Ecco dunque le dichiarazioni salienti rilasciate ai nostri microfoni a margine della presentazione e delle consuete foto di rito:

CARLO VANZINI

D: Carlo, veniamo da una prima fase di test rovinata dalle condizioni meteo ma che ci ha detto che Mercedes è sempre Mercedes, Ferrari deve trovare il set up avendo allungato il passo…

CV: Questi test ci hanno detto che Mercedes è pronta, però ce lo hanno detto in condizioni che mai troveremo nel corso della stagione, temperature così basse, considerando che in Australia ci saranno almeno 20 gradi in più per la prima gara, poi andremo in Bahrain e sarà ancora più caldo, quindi bisogna stare molto rilassati adesso, dare il tempo alle squadre di poter lavorare. C’è da stare sereni, è vero che Ferrari modificando più degli altri la macchina si trova a dover lavorare di più adesso. Mercedes è pronta, ha fatto una evoluzione di una macchina già fantastica e per forza di cose va bene, Ferrari ha fatto invece un grande passo con il passo più lungo e questo comporta più lavoro ma anche più possibilità di sviluppo nel corso della stagione. Sono abbastanza sereni in casa Ferrari e sono convinti di giocarsela.

D: Una delle grandi novità di quest'anno riguarda Halo: qual è il tuo punto di vista a tal proposito?

CV: Sarà un po’ più difficile individuare il pilota perché si vedrà meno il casco, noi però abbiamo sempre identificato il pilota dal colore della telecamerina sopra la testa. A me non piace e non ero molto d’accordo all’introduzione, però nel momento in cui ti dicono che hanno fatto dei test e che sono sicuri di poter evitare certi incidenti che si sono rivelati mortali nel passato allora ben venga, non possiamo far altro che alzare le mani nei confronti della sicurezza. Lateralmente mi piace molto perché la macchina sembra un caccia, mi piace un po’ meno frontalmente perché sembra il trolley dei bambini. Spero solo che non condizioni la guida, per esempio alla partenza, spero che i piloti siano nelle condizioni migliori, che non ci siano discussioni a fine gara per l’halo.

MARC GENE'

D: Marc, dal tuo punto di vista di ex pilota, come vedi Halo?

MG: E’ giusto, dobbiamo aumentare la sicurezza. Era uno dei punti deboli dei piloti il fatto che la testa fosse scoperta. A livello estetico non è così bello pensando alle F1 di una volta ma penso che ci abitueremo. A livello di visibilità dà meno fastidio di quanto sembra, ti ci abitui. Per farti un esempio, quando sono arrivato a Le Mans con quei vetri curvi, ad un certo punto la visibilità non era chiara ma dopo mi sono abituato. Ripeto, la visibilità non è un problema, senza si vede meglio ma si vede sufficientemente, quello che hai davanti a te quando guardi lontano neanche lo vedi. I vantaggi della sicurezza sono molto più grandi degli svantaggi estetici. 

D: Che stagione sarà secondo te questa?

MG: Speriamo come quella dell’anno scorso, che ci sia lotta fino all’ultima gara. Mi piacerebbe vedere una lotta a tre Ferrari-Mercedes-Red Bull ed un campionato che si decide all’ultima gara. 

D: Il tuo connazionale Fernando cosa potrà fare?

MG: Molto meglio, quanto meglio non lo so, ma molto meglio dell’anno scorso sicuramente. Qualche podio sicuro, vittorie e mondiale fuori portata, farà un salto di qualità che tanti fan volevano. 

 

GUIDO MEDA

D: Guido, alla luce del risultato dei test MotoGP in Qatar, cosa dobbiamo aspettarci da questa stagione?

GM: Mi sembra abbastanza evidente che quello che ci dobbiamo aspettare sia un ritorno di Dovizioso nelle posizioni che contano a giocarsela con Marquez, sembrerebbero essere loro i valori più certi al momento, un po’ per la qualità dei piloti che stanno su quelle moto, un po’ perché quelle moto funzionano. Purtroppo abbiamo un po’ di ritardo nella Yamaha dove secondo me Rossi e Vinales sono/sarebbero ancora altamente competitivi se solo la loro moto fosse all’altezza delle altre due in termini di elettronica e consumo delle gomme che forse è un po’ anche una conseguenza della gestione dell’elettronica.

D: Quest’anno è partito con il rinnovo di Vinales, quello di Marquez per due anni con Honda nonostante le voci di una mega offerta di KTM e la grande botta della separazione a fine stagione tra Tech3 e Yamaha. Partendo così in anticipo il mercato, che cosa può fare?

GM: Beh niente credo. Il fatto che Poncharal si sia separato da Yamaha ad inizio stagione fa sì che Yamaha abbia tutto il tempo di cercarsi un altro partner e che Poncharal abbia tutto il tempo di pianificare la prossima stagione e probabilmente provare a tenere sotto contratto Zarco che credo sia il suo asso nella manica. Credo che per la KTM sia importante provare a tenere Zarco se è vero come dicono che Zarco spazio nella Yamaha ufficiale non ne ha fintanto che Vinales e Rossi decidano legittimamente di rimanere lì a correre.

