata da una serie di sorpassi da parte del pilota spagnolo, che nel giro di poco tempo è riuscito a scalare la classifica e a ritrovarsi a ridosso del gruppo di testa, chiudendo la gara sul podio in terza posizione, dietro ad Aleix Espargaró e Marc Márquez.
Non è un brutto modo per festeggiare un compleanno, vero? È stata una Sprint super difficile, per me la più dura dalla mia giovanissima carriera in MotoGP. Il grip qui è molto basso, quindi la gestione delle gomme è fondamentale. La gomma anteriore era molto calda, ad un certo punto ho sofferto molto quando ho visto Raúl Fernández e Brad Binder spingere ancora di più, avrei potuto provare a spingere di più anch'io e surriscaldare la gomma anteriore, ma abbiamo tenuto duro e sono molto contento della nostra giornata alla fine.
Domenica tra la caduta e i punti conquistati
Il giorno del Gran Premio di Catalunya si apre con un'ottima partenza da parte di Pedro Acosta, che fin dai primi momenti della corsa di dimostra competitivo e rimane agganciato al gruppo di testa. Sul circuito spagnolo la RC16 sembra aver ripreso vita dopo i passati due weekend, dove il gruppo austriaco aveva riscontrato qualche problema rispetto alla performance abituale, visto il ritmo tenuto da Acosta nella prima parte di gara, dove riesce ad agganciare il leader Martín e minacciare la sua prima posizione. Bagarre intensa tra Martin, Bagnaia e Acosta è ciò che caratterizza tutti i primi giri, con il #31 che si ritrova prima a lottare per mantenere la sua seconda posizione e successivamente ritorna alle spalle di Jorge Martin, cercando un varco per prendere la leadership della corsa.
Questo momento di estrema competitività viene però interrotto da un inaspettato errore da parte del pilota numero #31, che in curva 10 perde l'anteriore della sua moto e finisce nella ghiaia. Una volta rialzatosi incolume, però, ormai il sogno della vittoria è sfumato, visto che il pilota GASGAS rientra in 20ª posizione. Ciò che ne è seguito è stata però una grande rimonta, che ha visto Acosta portarsi sempre più in alto in classifica, superando diversi suoi rivali e riuscendo a chiudere la gara in 13esima posizione, guadagnando punti preziosi per il mondiale.
Abbiamo avuto un problema con l’anteriore che al momento non è ancora chiaro, è difficile da capire. Oggi la moto era molto competitiva, niente da dire su questo. Questi ultimi due weekend sono stati più difficili, ma l’importante è ricordarsi che sono sempre stato comunque con i primi, che ero veloce anche da solo, che sono stato capace di concludere una buona qualifica da solo e questo era l’obiettivo. La moto era tranquillamente da podio, estremamente competitiva. Abbiamo ancora alcuni punti di domanda rispetto alla caduta, perché ero nel centro del gruppo di testa e non so come mai ci mettevo più tempo per superare gli altri. Per me questa gara la potevo vincere: non dico che avrei potuto battere Pecco o Martin, ma ad essere onesto con il passo che avevo e con il gap che avevo dietro con Marc e con il resto del gruppo avrei potuto fare almeno un terzo posto.
Valentina Bossi
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