Credits: WorldSBK Website
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Un Sabato dolce-amaro per Ducati a Most: due Panigale V4R sono presenti sul podio WorldSBK in Gara 1, ma nessuna di queste appartiene al team Aruba.it Racing. Álvaro Bautista e Nicolò Bulega sono stati messi a cuccia dai due “volponi” Danilo Petrucci e Andrea Iannone.

Cambio di ruoli in casa Ducati

Non è una legge del motociclismo, ma solitamente i piloti ufficiali dovrebbero stare davanti a quelli indipendenti. Questa consuetudine non è stato mantenuta nel corso di Gara 1 a Most per quanto riguarda Ducati. La coppia di Aruba.it Racing ha ceduto il passo ai due indipendenti più veloci del Mondo. Danilo Petrucci e Andrea Iannone hanno dimostrato di meritarsi una sella ufficiale, quella che tanto è chiacchierata fin dall'inizio della stagione. Álvaro Bautista oggi ha chiuso in 4ª posizione dietro ai suoi ex colleghi della MotoGP, non mostrandosi mai realmente in lotta per il podio vista anche la 7ª casella di partenza in griglia. Sulla gara del due volte iridato va considerato anche il contatto alla prima curva proprio con Danilo Petrucci, che ha causato la perdita dell'aletta sinistra. Come sempre, Bautista è venuto fuori nella seconda parte di gara, rimontando fino al 4° posto. 

Gara diametralmente opposta quella di Nicolò Bulega. Il rookie, attualmente 2° nella graduatoria mondiale, è partito con delle ottime intenzioni. Purtroppo, con il passare dei giri l'iridato WorldSSP in carica non ha saputo sopperire ai problemi di guida, dovendo così cedere nella lotta con Petrucci e Iannone, oltre al compagno Bautista e alla Yamaha di Remy Gardner.

Gli animi rimangono buoni per Bautista e Bulega

Sia chiaro, un 4° ed un 6° posto non sono affatto dei brutti risultati per il duo Aruba.it Racing - Ducati, specie visti i problemi lamentati nel corso dell'intero weekend. “Non so perché, ma oggi ho faticato di più - sono le prime parole di Bautista - Nei primi giri non avevo per nulla fiducia, soprattutto nelle curve a destra: non so se sia per il contatto con Petrucci o altro”. 

Più tranquillo nella propria analisi Bulega, il quale ha centrato il peggior risultato della sua giovanissima carriera nel WorldSBK. “Oggi non ci ho capito un granché: non sono riuscito a guidare come volevo, ma 6° non è poi così male considerando che Most non è uno dei miei tracciati preferiti”. Il #11 poi continua: “A gomme nuove sono riuscito a guidare sopra i problemi, infatti ero davanti a giocarmela. Quando è calato il grip, tutti i problemi sono emersi”.

Una vittoria per la sella ufficiale

La candidatura sia di Danilo Petrucci che di Andrea Iannone alla sella di Álvaro Bautista, qualora quest'ultimo decidesse di appendere il casco al chiodo alla fine dell'anno, sono già sicuramente arrivate a Borgo Panigale. Ora viene quasi spontaneo domandarsi: “Cosa manca a questi due per meritarsi l'investitura ufficiale?”. Una bella domanda, alla quale non c'è una vera risposta. Queste sono trattative molto più complicate rispetto a quanto si possa immaginare da fuori, ma sicuramente una vittoria potrebbe giovare alla causa di entrambi. Danilo Petrucci potrebbe diventare l'unico pilota ad aver trionfato in MotoGP, Superbike e Dakar, mentre per Andrea Iannone sarebbe un ritorno al successo per la prima volta dopo l'unico assolo in MotoGP nel Gran Premio d'Austria 2016 in sella alla Ducati ufficiale, il primo dell'era di Luigi Dall'Igna. 

Valentino Aggio

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