F1 | GP Monaco: strategie e analisi in vista della gara
L’unico vero punto di sorpasso è la staccata della Chicane del Porto, che in passato è stata teatro di staccate degne di nota. Considerando la grossa difficoltà nel sorpassare, sarà fondamentale la strategia dei pit stop, vero “punto” di sorpasso della gara monegasca.
TUTTI VERSO UNA SOSTA. La strategia è bloccata sulla singola sosta, poiché finire nel traffico sulle stradine del Principiato può diventare davvero un incubo infernale. Dopo un primo stint con gomma hypersoft tutti i piloti andranno a montare l'ultrasoft per concludere la gara. Nella giornata di giovedì alcuni piloti (Hamilton ed Ericsson, ndr) hanno “assaggiato” la gomma rossa, con risultati che fanno escludere un suo utilizzo in gara. Infatti la supersoft, mostra un delta prestazionale di circa otto decimi rispetto alla gomma ultrasoft.
Per chi guiderà la testa della corsa sarà fondamentale gestire al meglio la gomma hypersoft che, durante le prove libere, ha mostrato un po’ di graining soprattutto sulla gomma anteriore sinistra. Da verificare in gara il degrado della gomma rosa sulla Ferrari, che come si evince nel grafico dei passi gara ha mostrato un degrado abbastanza significativo rispetto alla concorrenza. Considerando che a Montecarlo passare non è mai facile, chi vorrà difendersi da un possibile undercut dell’avversario più vicino, dovrà spingere al massimo e cercare di aprire un gap di circa due secondi, tenendo presente che chi proverà ad entrare prima rispetto all’avversario e montare la gomma ultrasoft, avrà un vantaggio di circa nove decimi.
Fondamentale per chi vorrà anticipare la sosta, provando un possibile undercut, non finire nel traffico sia dei piloti a pieni giri che dei doppiati, che possono fare perdere decimi preziosi in ottica gara. Come avvenne lo scorso anno per la Ferrari di Kimi Raikkonen.
VARIABILI SAFETY CAR O VSC. Come di consueto a Monaco, una delle variabili da considerare in ottica strategie, è la possibile entrata della Safety Car o Virtual Safety Car che potrebbe scombussolare i piani di molti muretti box. Se per effettuare un pit-stop e rientrare ai box in condizioni di gara si impiega circa 22 secondi, in regime di neutralizzazione il tempo impiegato è di circa 12 secondi. Un bel vantaggio per chi non ha ancora effettuato la sosta, uno svantaggio per chi ha già effettuato la sosta e non è riuscito ad aprire il gap minimo con il rivale. Basti pensare che, solo attraverso l’ingresso di una Safety Car, qualche team può pensare alla strategia a due soste per poter puntare a sfruttare una gomma più prestazionale nel finale di gara o per mettersi al riparo da un decadimento prestazionale della gomma usata nel run precedente. Da non escludere anche il rischio della bandiera rossa, che lo ricordiamo permette di poter effettuare il cambio gomme prima della ripartenza della gara senza perdere alcuna posizione. Magari qualche team minore potrebbe scommettere su questa variabile per tentare di scalare la classifica.
RICCIARDO vs VETTEL (HAMILTON). La sfida per la conquista del gradino più alto del podio sarà sicuramente tra i tre top driver di Red Bull, Ferrari e Mercedes. Gara che vivrà sulle strategie come detto, bloccate su una singola sosta, che possono offrire solo un'opportunità di undercut o overcut. Daniel Ricciardo proverà a scappare subito al via, per aprire il gap e non offrire il fianco ad un possibile undercut da parte della Ferrari. La stessa tattica dovrà essere effettuata da Vettel per non farsi attaccare dalla Mercedes. Chi si fermerà per primo si esporrà maggiormente al rischio di essere sopravanzato in overcut, per l’ingresso in pista di una Safety Car che favorirebbe i piloti che non hanno effettuato il pit stop. Insomma a Monaco ci vorranno menti sempre lucide, non solo in pista, ma anche dai muretti box. Annotazioni importanti: la Red Bull non ha fatto una simulazione di passo gara con la gomma ultrasoft; la Mercedes non avrà gomme ultrasoft nuove in gara (unico fra i top team, ndr), poiché il team tedesco ha provato a passare il taglio della Q2 con la gomma viola, sintomo che non si trovano proprio a loro agio con la gomma rosa.
Potrà essere interessante per la Red Bull far partire Max Verstappen con gomma ultrasoft, con l'olandesino che scatta dal fondo dopo l’errore grave in FP3, per fornire un live feed al team sulla gomma viola e tentare di allungare al massimo il suo primo stint di gara... sperando anche di approfittare dell’ingresso della Safety Car.
ANALISI PASSO GARA. Tutti i big nella giornata di giovedì hanno provato il primo stint di gara con la gomma hypersoft. La Red Bull con Daniel Ricciardo ha fatto segnare il miglior passo medio (1'15"2) riuscendo a girare sempre sotto il muro dell'1'16, nei sette giri buoni del suo run. Nessun altro pilota ha gestito il degrado prestazione della gomma rosa come l’australiano, come si può notare nel grafico sui passi gara. Il pilota di Perth ha avuto un degrado medio inferiore al decimo, così come il suo compagno di squadra, a dimostrazione che la Red Bull è una monoposto "gentile" con le gomme. Discorso diverso invece per chi detiene la seconda prestazione cronometrica nel long run, ovvero la Ferrari di Vettel. Nei tre giri buoni il tedesco ha alzato la prestazione del time attack di ben otto decimi. Anche la Mercedes ha palesato un certo degrado con la gomma più prestazionale, dimostrando anche un passo gara di quasi otto decimi più lento rispetto alla Red Bull.
Nel secondo run di simulazione passo gara, la Red Bull ha girato solo con Verstappen riprovando la gomma rosa, dopo un primo run sempre su gomma hypersoft non proprio entusiasmante. Il duo Ferrari ha provato l'ultrasoft, girando sul piede del 1'15"7, passo medio migliore di circa tre decimi rispetto alla prestazione di Bottas, unica Mercedes che nel secondo stint ha provato con gomma viola. Infatti Hamilton ha voluto provare la gomma supersoft, che si è dimostrata molto lenta.
Subito dopo i Top Three troviamo la Renault di Sainz e Hulkenberg, che hanno girato con un ritmo ottimo su gomma rosa. Bene anche la Force India che ha fatto lavoro differenziato nel primo run, provando la gomma ultrasoft con Ocon, cercando di capire quale gap ci possa essere fra le mescole nella prima parte di gara. Nel caso della scuderia indiana il distacco è stato di circa nove decimi a vantaggio della gomma rosa. Nota positiva per la Sauber, che con Marcus Ericsson si mette incredibilmente in sesta piazza. Un po’ più lento il padrone di casa Charles Leclerc. Molto probabilmente hanno giocato tanto con il carico di carburante scaricando la vettura.
McLaren a tre decimi dalla Sauber, con Stoffel Vandoorne che realizza un tempo medio di 1'16"7 nel primo stint. Da rivedere il passo gara di Fernando Alonso staccato dal suo teammate di ben sei decimi. La Haas di Kevin Magnussen ha realizzato un primo stint molto simile a quello di Vandoorne. Toro Rosso è il primo team a concludere la prima simulazione gara del giovedì con un tempo medio più alto dell'1'16", fermandosi a 1'17"1 sia con Brendon Hartley che Pierre Gasly.
A quasi un secondo dalla Toro Rosso, la Williams di Sirotkin e Stroll che anche a Monaco sembra poter recitare il ruolo di fanalino di coda del gruppo.
Francesco Magaddino