F1 | GP Gran Bretagna, le pagelle ai protagonisti
Lewis Hamilton 10. Quarta vittoria consecutiva a Silverstone e quinta in carriera per l'inglese che quando "sente" la macchina risulta essere imbattibile. In qualifica conquista una pole position in pieno stile Hamilton rifilando ben mezzo secondo a Raikkonen mentre in gara dopo aver respinto gli assalti del finlandese allo start si invola senza essere più visto dalla concorrenza. E ora la vetta del Mondiale è distante solo un punto..
Valtteri Bottas 9. Partito dalla nona posizione in cui era sprofondato causa penalità, il finlandese fa di necessità virtù e incomincia la sua gara di rimonta grazie ad una strategia basata su un primo stint su gomma soft. Dopo il pit del compagno di squadra alza intelligentemente il piede, evitando il duello con la vettura gemella, preferendo concentrarsi sulle due Ferrari che, puntualmente, lo sopravanzano in occasione della sua sosta. Raggiunto e superato Vettel, approfitta dei guai di Raikkonen per agguantare il secondo posto finale. E recuperare anche lui punti su Vettel...
Kimi Raikkonen 9. Più di quanto fatto non gli si poteva chiedere. Seconda posizione in qualifica, difesa con i denti dall'assalto di Verstappen allo start, e ritmo gara che gli permette di conservare in maniera piuttosto agevole un certo margine tra lui e chi lo segue. Nel finale, mentre il connazionale Bottas è in rimonta su di lui, deve rientrare ai box per problemi alla sua gomma posteriore sinistra perdendo il 2° posto ma non il podio.
Max Verstappen 7,5. Dopo un pò di Gran Premi a questa parte vede la bandiera a scacchi conquistando un 4° posto finale che arriva più per i guai altrui che per meriti di una vettura che a Silverstone ha fatto vedere tutti i propri limiti. Aggressivo ma corretto in partenza, lascia più di qualche dubbio in occasione del duello con Vettel.
Daniel Ricciardo 8. Con una sfilza di posti da scontare in griglia per la sostituzione di varie componenti sulla sua Red Bull, al simpatico australiano non rimane che una possibilità in vista della gara: attaccare. Detto fatto! Fin dalle prime fasi Ricciardo inanella una serie di sorpassi che lo porteranno rapidamente a salire fino al 6° posto, immediatamente dietro al compagno di squadra.
Nico Hulkenberg 8. In una pista dove conta il "manico" il biondo tedesco viene fuori riscattando la gara opaca di sette giorni fa in Austria con una qualifica strepitosa, subito dietro ai grandi, confermata da una gara dove conquista il sesto posto finale come a Barcellona.
Sebastian Vettel 6. In qualifica finisce dietro anche al compagno di squadra mentre in gara, allo start, si fa sorprendere da Verstappen superandolo solamente al pit stop. Nel tentativo di resistere a Bottas "spiattella" la sua posteriore sinistra che proprio all'ultimo giro lo abbandona facendolo retrocedere al 7° posto finale.
Esteban Ocon 7. Terminare in zona punti è ormai diventata una costante per il giovane francese che si toglie lo sfizio anche di terminare davanti al suo compagno di squadra.
Sergio Perez 6,5. Finisce in zona punti ma può recriminare per essere retrocesso di due posizioni rispetto alla sesta conquistata in qualifica.
Felipe Massa 6,5. Un'altra gara di rimonta per Felipe che partiva dal 14° posto in griglia. Ma l'edizione 2015 sembra lontana anni luce...
Stoffell Vandoorne 7. Con una qualifica strepitosa va in Q3 e conquista l'ottavo posto ma in gara la musica cambia e termina appena fuori dalla zona punti.
Kevin Magnussen 5,5. Dopo i guai dell'Austria, anche nella qualifica inglese le cose non vanno per il meglio visto che viene eliminato subito nel Q1. In gara con uno stint lunghissimo prova a risalire la china ma non va oltre il 12° posto.
Romain Grosjean 5. Dopo la gara strepitosa di sette giorni fa anche per il franco svizzero la realtà di Silverstone è davvero dura. Eppure Romain aveva portato la sua Haas in Top 10 in qualifica ma in gara, mancando il passo, non può fare molto di più.
Marcus Ericsson 6. Si toglie il lusso di precedere ben quattro vetture al traguardo ma ogni gara assomiglia sempre più ad una lenta agonia.
Daniil Kvyat 4. Da un paio di gare sembra avere perso completamente la ragione. Dopo pochi giri spedisce fuori pista in maniera scriteriata il compagno di squadra, rovinando la sua gara e quella di Sainz.
Lance Stroll 5. Montreal sembra lontana anni luce per il canadese che in tutto il weekend è parso piuttosto in difficoltà.
Pascal Wehrlein 5. Rischia il contatto con la vettura gemella proprio nelle fasi iniziali. Una strategia a tre soste non lo schioda dall'ultima posizione in cui termina la gara.
Fernando Alonso 6. La standing ovation per la prima posizione nel Q1 è l'ennesima conferma che questa Formula 1 ha bisogno di un Alonso competitivo. La gara riporta tutti alla triste realtà dei fatti con l'asturiano che viene appiedato dalla power unit Honda.
Carlos Sainz Jr. 5. Il suo weekend incolore viene terminato proprio dal suo compagno di box con cui viene a contatto nelle fasi iniziali della gara.
Jolyon Palmer 5. Manca la Top 10 in qualifica per 88 millesimi mentre la sua gara termina nel giro di ricognizioni quando noie all'impianto frenante lo costringono alla resa.
Vincenzo Buonpane