D: Anche se tecnicamente quest’anno Zarco sarebbe il terzo ufficiale Yamaha…

GM: E’ molto un tra virgolette nel senso che Zarco come sai sta guidando una moto che è la versione 2016 della M1 mentre la 2018 è su base 2016 ma non è la stessa moto. L’ho anche sentito lamentarsi e dire “ah speriamo che la Yamaha mi tratti bene”, al momento mi sembra che Yamaha gli abbia dato esattamente tutto quello che chiedeva.

ANTONIO BOSELLI

D: Antonio, da quest’anno inviato dai box per la MotoGP!

AB: E’ una nuova avventura per me anche se sono da due anni nell’ambito MotoGP, quest’anno però la novità è che sarò ai box a seguire tutte le sessioni, sarà un’avventura fantastica, con Guido è sempre un’emozione perché ha sempre la capacità di far vivere gli eventi come fossero qualcosa di straordinario e lo sono, però ha la capacità di rendere questo racconto così vivo ed animato. Sono contentissimo di far parte di questa squadra, la responsabilità è tanta perché dobbiamo portare la gente con noi in pista e farla divertire con un campionato che è già divertente di suo.

D: Dopo tanti anni a quattro ruote, dimezzi le stesse ma sei sempre nei box…

AB: Sì diciamo che ci sono tanti punti di contatto. Innanzitutto sono le due categorie più importanti del Motorsport per le 4 e le 2 ruote, il livello è altissimo in termini di squadre e come sono strutturate, ed il profilo dei piloti. Poi ci sono delle differenze perché nelle moto, quello che ho potuto constatare in prima persona, è il fatto che c’è un’apertura da parte dei box che è un po’ diversa rispetto alla Formula 1.

ROBERTO LOCATELLI

D: Roberto, visto che commenti la Moto2 in coppia con Zoran, cosa ci dobbiamo aspettare da questa stagione?

RL: Nella Moto2 secondo me quello che ci ha lasciato un ottimo ricordo è il campionato vinto l’anno scorso da Morbidelli con il team VDS. Non ci nascondiamo dietro allo Sky Racing Team VR46 (siamo partner) con Pecco Bagnaia che non è più una sorpresa. Nel 2018 noi come Sky potremo essere citati a tal punto da fare quello che ha fatto Morbidelli l’anno scorso perché non possiamo non dire che Pecco Bagnaia e lo Sky Racing Team non puntino al titolo 2018 anche perché nel 2019 andrà in MotoGP (Pramac Ducati). 

D: Non pensi che fare moto-mercato a questo punto della stagione crei troppi casini?

RL: Più che troppi casini, poca suspence e poche sorprese. Sembra di aver già fatto tutto un po’ prima di quanto eravamo abituati, di solito il giro di boa è Austria-Brno come l’anno scorso, invece adesso abbiamo già visto che come è partito Marquez, a carrellata arriveranno tutti.

PAOLO BELTRAMO

D: Paolo, cosa ci possiamo aspettare da questa stagione visti i test recentissimi?

PB: (ride) eh boh...Nonostante tutti i test, il fatto che si correrà in Qatar…perché si sa che in Qatar Yamaha andrà bene, che Ducati va bene, che Honda non moltissimo ma hanno Marquez che mette una pezza con il suo passo gara, e quindi non si sa, cambia così tanto da una settimana all’altra, quindi quello che è successo settimana scorsa la prossima magari non servirà a niente, cambia tutto abbastanza. Con le Michelin e le moto di oggi, si è visto l’anno scorso, è difficile fare dei paragoni non solo da un anno all’altro ma persino da un giorno all’altro. Spero che sia molto incerto, vedo molto bene Dovizioso, lo scatto che ha fatto l’anno scorso l’ha mantenuto, ha un atteggiamento molto tranquillo, non cerca il tempo, non gli interessa la posizione finale, ma gli importa mettere a punto il più possibile e sviluppare la moto nuova, quindi che possa giocarsi il Mondiale, Marquez ci sarà sempre visto che degli ultimi 5 ne ha vinti 4, mi auguro che vada forte Lorenzo, andrà forte Zarco così come Valentino, se riescono a risolvere i problemi di consumo della gomma, questa volta l’anteriore, e poi c’è Petrucci che nei test mi ha impressionato facendo 23 giri con un passo fantastico. Speriamo che sia divertente e lo sarà sicuramente. In più c’è la Moto2 che sarà bella, ci saranno Binder, Oliveira, Bagnaia e poi Mir e Fenati e poi la Moto3 che è il solito casino inestricabile, una specie di matassa-groviglio che però è il suo bello.

D: Una pre-season che è partita con i rinnovi di Vinales e Marquez, l’acquisto di Bagnaia da parte di Pramac Ducati e la grande bomba della chiusura a fine stagione del rapporto Tech3-Yamaha con Tech3 che sposerà KTM

PB: Sono botti relativi, quello di Tech3 moltissimo perché non se lo aspettava nessuno. Era dal 99 che stava con Yamaha per cui ai tempi di Jacque e Nakano, è arrivata la 500, poi la MotoGP, ha fatto un lavoro importante nel corso di questi anni. KTM avrà fatto una proposta che Poncharal non poteva rifiutare ricoprendolo di soldi, visto che KTM investe molto nelle corse, secondo me ha fatto bene dimostrando di voler crescere anche in MotoGP non solo in Moto2 e Moto3. Yamaha ci andrà Martinez, anche perché è l’unico, in attesa che si metta in società con Valentino.

Da Milano – Marco Pezzoni @marcopezz2387