Per la scuderia Toro Rosso, il Gran Premio di Germania si è rivelato ricco di delusioni: Jean Eric Vergne ha terminato la gara soltanto in tredicesima posizione, mentre Daniil Kvyat è stato costretto al ritiro per un cedimento meccanico, il quale ha anche mandato letteralmente in fiamme il retrotreno della monoposto di Faenza.

Per il giovane russo, che al sabato era riuscito ancora una volta ad entrare nella terza fase delle qualifiche battendo il più esperto compagno di squadra, la gara non era stata esente da problemi, visto che già durante il nono giro era stato autore di un testacoda in seguito ad un azzardato tentativo di sorpasso ai danni di Sergio Perez, il pilota messicano della Force India. Dopo questo inconveniente Kvyat ha iniziato una furiosa rimonta, ma durante il 47° giro è stato costretto a ritirarsi nel momento in cui sulla STR9 ha ceduto un componente meccanico, che ha fatto divampare le fiamme sotto il cofano motore. Kvyat ha abbandonato in fretta e furia la vettura in fiamme (nella foto Getty Images), sfogando la propria rabbia per l'episodio con un pugno tirato sul guard rail, il tutto mentre i commissari intervenivano per domare l'incendio. Queste le parole del russo a fine gara: “Ho cominciato a perdere potenza, poi ho sentito l'odore del fumo e quindi le fiamme: ancora non sappiamo cosa sia successo, ma si è rotto qualcosa e sono subito uscito dalla macchina. Spero che la monoposto non si sia danneggiata più di tanto, in modo da poter fare meglio in Ungheria.”

{jcomments on}