MotoGP | GP Gran Bretagna: le pagelle ai protagonisti di SIlverstone
Weekend da incorniciare per Bastianini. Martin fa il ragioniere, Bagnaia spreca tutto nella Sprint
Nel fine settimana delle celebrazioni per il 75° anniversario della MotoGP, a fare festa grande è senza dubbio Enea Bastianini, assoluto dominatore del GP di Gran Bretagna. Applausi anche per Jorge Martin, che gestisce al meglio il weekend e torna leader della classifica generale, complice anche la caduta nella Sprint di Francesco Bagnaia, il cui feeling con le gare brevi del sabato continua a non essere dei migliori.
Tra i delusi troviamo senza dubbio Maverick Viñales, ancora una volta arretrato e - soprattutto - distante dal compagno di squadra Aleix Espargarò, e gli habitué delle Case giapponesi, il cui abbonamento al fondo dello schieramento appare sempre più tristemente solido.
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ENEA BASTIANINI: 10 e LODE. Trionfa sia nella Sprint che in gara, in entrambe a modo suo: partenza lenta, poi gran rimonta nel finale. La vera differenza, però, l'ha fatta in qualifica, dove ha conquistato una preziosissima prima fila, che non la costretto a fare i salti mortali nei primi giri. E ora riproponiamo il (provocatorio) interrogativo del post-Mugello: “se è questo il suo potenziale, è davvero la scelta giusta lasciarlo andare?”
JORGE MARTIN: 8. Consapevole di non poter tenere testa a Bastianini a Silverstone, ‘Martinator’ si accontenta di due secondi posti, portando a casa il miglior risultato possibile (per lui). Piazzamenti che - a conti fatti - gli permettono di riprendersi la leadership nel Mondiale, complice anche la caduta di Bagnaia nella Sprint. Ragioniere.
ALEIX ESPARGARÒ: 7. Ancora una volta il migliore delle Aprilia al traguardo (e non solo): lo spagnolo prima conquista un'insperata pole position (con tanto di nuovo record della pista), poi un ottimo podio nella Sprint. In gara se la gioca, ma fatica a tenere testa allo strapotere Ducati. Capitano.
FRANCESCO BAGNAIA: 6.5. Il podio in gara non basta a cancellare la caduta nella Sprint, sempre più indigeste per Pecco. Un errore che gli costa la leadership del Campionato in favore di Martin e su cui riflettere: per vincere il titolo - purtroppo o per fortuna - servono anche le Sprint, serve un cambio di marcia il sabato oppure sarà molto difficile.
MARC MARQUEZ: 6. Chiude quarto in gara, dimostrandosi ancora una volta il migliore delle GP23, ma anche per lui pesa la caduta nella Sprint a pochi giri dalla fine. Evidente la differenza prestazionale con la GP24, ma certi errori andrebbero evitati.
FABIO DI GIANNANTONIO: 6. Opaco nella Sprint, chiusa al nono posto, più in palla in gara, conclusa al quinto posto a 8 decimi da M. Marquez. Peccato per la bagarre con Alex Marquez che gli fa perdere tempo, ma ‘Diggia’ è bravo a capitalizzare al massimo ogni occasione.
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FABIO QUARTARARO: 5.5. Undicesimo sia nella Sprint che in gara: weekend (purtroppo) costante del francese, come sempre il migliore delle Yamaha (e delle giapponesi in generale), ma ancora una volta fuori dalla top10.
MAVERICK VIÑALES: 5. Ancora una volta TopGun delude, chiudendo ottavo nella Sprint e addirittura tredicesimo in gara, a oltre 15" dal compagno di squadra Espargarò. Di certo non il rientro dalla pausa estiva che ci si aspettava (e sperava).
FRANCO MORBIDELLI: 4.5. Brutta la carambola innescata nella Sprint, che porta al ritiro suo e di un incolpevole Bezzecchi. In gara prova a rimontare nonostante il doppio long lap penalty e chiude al decimo posto: bene il risultato, non altrettanto come ci è arrivato.
HONDA: 2. Voto uguale alle moto giunte sul traguardo in gara. Come al Mugello, si salvano dall’ultima posizione solo grazie alla presenza di una wild card (in questo caso Gardner su Yamaha): non si può certo considerare una soddisfazione per una Casa così blasonata.
MARCO BEZZECCHI: N.V. Impossibile dargli un voto dopo essere stato messo subito fuori dai giochi nella Sprint; gli strascichi della caduta (di cui non ha colpe) si sentono in gara, dove corre con la caviglia dolorante che certamente lo limita. Valutazione rimandata.
Giorgia Guarnieri
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