F1 | Test Montmelò, l’analisi tecnica: la Ferrari spinge sullo scivolo!
Ricordiamo che il passo, o interasse che dir si voglia, è la distanza tra gli pneumatici anteriori e quelli posteriori delle monoposto: ultimamente tutti i team cercano di realizzare monoposto con un passo notevole per incrementare l’assetto picchiato (o Rake) in modo da generare maggior carico aerodinamico tramite il fondo, nel tentativo di non pagare dazio in termini di resistenza aerodinamica e velocità di punta e di scaricare così gli alettoni.
Ne è un emblema la Ferrari dello scorso anno, che girava con gli alettoni sempre più carichi rispetto alla Mercedes, tanto da ricorrere anche al doppio monkey seat.
A Maranello sono corsi ai ripari progettando una monoposto con un interasse sensibilmente più lungo (di quanto, non è dato saperlo) con il risultato di allontanare gli pneumatici anteriori dall’ingresso delle pance, in modo che l’aria per raffreddare la Power Unit sia pulita e meno turbolenta, oltre che di creare una zona Coca Cola molto più compatta e rastremata.
Ed è proprio in questa zona che è presente la novità più interessante della SF71H: gli aerodinamici del Cavallino hanno deciso di creare un “canale” fra fondo piatto e pneumatici posteriori per convogliare il flusso d’aria proveniente dalle pance laterali (in giallo) andando a generare carico attraverso i microflap presenti vicino alla struttura del cambio (cerchio azzurro).
Inoltre, complice l’allungamento del passo, il canale viene alimentato direttamente dal calore proveniente dal cofano motore (nell’ultimo giorno di test è stato utilizzato uno con gli sfoghi finali maggiorati) che passa attraverso la trasmissione (ricordiamo che i semiassi non sono più carenati) e giunge proprio sullo scivolo.
Per aumentare l’effetto di estrazione accanto alla zona anti-crash sono state introdotte due paratie a forma di megafono (cerchio verde) in modo da “allineare” il flusso e generare carico deportante anche sopra il diffusore; inoltre nella foto (tramite l’ingrandimento) è possibile vedere esattamente dov’è posizionato il tubo di scarico dell’olio. (Foto di @f1debrief)
Senza dubbio questa soluzione verrà studiata da molti avversari ma, al tempo stesso, molto difficilmente verrà copiata in toto, poiché il tutto richiederebbe il rifacimento di gran parte delle monoposto dal fondo piatto alla trasmissione. Ovviamente questa zona, assieme al sidepod, sarà senza dubbio quella che subirà maggior sviluppo in questa stagione: non ci resta che attendere per capire gli ulteriori sviluppi.
Articolo e grafiche a cura di Michele Montesano
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