Dopo 17 anni la BMW torna a vincere la 24 Ore di Spa, quarto atto stagionale della Blancpain Endurance Series, e lo fa con il team Marc VDS e l’equipaggio formato da Palttala-Luhr-Catsburg al volante della BMW Z4 GT3. La vittoria è arrivata dopo un accesso duello con l’Audi del team WRT con il trio Stippler-Muller-Ortelli che non è riuscito a resistere ai continui attacchi del team Marc VDS e ha dovuto cedere la posizione per accontentarsi del secondo posto finale a un giro di distacco dai vincitori.

Al terzo posto si è piazzata l’Audi del team Phoenix di Mamerow-Mies-Thiim, la quale ha approfittato dei problemi tecnici della Mercedes SLS del team Rowe guidata da Dusseldorp-Bastian-Juncadella che li ha costretti al ritiro.

Sicuramente alla vittoria del team VDS ha contribuito anche il ritiro della BMW guidata dal trio formato da Werner-Farfus-Martin, ma la rottura della trasmissione ne ha causato il ritiro, così come per la Huracan di Bortolotti-Zaugg-Venturini.

Non ha visto la bandiera a scacchi nemmeno la BMW Z4 guidata da Zanardi-Spengler-Glock, quando il team viaggiava in una buona settima posizione e mancava appena un’ora al termine della gara. Zanardi era al debutto in una 24 Ore e ha mostrato subito una buona familiarità con questo tipo di corse.

Nella categoria Pro-Am Cup la Ferrari 458 guidata da Stéphane Lemeret, Pasin Lathouras, Gianmaria Bruni e Alessandro Pier Guidi ha dominato la corsa e ha finito al quarto posto assoluto. Al secondo posto la seconda Ferrari guidata da Griffin, Cameron, Guedes e Rigon (giunta al sesto posto assoluto) che ha preceduto la BMW Z4 dell’Ecurie Ecosse guidata da Modell, Bryant, McCaig e Sims.

Anche nell’AM Cup c'è stato un dominio assoluto da parte dell’Audi R8 LMS del team Parker Racing con Loggie, Westwood, McLeod e Simonsen e che hanno preceduto la Porsche 997 GT3 R del team Attempto Racing guidata dai piloti Häring, Konstantinou, Schmickler e Wlazik. A chiudere il podio, la Ferrari 458 Italia del team Kessel Racing guidata da Earle, Talbot, Zanuttini e Rostan.

Una 24 ore di Spa gara che ha riservato dunque non pochi colpi di scena, in particolar modo nella Pro Cup, e anche qualche inevitabile botto, come quelli di Duqueine e Ojjeh nella prima ora di gara.

Chiara Zaffarano

 

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