MotoGP | GP Argentina, Marquez fa 90: "Non devo più dimostrare niente"
Ennesima vittoria per lo spagnolo, che in Argentina eguaglia Angel Nieto per numero di trionfi in tutte le classi

Secondo GP dell'anno e secondo Grande Slam per Marc Marquez, che in Argentina bissa il dominio della Thailandia e si porta a casa - di nuovo - una doppia vittoria in MotoGP. E con il successo nella gara domenicale, lo spagnolo arriva a quota 90 successi in tutte le classi del Motomondiale, eguagliando Angel Nieto.
Primato e punteggio pieno… eguagliando Angel Nieto
Dopo il dominio della Sprint, le premesse per fare altrettanto bene in gara c'erano tutte e così è stato: Marc Marquez ha trionfato nel GP d'Argentina, tagliando il traguardo ancora una volta davanti al fratello Alex, che completa così la seconda doppietta stagionale “di famiglia” nelle gare lunghe.
Tuttavia, il “piccolo” di casa Marquez ha dato del filo da torcere a Marc, rimasto a lungo dietro al fratello prima di riuscire a sferrare l'attacco decisivo, arrivato nelle fasi finali della corsa. Un sorpasso che non è stato così facile, come ha raccontato l'otto volte Campione del Mondo ai microfoni di Sky Sport:
Il punto chiave per sorpassare Alex era rimanergli molto vicino fin dalle curve 3 e 4, ma durante la gara l’unico punto in cui avevo una visione chiara della situazione era in curva 5. Qui in Argentina, in generale, è difficile sorpassare e se è tuo fratello pure un po’ di più [ride]. Quando vai un po’ all’interno che è più sporco inizia a bloccarsi il davanti, che è quello che mi è successo la prima volta che ho attaccato alla staccata della 5, dove sono stato un po' troppo ottimista. Dopo ho visto che era un po' più vicino e ho capito che dovevo lavorare un po' meglio quel sorpasso, stando nella linea giusta. E ce l'ho fatta.
Una vittoria che ha permesso a Marc di eguagliare la leggenda Angel Nieto a quota 90 successi in tutte le classi del Motomondiale. L'ennesimo traguardo del ‘Cabroncito’, che nell'intervista post-gara al Parc Fermé ha commentato così:
Sono super contento di aver raggiunto Angel Nieto, questa vittoria la dedico anche a lui e alla sua famiglia, è stato ed è estremamente importante per tutto il mondo del motociclismo, soprattutto quello spagnolo, ma non solo. È un piacere e un onore aver raggiunto il suo stesso risultato.

Un Marquez (ancora) più forte
Tornando poi all'analisi delle prestazioni in pista, colpisce sì l'incredibile confidenza di Marquez in sella alla Ducati, ma in generale la sua incredibile capacità di gestire ogni situazione nel miglior modo possibile. Ed è quindi lecito domandarsi: siamo forse davanti al miglior Marc di sempre? Ecco la risposta del diretto interessato, sempre ai microfoni di Sky Sport:
Sono d'accordo, perché in questo momento ho la tranquillità di non dover dimostrare niente, se viene tutto bene meglio, ma se in qualche turno faccio fatica o se sbaglio non succede nulla. Questo mi fa guidare molto bene e molto pulito. Soprattutto mi sento molto a mio agio con la squadra: anche se siamo un team Factory, non sento la pressione di un team ufficiale e questo mi aiuta molto.
In chiusura, si è poi tornati sulla “sfida” con il fratello e sulle differenze tra le moto:
Oggi ero un po' più in difficoltà, ma è stato un po' tutto il weekend così: lo dicevo già da venerdì che avrei dovuto lavorare un po' di più, perché ero più rigido che in Thailandia. In gara volevo essere primo tutto il tempo, ma ho fatto un errore e a un certo punto ho visto Alex che andava via, poi pian piano mi son ripreso. Le nostre moto sono molto simili, se io ho qualche vantaggio è solo di velocità. Alex sta guidando in modo incredibile, ma per quanto riguarda il grip è più una questione di guida.
Giorgia Guarnieri
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