BSB | Brookes fa doppietta a Brands Hatch, due volte secondo Glenn Irwin davanti ad Haslam
BELLA E BALLA PURE! Di nostalgici ad ammirare la livrea con cui ha corso e vinto Joshua Brookes in questo sesto round del British Superbike era pieno il paddock, in piena controtendenza con quello che succede nell’omonimo mondiale. Nonostante le alte temperature, il pubblico del BSB è quanto mai affezionato, complice un campionato che offre vincitori diversi ogni tappa (anche se il leader indiscusso resta Leon Haslam). Il sapere che, finita la main season, i giochi si riapriranno per lo Showdown, aumenta solamente la voglia sia dei piloti che dei tifosi, garantendo afflusso di pubblico e gare spettacolari ad ogni singolo round. Ed è in questo clima che Brookes è tornato alla vittoria, centrando addirittura la doppietta ed entrando a pieno diritto nella tanto agognata Top 6.
IRWIN LEONE, HASLAM LONTANO. Le due gare hanno visto due podi fotocopia, comandati in entrambe le occasioni da Brookes, a sua volta seguito sul podio dal due volte da Glenn Irwin e da Leon Haslam. Nella seconda manche l’uomo che si è guadagnato il ruolo di condottiero del team Be Wiser Ducati (visto il temporaneo e forse definitivo forfait di Shane Byrne), è quasi riuscito a rovinare la festa dell’australiano, concludendo a meno di un decimo dalla vittoria. Ma è come al solito Haslam a raccogliere i frutti di questo weekend, portandosi a 242 punti con le sue due terze piazze e staccando Dixon di 80 punti. Gare da dimenticare per Bradley Ray, addirittura fuori dalla zona punti in Gara-2 ed adesso a rischio per quanto riguarda lo Showdown.
FINE DELLA CARRIERA PER BYRNE? In tutto questo si è riaffacciato sul paddock Shakey Byrne, ancora imbrigliato dal suo tutore per collo e cervicale. Shane ha dichiarato di non aver perso le speranze e di avere ancora tanta voglia, ma in queste condizioni il campionato 2018 è definitivamente compromesso ed un anno di assenza dalle corse non aiuta ad essere immediatamente competitivi per il 2019. Eppure Byrne sembrava tutto tranne che domo.
Alex Dibisceglia