Credits: Pirelli F1 Media Area
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Con la fine della stagione 2024 è tempo di bilanci e in casa Williams c'è sicuramente la volontà di lasciarsi alle spalle al più presto il Mondiale F1 appena concluso. Non solo a causa dei risultati che hanno visto la scuderia di Woking scivolare dal settimo al nono posto del Mondiale Costruttori (davanti solo a Kick Sauber), ma anche e soprattutto per i tantissimi incidenti che rischiano seriamente di compromettere anche la prossima stagione.

Tra la rivoluzione e i pezzi di ricambio continui

Il team capitanato da James Vowles aveva prefissato fin dall’inizio di voler sacrificare il 2024 per preparare meglio le infrastrutture e lo staff in vista dello snodo decisivo che sarà il 2026. Il nono posto finale nel Costruttori con 17 punti ha confermato le previsioni, anche se va sottolineato come il piazzamento sia frutto anche degli exploit Alpine di fine stagione. Problemi iniziali a parte a livello di organizzazione (col “famoso” fondo di ricambio mancante nelle prime gare e il fattaccio di Melbourne), tale percorso è stato messo più volte a rischio dai moltissimi incidenti seri dei suoi piloti che, da Sargeant e Albon a Colapinto, hanno messo in seria difficoltà dal punto di vista economico e della forza lavoro la storica scuderia britannica di proprietà del fondo Dorilton.

Nonostante il bilancio non possa essere sufficiente proprio per tali problemi, la monoposto è stata abbastanza competitiva da lottare per la zona punti in varie gare e circuiti, e il progetto del team tra ristrutturazione e riorganizzazione ha permesso di spuntarla sui propri competitor di centro gruppo per Carlos Sainz, che il prossimo anno guiderà la vettura di Grove. Avere un pilota esperto e intelligente come lo spagnolo aiuterà senz’altro la storica scuderia nel processo iniziato per ritornare ad essere competitiva e, insieme al prolungamento della partnership con Mercedes per le Power Unit, permette a Vowles e al team di avere tutti i tasselli al posto giusto. Ora l’unico problema è quello di farli combaciare al meglio e di non perderli in un 2025 che partirà in salita per le penalità relative al Budget Cap che, causa i numerosi incidenti, appaiono inevitabili.

Voto: 5,5

Albon rimane il caposquadra, ma il confronto con Franco…

Passando ai piloti, la stagione 2024 del pilota anglo-thailandese è stata per certi versi strana: l’ex Red Bull, partito col ruolo di capitano, ha dominato (senza sorpresa alcuna) il confronto con Sargeant ed è stato per più volte in lotta per la top 10, seppur abbia concluso l’anno con meno della metà dei punti conquistati nel 2023 (12 punti contro i 27 dello scorso Mondiale). Nonostante ciò, egli si è comunque confermato come uno dei piloti più abili e veloci nel pacchetto sempre competitivo del centro gruppo, affermandosi soprattutto nei sorpassi o nella gestione delle gomme.

Colapinto Williams GP Azerbaijan 2024
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Tuttavia persiste un “ma” nel suo bilancio di fine anno: quando Colapinto ha sostituito l'americano sul secondo sedile Williams, tutti ci aspettavamo un Albon che si sarebbe portato sulle spalle tutto il team. Invece nelle prime gare l'argentino è riuscito a tenere il passo, prendendosi anche il lusso di arrivargli davanti ad Austin e di finire a punti. Franco ha poi commesso diversi errori, ma il fatto che l’argentino sia riuscito a mettere in difficoltà Albon in qualche gara deve essere un campanello d’allarme per l’anglo-thailandese, soprattutto in vista dell’arrivo nel 2025 di un Carlos Sainz voglioso di dimostrare agli altri team e a sé stesso che è un pilota che merita un top team.

Voto Albon: 6+

Sargeant affonda, Colapinto firma un debutto esplosivo 

Per la seconda vettura di Grove, la costante che ha caratterizzato la stagione di Sargeant e Colpainto è una sola: gli incidenti. Logan non ha alcuna colpa per le difficoltà iniziali del team che lo hanno costretto al forfait di Melbourne e a correre varie gare con un fondo accidentato, ma la reazione d’orgoglio che ci aspettavamo non è mai arrivata e anzi, Sargeant ha proseguito l’anno con piazzamenti sempre più incolori e incidenti sempre più gravosi per i conti di Dorilton Capital. Sotto questo punto di vista, il botto violento nelle qualifiche di Zandvoort è stata la classica goccia che fa traboccare il vaso: l’augurio è che l’americano di Fort Lauderdale possa rinascere tra prototipi con IDEC Sport nella European Le Mans Series 2025.

Parlando di Colapinto, la scommessa di James Vowles ha funzionato a metà. Nelle prime cinque gare il pilota argentino è riuscito ad adattarsi in fretta e a firmare grandi prestazioni come l’ottavo posto a Baku o il decimo posto ad Austin, riuscendo fino al Messico a non sfigurare affatto con l’esperto Albon. Da Interlagos in poi, però, la magia si è spezzata e ha finito l’anno con incidenti molti importanti tra il Brasile e Las Vegas: se a San Paolo c’era l’attenuante della pioggia, in Nevada l’errore in qualifica è da matita rossa, soprattutto per le tasche della scuderia di Grove. Senza sedile in F1 per il 2025, il pilota argentino dovrà far tesoro di questa esperienza per migliorarsi e per prepararsi al 2026 in vista di un mercato piloti che nasconde sempre molte sorprese.

Voto Sargeant: 4-

 Voto Colapinto: 6

Andrea Mattavelli