F1 | GP Giappone, qualifiche: un passo indietro per Ferrari?
Un quarto e un ottavo posto in qualifica per le due Ferrari non sono risultati soddisfacenti, ma la gara potrebbe essere un'altra storia
Dopo le qualifiche del Gran Premio giapponese, le facce all’interno del box Ferrari raccontano di una situazione poco felice e per certi versi inaspettata. Il quarto posto di Sainz e l’ottava piazza di Leclerc, soprattutto, sono segnali certamente non positivi, soprattutto su un tracciato come Suzuka, dove il sorpasso è molto complicato. Certo, i distacchi, escluse le Red Bull davanti, sono abbastanza risicati, ma partire alle spalle delle due McLaren potrebbe essere determinante in ottica strategia per la gara.
Situazione ribaltata rispetto alla passata stagione?
I punti si fanno la domenica: è il mantra forse più longevo della Formula 1, scalfito solo da quella moderna “follia” che sono le Sprint Race. Ed è proprio quello che spesso è stato usato per criticare la Ferrari e i suoi piloti negli ultimi anni, quando erano super competitivi in qualifica il sabato e poi perdere molta prestazione nell’arco della gara. Anche la passata stagione, le tante pole di Leclerc non hanno poi trovato riscontro nei risultati in gara, e questo spesso ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi.
Ecco, in questo 2024 pare proprio che la situazione sia sensibilmente differente, almeno stando a quello che abbiamo visto nella mattinata e poi nel pomeriggio giapponesi. Ferrari sembra avere lavorato molto in ottica passo gara, tanto da essere sensibilmente migliore di tanti avversari e praticamente a pari di Red Bull. Facendo ciò, però, ha in qualche modo sacrificato il lavoro sulla qualifica, incontrando tante difficoltà nel mandare in temperatura le gomme e quindi poi non trovando la prestazione ideale quando contava.
Partire fuori dalla prima fila a Suzuka può essere una problematica non indifferente per agguantare il podio, ma il lavoro fatto in prova potrebbe dare frutti importanti anche su una pista dove il sorpasso non è certo facile e scontato. La gara di domani dovrà dare tante risposte.
Quel terzo settore fatale
Guardando le prestazioni singole dei due piloti, appare evidente come il terzo settore della pista sia stato fatale per entrambi i piloti della Ferrari, che qui si sono trovati a perdere tanta prestazione. Addirittura, nel suo singolo tentativo in Q3, Charles Leclerc aveva fatto il record nel secondo settore, ma per poi perdere tutto nella Chicane Casio.
Il feeling non era così brutto, ma il grip che la gomma mi ha dato non era abbastanza. Facciamo tanta fatica nel giro out per portare in temperatura le gomme; abbiamo provato tante altre cose, ma non ce n’era di più oggi. Dobbiamo capire come migliorare la preparazione delle gomme.
Le parole di Leclerc dopo la qualifica dimostrano come con le gomme rosse, le più morbide, le Ferrari facciano fatica a trovare la finestra di utilizzo ideale. Ciò poi ha portato, nel terzo settore, a perdere tutto il grip e la prestazione della gomma, con la conseguenza di una percorrenza e un’uscita dalla Chicane Casio molto più lente rispetto ai rivali. Una brutta tegola, che ha in parte compromesso la prestazione di tutto il weekend.
Credo che la giornata di Leclerc sia stata condizionata dall’aver dovuto effettuare due tentativi nel Q1, in cui Charles ha rischiato di non passare il taglio. Ciò non è stato ideale, e ci ha portato ad affrontare l’ultima parte della qualifica con un solo treno di gomme nuove a disposizione.
C’è tanto rammarico nelle dichiarazioni di Frederic Vasseur, che ovviamente ha dovuto porre l’accento su una prestazione per la seconda volta consecutiva non ideale da parte del pilota monegasco. Attenzione, perché in una F1 in cui i distacchi tra le varie vetture sembrano essere minimi, con l’eccezione in questo caso delle Red Bull, ogni minimo errore si paga caro, e perciò occorre prestare un’attenzione particolare. Fare due tentativi nel Q1 non è stato certo ideale per Charles, che poi ha pagato un prezzo altissimo in Q3.
Obiettivo podio alla portata per Sainz
Guardando alla gara di domani, però, non tutto è perduto. Lo abbiamo detto in precedenza: la Ferrari ha lavorato tantissimo sul passo gara, con risultati che almeno nelle prove libere di ieri e oggi sono parsi incoraggianti. E allora, pur con tutte le discriminanti del caso, le posizioni del podio, almeno con Carlos Sainz, non appaiono così irraggiungibili.
Non siamo riusciti a migliorarci nell’ultimo run, ho sentito la vettura scivolare tanto. Per la gara di domani il target reale è quello del podio; nel long run penso che fossimo più leggeri di Red Bull. Sicuramente però lotteremo con Lando per arrivare al terzo posto.
È prudente lo spagnolo, ed ha tutte le ragioni per esserlo. I dubbi sui carichi di benzina ci sono e sono reali, e la McLaren su un tracciato come quello di Suzuka va forte già dalla passata stagione. Partire tra Norris e Piastri non sarà certo ideale per lui, e occorrerà non effettuare la minima sbavatura da parte dello spagnolo, che dovrà giocarsi al meglio tutte le carte a sua disposizione.
Non resta ora che attendere l’esito della gara di domani, che darà risposte importanti per quanto riguarda la reale scaletta dei valori in campo in questa F1.
Nicola Saglia