Ed era proprio questo, infatti, il rischio maggiore che il tre volte Campione del Mondo avrebbe potuto correre nel periodo di degenza nella sua casa di Ibiza, dove Lauda, stretto dall'affetto dei suoi familiari, si era stabilito dopo essere stato dimesso nel mese di ottobre dalla struttura ospedaliera austriaca, in cui nel corso dell'estate era stato sottoposto ad un delicato intervento di trapianto di polmoni.

Il rigoroso protocollo medico assegnatogli dai medici prevedeva l'utilizzo di una mascherina protettiva proprio per evitare che Lauda contraesse qualche infezione, date le condizioni non ottimali del suo sistema immunitario debilitato dopo la lunga degenza, e proprio per questo motivo gli era stato anche sconsigliato di riprendere le sue normali attività. Non era dello stesso avviso, però, Niki che già pregustava il ritorno nel box Mercedes per l'esordio di Melbourne: "A fine gennaio butterò via il deambulatore. I polmoni funzionano perfettamente, non prendo più le pillole e ogni giorno faccio notevoli progressi con i miei due fisioterapisti", chiosava negli ultimi giorni dell'anno con la solita carica che lo contraddistingue.

Ma una forma di influenza contratta all'interno della sua famiglia, ha costretto l'ex pilota austriaco ad un nuovo ricovero nella stessa struttura che lo aveva già ospitato, come confermato dal portavoce dell'AKH, Karin Fehringer: "Nella sua famiglia si è verificato un caso di influenza, e adesso è in un reparto di terapia intensiva con noi".  In attesa di bollettini medici ufficiali, ai tanti fans di Lauda e della Formula 1 non resta che pregare e tifare per lui impegnato in quest'altro lungo e impegnativo Gran Premio... Probabilmente quello più importante.

Vincenzo Buonpane