WEC | Porsche, Toyota e Ferrari: un'appassionante bagarre verso il titolo
Tre costruttori restano in lotta per il successo finale nel Mondiale Endurance, tra meno di un mese una nuova tappa in North America
Porsche, Toyota e Ferrari sono in lotta per il FIA World Endurance Championship 2024 dopo cinque delle otto prove previste. I tre marchi citati si sfidano per il titolo piloti e per l'importantissima graduatoria costruttori, trofei che negli ultimi anni sono stati ad appannaggio della sola Toyota.
Toyota regina incontrastata in Brasile
I giapponesi sono al secondo posto tra i marchi con 112p all'attivo contro i 126p di Porsche, Ferrari insegue a 109p. La Rossa si colloca, invece, in seconda piazza tra i piloti con Nicklas Nielsen/Miguel Molina/Antonio Fuoco presenti a 98p contro i 117p della temibile Porsche Penske Motorsport #6 di André Lotterer/Laurens Vanthoor/Kevin Estre.
I problemi tecnici in quel di San Paolo hanno limitato la cavalcata vincente da parte di Kamui Kobayashi e Nick De Vries, fermi a 95p in classifica dopo l'impegnativa sfida in Brasile.
Toyota è stata semplicemente superiore agli altri in Brasile, i giapponesi si sono imposti con molta facilità imponendo un margine siderale nei confronti della concorrenza. Una doppietta è sfumata solo per i problemi avuti alla vettura #7, delegata per vincere dopo aver siglato la pole.
Porsche ha saputo annullare un problema per la #6 cambiando strategia alla perfezione, mentre Ferrari ha sofferto limitando i danni con una quinta ed una sesta piazza conclusiva (#51 davanti alla gemella #50).
Antonello Coletta, numero uno di Ferrari nel FIA WEC e non solo, ha rilasciato in una nota ai margini della tappa di San Paolo:
Al termine di una gara come quella vissuta qui in Brasile è difficile trovare le parole migliori per esprimere la frustrazione ed il senso d’impotenza che la squadra ha provato. Nonostante un lavoro impeccabile nella preparazione dell’evento e durante la corsa, non è stato possibile ottenere un risultato migliore in pista. Eravamo consapevoli che non avremmo avuto modo di competere per la vittoria e purtroppo quanto emerso nelle simulazioni è stato confermato da quanto si è verificato in corsa. Ci auguriamo di avere ad Austin la possibilità di batterci equamente.
Verso il COTA
Lo sguardo è ora rivolto al Circuit of The Americas, inizio di un trittico di corse che eleggeranno il campione. In North America regna l'incertezza visto che nessuno ha mai gareggiato con i prototipi attuali, una base di incertezza che potrebbe avvantaggiare una casa piuttosto che un'altra.
Toyota, multata in Brasile con una pena sospesa di 10.000 euro per aver parlato del Balance of Performance, ha gareggiato recentemente nel 2020 al COTA con l'ultima versione delle LMP1. I nipponici sono determinati a ben figurare nella corsa che in ordine cronologico precederà l'appuntamento al Fuji. Possiamo dire, invece, che Porsche giocherà in casa, all'attacco con il preziosissimo supporto da parte di Roger Penske.
La vettura #6 ha mostrato costanza e puntualità in ogni round difendendosi al meglio anche nella significativa Le Mans. Anche Ferrari è della partita, quanto accaduto a San Paolo è stato un caso isolato che in ogni caso era previsto dalle simulazioni svolte dagli uomini della Rossa.
Conferma questa testi direttamente Ferdinando Cannizzo, head of endurance racing cars:
Il risultato della 6 Ore di Interlagos ha confermato purtroppo quanto ci attendevano dalle analisi pre-gara a dimostrazione dell’ottima correlazione tra le simulazioni virtuali e la pista. Pur avendo massimizzato le prestazioni del pacchetto a nostra disposizione, oggi il divario dagli avversari era decisamente troppo grande per puntare al podio. Non rimane altro che guardare avanti e sperare di avere, nelle prossime gare, la possibilità di essere competitivi.
Peugeot torna in Top10, Lamborghini sfortunata
Peugeot, marchio che con Toyota ha spinto a fondo per avere la 6h San Paolo, ha ottenuto un piazzamento in Top10, un risultato incoraggiante se pensiamo alla sconfitta subita a giungo in occasione della 24h Le Mans.
Buoni segnali di crescita anche da Alpine e BMW in un week-end sfortunato per Lamborghini Iron Lynx. L'ottima gestione delle gomme per il marchio bolognese è stata ‘bloccata’ da una foratura nel finale, una vera e propria beffa che ha rovinato i piani di un intero week-end.
L'ex pilota Daniil Kvyat ha riportato in una nota:
In generale è stato un weekend positivo. Fin dall’inizio ci siamo ritrovati in una buona posizione e siamo rimasti a lungo in lizza per la top-10, finché non abbiamo rimediato una foratura che, purtroppo, ci ha messo fuori dai giochi. Stiamo ancora lavorando tutti insieme come squadra per migliorare le prestazioni e penso che abbiamo il potenziale per lottare per i punti.
Luca Pellegrini