F1 | Leclerc - Ferrari: un rinnovo solo dovuto alla stima reciproca?
Il sodalizio tra Charles Leclerc e Ferrari in F1 proseguirà oltre il 2024, probabilmente fino alla fine del 2026. Una certa narrazione vuole che il filo conduttore dietro a questo rinnovo (poiché il rapporto tra Charles e la scuderia di Maranello dura quasi dagli esordi del pilota monegasco) sia la stima reciproca tra le parti, ma con tutta probabilità le dinamiche non sono così semplici, per quanto la firma sia arrivata con largo anticipo sulla scadenza dell'attuale contratto che lega il monegasco a Maranello.
Terzo contratto con Ferrari
Con il recente rinnovo, Charles Leclerc arriva al terzo contratto firmato con la Scuderia, che lo ha reso pilota di F1, per di più vincente. Probabilmente la stima (e conoscenza sotto molti punti di vista) reciproca tra Ferrari e Leclerc ha ricoperto un ruolo importante, tuttavia non dobbiamo dimenticare che un contratto di lavoro (anche quello tra un pilota di F1 e una scuderia) rappresenta la volontà di finalizzare una mutua esigenza tra le due entità coinvolte. Da una parte abbiamo la Ferrari, che ha necessità di assegnare un volante, dall'altra abbiamo Leclerc, che ha necessità di avere un volante tra le mani.
Il passato insegna che il valzer tra scuderie e piloti spesso prende traiettorie "strane". Il rinnovo nel 2020 di Lewis Hamilton con Mercedes non aveva seguito una traiettoria lineare, nonostante il forte rapporto tra il pilota inglese e la scuderia di Brackley. Se da una parte l'inglese aveva alzato le richieste salariali, forte dei risultati ottenuti e "associati" alla scuderia, dall'altra Mercedes non pareva dell'avviso per cui Lewis fosse così "fondamentale" per il percorso della Mercedes in termini di risultati. Ai tempi Toto Wolff aveva parlato di "tiri mancini" nella trattativa, ma poi il rinnovo ha preso il proprio corso, così come l'ulteriore recente step contrattuale tra le due entità.
Ballare un lento
Nel giro di lento tra Ferrari e Charles Leclerc, come si posizionavano le parti? Molto probabilmente Ferrari, con il 2026 nel mirino, aveva più bisogno di Leclerc di quanto Charles avesse bisogno della scuderia di Maranello. Il mercato attuale e anche quello a breve termine non vede alternative dello stesso peso del monegasco, così come il programma FDA non sembra avere una soluzione "interessante" pronta per l'ingresso in F1. Dal canto suo Lecerc, considerate le ambizioni, poteva guardare a Ferrari, Mercedes, Red Bull e, come prospettive azzardate, McLaren ad Aston Martin. Oggettivamente, forse solamente Mercedes ha tentato un approccio (in ottica dopo-Hamilton), per il resto o le porte rimanevano chiuse o le prospettive non avevano una forma abbastanza convincente.
Non abbiamo informazioni precise sulla durata effettiva del nuovo contratto che lega Charles Leclerc alla Ferrari, che probabilmente ha validità fino alla fine del 2026. La nomea di "predestinato" ha sempre fatto ridere (e nel tempo ha assunto toni anche sgradevoli) e ormai non più tanto senso, visto che il 2024 sarà la settima stagione completa per il monegasco in F1. In questo tempo Charles ha vinto cinque GP, senza mai essere in una posizione seria per ambire al Titolo mondiale. Oggettivamente non ha dato seguito ai numeri messi in mostra nelle formule addestrative e senza concretizzare in maniera eclatante il proprio potenziale. Anche Max Verstappen ha avuto bisogno di tempo per esprimere le proprie potenzialità, tuttavia la Red Bull ha fornito un contesto differente nel quale maturare.
I risultati e il 2026
Fondamentalmente su questo punto, ovvero i risultati, vanno ad arenarsi tutte le considerazioni sulla stima reciproca tra le parti. Charles Leclerc è un pilota professionista che ormai ha una conoscenza consolidata delle proprie capacità e del proprio valore. L'estensione del contratto, se verificata, dovrebbe far diventare Charles Leclerc il pilota con più GP disputati al volante di una Ferrari in F1. Statistica interessante, ma che non rappresenta l'obiettivo del monegasco, che rimane quello di vincere, ovvero uno dei pochi metri di valutazione che caratterizzano l'attività di pilota professionista.
Plausibilmente nel contratto tra le parti saranno confluite delle clausole che ne regolano i meccanismi di rottura e soluzione. Ferrari in Leclerc ha un asset fondamentale per il futuro a medio e lungo termine. Già dal primo rinnovo del 2019 il team aveva indicato implicitamente Charles come riferimento della scuderia. Il nuovo ciclo di Fredric Vasseur dovrebbe aver fornito un argomento forte per convergere ad un accordo e chiudere le trattative tra le parti, tuttavia l'onere di fare bene ricade ancora di più sulle spalle della Ferrari.
Da Maranello devono ribaltare l'inerzia degli ultimi quindici anni, curiosamente più o meno da quando Leclerc fa parte della galassia di Maranello, se vogliono arrivare al nuovo quadro tecnico che esordirà nel 2026 con una solida base nel pilota di riferimento. Non dovesse accadere così, probabilmente in Ferrari troverebbero il pretesto (l'ennesimo) per scaricare qualche peso sulle spalle del pilota, ma dovrebbero poi gestire una situazione tecnico - sportiva complicata aggiungendo ulteriori criticità.
Si apre il mercato 2024
La mossa contrattuale della Ferrari apre le danze in tal senso per l'anno 2024. Con il cambio regolamentare del 2026 in vista, team e piloti dovranno mettere nero su bianco gli impegni per il futuro. Al momento solo sei piloti (Leclerc incluso) hanno un contratto valido per il 2025. Con la finalizzazione dell'accordo sul medio termine del monegasco dovrebbero trovare l'innesco i successivi movimenti di mercato. A cominciare dal compagno di squadra di Charles Leclerc, per il quale le voci di corridoio di fine 2023 prevedevano il rinnovo, chissà su quale termine, di Carlos Sainz.
Luca Colombo