F1 | Test Montmelò, l’analisi tecnica: la Mercedes evolve la sua W09
L’intera monoposto in questi quattro giorni è stata bardata di rastrelliere e videocamere per studiarne a fondo le reazioni una volta in pista e, soprattutto, se i dati raccolti siano in linea con quelli scaturiti in fase di progettazione fra galleria del vento e CFD (programmi di fluidodinamica computazionale).
Ciò nonostante si sono viste interessanti soluzioni: si comincia con l’alettone anteriore che presenta un nuovo flap, il quale congiunge la cascata di flap con la paratia verticale. Questo profilo, di forma arcuata (riquadro giallo) è situato subito dopo gli upper flap e cerca di portare l’aria, generata e deviata dai profili precedenti, verso l’esterno della vettura in modo da non impattare contro gli pneumatici migliorando, così, l’efficienza aerodinamica e la guidabilità dell’asse anteriore. Le modifiche sull’anteriore non finiscono qui: infatti, i tecnici Mercedes hanno evoluto ulteriormente il diffusore anteriore; in particolare sono state modificate le zanne accentuando l’angolo di attacco (cerchio verde), inoltre sono comparse anche due soffiature per convogliare il flusso nella zona immediatamente successiva. Il tutto con lo scopo di convogliare ancora più flusso verso la zona dei bargeboard. (Foto @AlbertFabrega)
Passiamo al retrotreno dov’è comparsa una T-wing collegata alla pinna ma, poiché è posizionata più in basso secondo le normative FIA, da molti è stata ribattezzata Deck Wing (riquadro azzurro): la funzione è decisamente più limitata, ma comunque essa genera carico sull’asse posteriore. Inoltre, sul pilone di sostegno dell’alettone posteriore è comparsa un’ulteriore ala, ma più piccola (riquadro rosso), che va a sostituire il monkey seat lavorando anche con i gas di scarico. Entrambi i profili, lavorando in sinergia, vanno ad aumentare il carico aerodinamico migliorando la motricità della monoposto soprattutto in uscita di curva. (Foto @MercedesAMGF1)
L’ultima novità riguarda l’alettone posteriore, nello specifico il profilo principale: è stato abbandonato il “cucchiaio” in favore di un profilo più piatto con il bordo d’ingresso più accentuato verso l’alto (in verde). Questo profilo garantisce un carico maggiore: infatti sono state, momentaneamente, accantonate le due T-wing per fare prove di comparazione di deportanza. (Foto @ScarbsTech)
La sensazione che ciò che abbiamo visto finora sia solo l’inizio è risaputo: non resta che attendere la settimana prossima per osservare le nuove soluzioni che il team anglo-tedesco porterà a Montmelò.
Articolo e grafiche a cura di Michele Montesano
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