Si allontana l'ipotesi di un ritorno dei rifornimenti in Formula 1 a partire dal 2017. La proposta, avanzata dallo Strategy Group lo scorso 14 Maggio, ha subito infatti un brusco stop in seguito al meeting svoltosi a Montreal tra i rappresentanti delle varie scuderie. L'opposizione all'idea avanzata nelle scorse settimane, volta a reintrodurre durante le gare il refuelling dopo la loro abolizione al termine della stagione 2009, sarebbe stata unanime da parte di tutti i team: alla base di tale decisione, l'eccessivo costo relativo alle spese di mantenimento e trasporto delle attrezzature, ma anche la convinzione che tale novità non andrebbe ad incentivare lo show in pista, così come invece suggerito dalla cosiddetta "commissione spettacolo" del Circus.

Secondo quanto riferito da motorsport.com, al termine di una serie di analisi elaborate dai vari team e presentate nel corso della riunione svoltasi ieri, è apparso evidente come l'eventuale reintroduzione dei rifornimenti non gioverebbe affatto a rendere più vivaci le gare, così come emerso dalla statistica che ha visto nel 2010 (ovvero l'anno immediatamente successivo alla loro abolizione) raddoppiare il numero dei sorpassi in pista. Non ha inoltre convinto i vari team l'ipotesi di consentire alle varie vetture di imbarcare un quantitativo libero di benzina nel corso delle qualifiche, situazione tale da non esprimere una chiara fotografia sul reale potenziale e sui valori in campo in vista della gara. Inoltre, altri due fattori hanno spinto le scuderie ad esprimersi in maniera contraria: i costi e la sicurezza. Dal primo punto di vista, è stato stimato che il ritorno ai rifornimento sarebbe costato circa 1 milione di sterline per ciascun team nel primo anno e almeno 500.000 per ognuna delle stagioni successive: un dato non da poco, soprattutto considerando le difficoltà economiche in cui versano buona parte delle realtà presenti nel Circus; per quanto riguarda la sicurezza, i dubbi sono scaturiti dalla volontà di rendere le fermate ai box ancora più veloci, adeguando il tempo dei rifornimenti a quello impiegato per la sostituzione degli pneumatici. Un'opzione che avrebbe richiesto una quantità di flusso di carburante molto superiore rispetto al passato, con tutti i rischi ad essa correlati.

Visto l'esito della riunione, la palla torna ora nelle mani di Charlie Whiting, il quale riferirà allo Strategy Group: ma a questo punto è assai probabile che, soprattutto alla luce dell'unanimità espressa dai vari team sull'argomento, l'ipotesi di un ritorno ai rifornimenti venga definitivamente abbandonata.

Marco Privitera

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