"Quattro o cinque anni fa ho iniziato a pensare a come crescere come pilota e diventare un po più completo" esordisce lo spagnolo, con al suo fianco Zak Brown, Direttore esecutivo della McLaren, Michael Andretti, proprietario dell'omonimo team e Mark Miles, responsabile dell'Indycar Series. "Per fare questo penso che sia necessario vincere le migliori gare al mondo, le gare più prestigiose, e cioè Montecarlo in Formula Uno, Indy 500, 24 ore Le Mans: quindi la Triple CrownHo sempre avuto in testa quest'obiettivo, ma non credevo che fosse possibile tentare un'altra corsa, a parte la Formula Uno, fino a che non fossi in pensione dalla Formula Uno. Farlo quest'anno è un qualcosa che mi rende orgoglioso della squadra e molto felice a livello personale perchè avrò il primo tentativo per riuscirci".

Alonso non nasconde le difficoltà che incontrerà: "Con il livello di professionalità e impegno presente da due decenni nel motorsport è sempre stato difficile passare da una serie all'altra nel corso della stagione. Quello che farò io non ha precedenti nella storia, dato che che gli ultimi che hanno tentato qualcosa di simile o avevano un'esperienza più grande o avevano a disposizione più mesi di preparazione e più test su tipi di circuiti diversi. Di quanto sia difficile ne sono consapevole io e ne sono consapevoli anche i tifosi, ma se ami il motorsport credo sia una buona notizia".

A chi gli chiede se in caso di non vittoria sarebbe tentato di riprovare, Alonso risponde: "Vedremo il 29, il lunedì, quale sarà la situazione, quanto ho apprezzato l'esperienza, quanto sia stato competitivo e se mi sono divertito, che è la priorità per me. Lo faccio perché amo le auto da corsa, amo guidare le auto più veloci. La Indy 500 è la più grande corsa del mondo, è molto attraente per correre, per godere e sentire quella esperienza unica. Tutti mi dicono che è un'atmosfera unica e una giornata molto intensa. Così, nonostante il risultato che avremo la Domenica, penseremo insieme a quale sarà il futuro. Se voglio essere il più completo, il miglior pilota del mondo e vincere tutta la serie in diverse vetture con diverse tecniche di guida alle quali mi dovrò adattare, devo crescere come pilota. Se voglio farlo ho bisogno di vincere. Se non è quest'anno penseremo ad un nuovo tentativo".

E' sicuro lo spagnolo sul fatto che sarà più difficile adattarsi all'Indycar rispetto alla 24 Ore di Le Mans: "Ho sempre questa idea di competere per la prima volta nelle 24 ore di Le Mans perché è una serie che non avrà bisogno di un grande tempo di adattamento, poiché alcuni dei piloti che hanno provato vetture per Le Mans non hanno avuto difficoltà in termini di adattamento. Molto più difficile è sicuramente l'Indianapolis 500 per un pilota di Formula Uno soprattutto per il traffico in pista, il livello di downforce, le sensazioni con la macchina soprattutto in frenata. Ma io sono con la migliore squadra possibile per questo tipo di lezioni che devo imparare. Sono anche con un allenatore, Gil de Ferran, che credo sia molto utile per tutte queste nuove cose che devo imparare. Saremo preparati, non adesso, ma in tre settimane". 

L'apprendistato di Alonso, infatti, oltre a continuare nel corso della gara al Barber Motorsport Park, proseguirà direttamente a Indianapolis, dove lo spagnolo si recherà immediatamente dopo la gara di Sochi per un primo assaggio della vettura che guiderà alla 500 miglia e per prepararsi alle prime prove libere che si terranno il 15 maggio. 

Vincenzo Buonpane

 

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