F1 | Mercedes W08 Hybrid, l'analisi tecnica: un salto nel futuro
Già a prima vista, infatti, saltano subito all'occhio le differenze con la vettura dell'anno scorso: un passo nettamente più lungo e delle fiancate decisamente più snelle, oltre ai deviatori di flusso verticali. Ma andiamo con ordine: il musetto è l'unica parte che, per ora, è pressoché rimasta invariata; esso risulta più lungo per seguire i dettami regolamentari, mentre il profilo alare (oltre la forma a Delta) ha i flap e le paratie identiche alla passata stagione. A dimostrazione di ciò si possono vedere che le derive convogliano l'aria al di fuori del corpo vettura e delle ruote, mentre tutti i team stanno cercando di spingere i flussi all'interno e sotto la vettura per far lavorare meglio i bargeboards. Presente l’S Duct che incanala i flussi da sotto il muso per poi uscire dalla feritoia (in azzurro), più profonda, in corrispondenza del tubo di Pitot, che a sua volta la divide in due parti.
Finite quasi tutte le similitudini con la W07, si passa ora alle novità. Partendo dalle sospensioni anteriori, completamente riviste e ridisegnate, più alte e che (nonostante siano sempre push rod), lavorano con cinematismi completamente differenti: il triangolo superiore non va ad infulcrarsi al portamozzo della ruota, ma si ancora ad una sorta di aggancio (cerchiato in rosso) che sporge dal mozzo allungandosi verso il posteriore: quest'ultimo, oltre ad essere montato in una posizione più rialzata rispetto alla vettura dell'anno scorso, risulta posizionato dietro all'asse delle ruote (linea gialla).
Il tirante dello sterzo, sempre posizionato in basso, risulta leggermente più spiovente, così come il tirante del puntone più inclinato in avanti, mentre il braccio inferiore mantiene la forma a Diapason ancora più accentuata trasformandosi in un vero e proprio profilo alare, come si può vedere nelle diverse inclinazioni degli angoli del profilo (cerchiati in rosso). Sia le prese d’aria dei freni che il sotto scocca sono molto curati e raffinati: in particolare le prima sono inglobate nei dispositivi che fungono da schermo aerodinamico per gli pneumatici, mentre nel sottoscocca sono presenti ben tre turning vanes (cerchiati in giallo) che presentano diversi soffiaggi per fortificare i flussi verso il corpo vettura, oltre ad una seghettatura per ridurre le turbolenze.
I deviatori di flusso, più grandi, presentano una forma scalinata che scende progressivamente verso le pance (in giallo), mentre la parte inferiore è seghettata (in rosso) per evitare di creare vortici nocivi; da notare il ritorno delle corna (in verde) sopra i bargeboard per indirizzare i flussi verso le pance, soluzione già vista in passato sulla Ferrari F 2008 e Renault R28 quando erano posizionate sui lati del cockpit. I deviatori di flusso verticali sono completamente inediti (nel riquadro in rosso), divisi in tre elementi di dimensioni crescenti e posizionati in maniera obliqua: la loro funzione è quella di fungere da schermo dai flussi generati dagli pneumatici anteriori e lavorare come vorticatori per generare e rinvigorire i flussi in questa zona; da notare inoltre l'andamento curvilineo verso il fondo piatto: mentre i primi due sono più piccoli, solo l'ultimo gira completamente intorno le pance e si collega all’abitacolo.
Anche il pilone che regge gli specchietti ha una chiara funzione aerodinamica e, coadiuvato dell'elemento aggiuntivo (cerchiato in blu) e sempre verticale, crea un altro soffiaggio.
L’airbox della W08 è pressoché identico a quello della passata stagione, mentre l'ingresso delle pance (in giallo) si è ridotto notevolmente ed è posizionato più in alto per pescare aria più fresca.
Veniamo ora alle pance, che hanno colpito per la loro snellezza: esse si presentano come una doppia pelle copiando perfettamente gli ingombri interni. Infatti dapprima sono più grandi (in giallo) per copiare le masse radianti per poi, dopo la bombatura, subire una drastica diminuzione (in verde) della sezione fino ad arrivare alla zona Coca-Cola, quasi a coincidere con la deriva del cofano motore. Questa scelta tecnica è presto spiegata: in Mercedes hanno aumentato il passo della W08 di circa 200mm rispetto alla W07 tutto al posteriore, quindi è aumentato longitudinalmente lo spazio per alloggiare tutti i componenti a tutto vantaggio della snellezza delle fiancate.
Inoltre, grazie all'aumento dell’interasse, si è potuto evitare l'utilizzo della pinna sul cofano motore, dov’è presente una deriva (in viola) poco più grande di quella utilizzata nella passata stagione, perché la vettura risulta già decisamente stabile nelle curve veloci.
La sospensione posteriore mantiene lo schema pull rod, ma i bracci sono più piccoli (cerchiati in rosso) rispetto a quelli della passata stagione: in particolare il braccio della convergenza sembra più arcuato, mentre la leva del puntone è corta e, non essendo inclinata in avanti, i cinematismi sono collocati dietro al cambio e davanti al differenziale, come sulla Ferrari SF16-H.
Il profilo dell’alettone posteriore, oltre a presentare una forma leggermente a Delta, denota un andamento ad “U” per creare più deportanza al centro e meno carico ai lati. Le paratie presentano le classiche soffiature superiori e delle nervature per indirizzare i flussi disturbati dal rotolamento degli pneumatici.
Nella prima uscita a Silversone la W08 ha sfoggiato un inusuale profilo aerodinamico: la “T-Wing”, un'ala appunto a forma di “T” che è stata inserita vicino al pilone di sostegno dell'alettone posteriore. Questo dispositivo sostituisce le funzioni della pinna di squalo di incanalare e gestire l'aria nell'ala posteriore, senza gli aspetti negativi di quest'ultima che può creare un eccessivo sottosterzo. Non si sa se questa soluzione risulterà efficace, né tantomeno se verrà considerata legale o meno.
Il fondo piatto presenta nove soffiaggi in diagonale prima degli pneumatici posteriori, con lo scopo di sfruttare il vortice Y250 che permette di sigillare il fondo alla pista: segno che in Mercedes non hanno lasciato nulla al caso, persino le soffiature presenti sui cerchi degli pneumatici anteriori, adottate sia per evacuare meglio l'aria che per funzioni aerodinamiche.
Il team ha modificato pesantemente la vettura, in particolar modo le sospensioni che saranno sollecitate in maniera più significativa dagli pneumatici più grandi e pesanti, cosa che gli altri finora non hanno fatto: sarà la scelta vincente? Nell'attesa delle altre vetture, senza dubbio la W08 è quella che ha stupito maggiormente per diversità e originalità di idee. Sarà ancora il punto di riferimento da battere?
Michele Montesano
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