WRC | Ogier baciato dalla dea bendata: è suo il Rally di Montecarlo!
Si dice spesso che la fortuna non sia nient'altro che l'unione tra il talento e l'opportunismo. Quanto accaduto questo fine settimana nel Principato di Monaco non può che essere una tesi a supporto di questa teoria. Si, perchè di talento il signor Sebastien Ogier, 33 anni da Gap, ne ha da vendere: ci sono quattro allori iridati a dirlo per lui. E l'opportunismo...beh, ha condotto un rally attento, era il suo primo con il nuovo team e bisognava prendere confidenza con la macchina. È rimasto sempre in agguato, alle spalle della Hyundai i20 di Neuville per le prime 13 speciali, aspettando qualcosa, un segno, un momento, un attimo.
E quell'attimo, prontamente, si è presentato. Durante la SS13 Neuville sbaglia l'uscita da una curva lenta, forse a causa del sporco, con il posteriore della sua Hyundai che va fuori controllo e sbatte, danneggiando una sospensione; in un attimo, per l'appunto, svanisce tutto il vantaggio accumulato nei confronti del cannibale 2.0. Con Neuville fuori dai giochi per la vittoria, la strada del campione in carica è quasi una dolce discesa campagnola da affrontare con lo stereo a palla ed il braccio fuori dal finestrino. Per il team MSport si tratta di un successo storico: era dal Galles 2007, con alla guida Latvala, che il team di Malcom Wilson non issava il proprio vessillo sul gradino più alto del podio. Insomma, il 2017 ha visto macchine tutte nuove ai nastri di partenza, rivoluzione di sedili, ma alla fine la grande costante in questo sport è che per vincere bisogna sempre fare i conti con Seb Ogier.
La lotta per il podio ha poi visto duellare l'altra Ford, quella di Ott Tanak, e la nuova arrivata: la Yaris di Jari-Matti Latvala. Alla fine a spuntarla è stato il finlandese, che ha condotto un rally attento e diligente non incappando in errori che invece hanno pregiudicato il risultato di molti partecipanti. C'è da dire che Tanak non ha potuto godere della stessa fortuna capitata al suo compagno di squadra: infatti, nel corso dell'ultima giornata, due dei quattro cilindri Ford hanno piantato in asso l'estone costringendolo a completare il rally con un'auto a mezzo servizio. Al quarto posto è invece arrivata la prima delle Hyundai, quella di Dani Sordo. Lo spagnolo ha pagato dazio dei problemi legati al servosterzo sabato.
Da segnalare invece il caso Citroen. A portare a casa i punti importanti per la casa francese è stato Craig Breen, su una DS3 con specifiche 2016. Le due C3 sono state infatti messe fuori dalle zone alte della classifica per diversi motivi: un problema alla frizione nella prima giornata, con conseguente stop, ha impedito a Stephane Lefebvre di fare meglio del nono posto finale, firmato però con una bella rimonta nell'ultima giornata, con tanto di miglior tempo nella PS15. Mentre è andata peggio a Kris Meeke, che con una toccata nella PS4 ha danneggiato una sospensione della sua C3 WRC. Una volta ripartito, il britannico poi è stato tamponato nel trasferimento conclusivo di sabato, salutando definitivamente il Montecarlo.
La Power stage, disputata sotto una battente nevicata che ha condizionato molto il risultato degli ultimi piloti a scendere, è stata vinta da Thierry Neuville: quest'ultimo ha così portato a casa 5 punti iridati che addolciscono l'amaro dell'incidente che ha scippato il fiammingo da quella che si delineava essere una grande vittoria sul tracciato monegasco.
Questo evento, purtroppo, si è anche tinto di nero. La gara venerdì sera si è aperta nel peggiore dei modi, con la morte di uno spettatore che si era posizionato in un punto assolutamente pericoloso della PS1, finendo per venire schiacciato contro la montagna da Hayden Paddon, che aveva perso il controllo della sua Hyundai. Il kiwi ha deciso, per rispetto verso la tragedia appena capitata, di ritirarsi dall'evento. Anche per questo la direzione gara ha preferito cancellare la PS16 quando ha visto molto spettatori in zone pericolose.
Alessandro Gazzoni