La Ferrari riparte da Montreal con un bottino non propriamente positivo. La scuderia di Maranello aveva riposto grandi speranze nel GP del Canada, invece il verdetto della pista è stato diverso dalle aspettative. Alla vigilia del settimo appuntamento iridato era stato proprio lo stesso Sergio Marchionne a suonare la carica ai suoi uomini, approfittando del concomitante summit degli imprenditori Italia-Usa tenutosi proprio nella laguna che ospita il tracciato intitolato a Gilles Villenueve. Il Presidente del Cavallino Rampante aveva sottolineato il grande lavoro compiuto dal team: "Da quando ci siamo io e Maurizio è stato fatto un lavoro eccezionale".

Il weekend, però, ha riservato sorprese amare per la Ferrari. Nelle dichiarazioni post-gara, Arrivabene ha palesato apertamente la propria delusione: "Se dovessi raccontare le mie sensazioni dovrei dire delle parolacce", è stato il commento a caldo a caldo del "comandante Maurizio". Il quale ha aggiunto: "Abbiamo buttato via il podio, questa è la verità: così non va." L'ormai consueta schiettezza del Team Principal Ferrari è emersa anche in questa circostanza, avendo chiarito subito cosa non sia stato di suo gradimento: "Seb ha fatto una grande gara. Salire sul podio può sembrare noioso ma scendere è peggio, siamo andati indietro e questo non va bene. Bisogna continuare. Mi aspettavo, a parte il problema ieri, di mantenere il podio invece siamo andati indietro. Niente scuse".

Le parole cristalline di Arrivabene fotografano in maniera sincera il weekend delle Rosse di Maranello: un problema di natura elettronica ha impedito a Sebastian Vettel di ottenere un piazzamento decente sulla griglia di partenza, ma il tedesco (penalizzato anche per il sorpasso con bandiere rosse effettuato nelle FP3) non si è perso d'animo, regalando sorpassi e tanta classe. Dalla 18esima alla quinta posizione, come un guerriero d'altri tempi: “E’ stata una gara divertente - ha dichiarato Vettel - ho fatto una bella rimonta, non avremmo potuto fare molto di più. Nei primi giri non ero soddisfatto di me stesso, ero molto aggressivo ma non riuscivo a trovare lo spazio per attaccare le altre vetture: avrei voluto dare il tutto per tutto ma non si riusciva a passare, così ho dovuto essere paziente. E’ un peccato perché sono questi i momenti in cui se si è fortunati si possono guadagnare facilmente diversi secondi nel tempo totale della gara. Così non è andata e quindi abbiamo dovuto lottare, ma il ritmo era buono e la macchina andava bene soprattutto verso la fine. Al primo pit-stop ho perso un po’ di tempo e non sono sicuro che dipendesse interamente da me, qualcosa è andato storto al retrotreno, ma i ragazzi finora hanno sempre lavorato stupendamente e non si può biasimare nessuno se una volta ci vuole un po’ più di tempo. Quanto al sorpasso su Hulkenberg, ero all’esterno e già davanti a lui, credo abbia frenato troppo tardi senza riuscire a chiudere la curva. Abbiamo fatto del nostro meglio anche se qui sarebbe stato bello andare a podio, credo che senza la penalità ne avremmo avuto la possibilità”.

Discorso diverso è, invece, quello riguardante Kimi Raikkonen. Iceman, infatti, pur partendo dalla terza casella, sotto la bandiera a scacchi ha chiuso soltanto quarto, alle spalle del connazionale della Williams Valtteri Bottas. La gara di Kimi doveva essere di tutt'altro tipo, ma l'errore che lo ha mandato in testa-coda ha rovinato tutto il lavoro del team. Lui ha provato a spiegare parlando di "un episodio sfortunato" proprio come l'anno scorso, anche se Arrivabene ha chiarito di non accettare alibi. “Il risultato di oggi non è l’ideale - ha dichiarato il pilota finlandese - ci aspettavamo qualcosa di più. La mia partenza è stata buona, ma poi non sono stato abbastanza veloce per passare la Mercedes alla prima curva. Le gomme hanno lavorato bene, ma su questo genere di circuito il risparmio di carburante gioca un ruolo molto importante e questo oggi ha limitato la nostra velocità. Il mio testacoda è stato identico allo scorso anno, non ho avuto nessun problema in nessuna sessione del fine settimana, ma per qualche ragione oggi in entrambi i giri di uscita dai box è accaduto qualcosa di strano con l’acceleratore e non sono riuscito a controllarlo. E’ stato molto spiacevole. Abbiamo cercato di recuperare ma ci siamo ritrovati su strategie diverse rispetto alla Williams. Nel complesso è stato un buon fine settimana, abbiamo sicuramente migliorato in alcune aree, ma ovviamente questo non è il risultato che mi aspettavo e per questo motivo continueremo a lavorare e a migliorare”.

Maurizio Arrivabene è conscio del grande lavoro compiuto dai suoi uomini ma non vuole allentare la tensione ed iniziare a far aleggiare di nuovo nel suo box un clima di buonismo che, per troppo tempo, ha giustificato le prestazioni non all'altezza del Cavallino Rampante. Per la Ferrari è un momento storico particolare, dove i risultati in pista influenzano ed influenzeranno come mai avvenuto prima i bilanci aziendali. Il condottiero bresciano è consapevole anche di questo e intende portare a termine il progetto che Sergio Marchionne gli ha affidato nel migliore dei modi. “Il nostro passo gara, se lo analizziamo, era buono - ha sottolineato Arrivabene - ma c’è stata una serie di circostanze che ci hanno impedito di ottenere un risultato migliore. Sebastian ha fatto una gara stupenda, recuperando tredici posizioni rispetto allo schieramento di partenza. Il motore ‘evoluto’ ci ha dato un responso positivo, ma tutto il weekend non è andato bene nel complesso. Quanto a Kimi, per lui avevamo programmato una sola sosta. Siamo passati a due quando è stato superato da Bottas dopo essersi girato al tornante. Un fatto che non abbiamo ancora compreso pienamente, e che potrebbe essere dovuto a un ‘concorso di colpa’, visto che ci ha detto che la stessa cosa era successa un anno fa. In ogni caso sarebbe sbagliato riversare la colpa su di lui o sulla squadra. Anche lui, come Seb, stava spingendo, ma ha avuto alcuni problemi che lo hanno costretto a ridurre il ritmo in certe fasi di gara. Dobbiamo rimanere umili e cercare di non farci scappare ancora il podio da sotto i piedi, come stavolta. Siamo ancora il secondo miglior team, ma bisogna guardare avanti e non alle nostre spalle”.

Il progetto Ferrari va avanti e weekend come quello canadese in ottica futura sono da considerarsi punti su cui costruire le vittorie che arriveranno. Arrivabene si conferma ancora una volta l'uomo giusto al posto giusto. Gli errori umani fanno parte delle competizioni ma il Cavallino Rampante è qualcosa che va oltre gli uomini.

Fabrizio Crescenzi

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