Credits: Luca Salvadori / YouTube
Credits: Luca Salvadori / YouTube

Maurizio Salvadori ha rotto il silenzio. A quasi un mese dal tragico incidente di Frohburg avvenuto durante le qualifiche dell'IRRC che ha portato via la vita del figlio Luca, il padre ha pubblicato un video sul canale YouTube in cui ha voluto innanzitutto ringraziare tutti coloro che hanno mostrato la propria vicinanza, sollevando al tempo stesso anche un'importante questione relativa alla sicurezza.

Salvadori: “Luca ha trasformato comunità in una grande famiglia”

Per iniziare, Maurizio Salvadori ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno partecipato, dal vivo o attraverso la diretta streaming, ai funerali del figlio Luca che si sono tenuti lo scorso 25 settembre a Milano:

Mi sento in dovere di ringraziare tutti voi per la partecipazione che Luca ha ricevuto e per le migliaia di messaggi di conforto che sono arrivati. Questo mi ha aperto una visione diversa, perché prima tutti voi eravate un numero che determinavano il successo di Luca, ora questi numeri rappresentano una grande comunità che potrebbe anche essere definita una grande famiglia che Luca, non so come, è riuscito a mettere insieme.

Salvadori ha inoltre rivelato che ci sono altri due video già terminati dal figlio prima della scomparsa, oltre ad un terzo relativo alla vittoria di Luca a Cremona nel National Trophy che potrebbe essere terminato dalle persone che hanno lavorato a stretto contatto con lui. La decisione definitiva in merito alla pubblicazione di questo materiale deriverà anche dai commenti della community iscritta al canale YouTube.

Io francamente non me la sento di decidere da solo e mi piacerebbe raggiungere i vostri commenti per prendere una decisione definitiva. A parte questo ci sono altre iniziative che bisogna valutare se portare davanti come l'attività del canale e sono tutte scelte che non sono facili, ma ci si può pensare con un minimo di tempo.

Sull'incidente a Frohburg: “Predisposizione barriere da criminali"

Una parte-chiave del video riguarda quella relativa alle dinamiche dell'incidente mortale di Luca Salvadori a Frohburg. Il padre ha rivelato che c'è un inchiesta in corso e quindi i video on-board della moto di Luca e delle altre moto non sono al momento utilizzabili. Ma avendole viste di persona, ha rivolto un chiaro attacco all'organizzazione della gara che, a detta sua e di altri piloti, si è rivelata carente sotto il punto di vista della sicurezza:

Luca era perfettamente cosciente dei rischi che comportava correre queste gare e l'incidente con Didier Grams è una fatalità, però mi sento di dire che le barriere di protezione fuori da quelle curve sono state predisposte in una maniera criminale.

Questa sarà la mia missione. Non sono il papà che cerca a tutti i costi un colpevole, ma il tema della sicurezza deve essere portato avanti. Ci sono rischi diversi sul correre in pista e sul correre su strada, ma questo non toglie che chi organizza deve fare tutto il possibile secondo logica per garantire il massimo della sicurezza, perché la sicurezza è una scienza e non si può improvvisare.

L'unico scopo di questa missione è fare in modo che cose del genere in futuro si riducano e che si faccia il massimo su questo argomento, cosa che non è stata fatta nella gara a cui Luca ha partecipato. Ho parlato ad alcuni piloti che lo seguivano e mi hanno detto di essere intenzionati a smettere, perché non si può giocare con la vita di piloti animati da un sacro e sano entusiasmo, ma che si affidano a organizzazioni totalmente incompetenti