Da Sakhir a Sochi quello che cambierà, oltre alla testa della classifica che dopo 3 anni non vede in testa una Mercedes, saranno le temperature. Dopo la fornace del Bahrain infatti, la Formula 1 tornerà a correre in un clima più fresco, su un tracciato dall'asfalto molto liscio e assai poco abrasivo, caratteristica che potrebbe -forse- aiutare una Mercedes che ancora non ha scoperto la chiave per trovare il giusto feeling con le nuove gomme. Il team inglese ha sempre dominato le tre precedenti edizioni del GP di Russia finora disputate, ma la Ferrari giunge a Sochi nel suo momento migliore, con un Vettel in gran forma e una macchina in grado di spaventare chiunque. "Il Bahrain è stata una gara critica per le gomme" ha confermato Bottas, "non abbiamo trovato le giuste finestre di utilizzo; però la gara e le giornate di test ci hanno insegnato molto anche su come gestire il passo gara. Qui le condizioni saranno molto diverse, e anche la sfida con la Ferrari sarà differente, me li aspetto molto vicini". Il passo gara è proprio quello che al momento la Mercedes più invidia alla Ferrari: "è importante andare veloce il sabato, ma la differenza si fa la domenica" prosegue amaro Bottas, "sto migliorando gara dopo gara, per me finora la gara migliore è stata l'Australia. Miglioro gara dopo gara, senza problemi potrò puntare a un buon risultato". 

Nonostante il doppio ordine di scuderia ricevuto in Bahrain non c'è nessuna prima guida nella squadra, "sono convinto che dovessi essere più veloce di Lewis il team mi darebbe strada" azzarda Bottas mentre la platea storce il naso, "la sfida con Lewis è in linea con le mie aspettative, c'è un normale rapporto tra compagni anche se non sono ancora riuscito a raccogliere il 100% dalla macchina ma bisognerà essere attenti e intelligenti per raccogliere ogni punto in gara. E sì confessa, "l'errore in Cina è stato il più grave della mia carriera".

Il ruolo delle seconde guide, vere o presunte, risulterà fondamentale durante il campionato, considerata la vicinanza tra Mercedes e Ferrari. Così come Bottas, anche il ruolo di Kimi Raikkonen è stato tirato in ballo in queste ultime settimane: " 34 punti di differenza tra me e Sebastian non mi spaventano, nessuno di noi è primo o secondo pilota. Sappiamo bene quello che dobbiamo fare, e lotteremo alla pari finchè uno di noi due non sarà tagliato fuori per il titolo. Questa è un'ottima Ferrari, non so se la migliore che ho guidato, ma devo ancora adattarla al mio stile".

Mentre la Red Bull presenterà una macchina quasi del tutto nuova a Barcellona, "con cui speriamo di inserirci tra Ferrari e Mercedes", la considerazione di Daniel Ricciardo, già in Cina ai piloti era stato presentato il nuovo sistema di protezione Shield, con cui la FIA punta ad incrementare la sicurezza già dal 2018. Piuttosto tiepidi, a dire la verità, i commenti dei piloti, d'accordo nel lodare i tentativi di aumentare la sicurezza, ma restii a rovinare troppo l'estetica delle vetture. Quel che è certo è che lo Shield ha raccolto un gradimento sicuramente maggiore rispetto all'Halo, soluzione -per fortuna- definitivamente accantonata. Ma all'unanimità c'è solo, per ora, il desiderio di provarlo durante qualche turno di prove libere o magari giornate di test. 

Da domani in pista con  nuovo capitolo della sfida Ferrari Mercedes in condizioni ancora una volta inedite: asfalto liscio e basse temperature. Appuntamento in pista dalle ore 10 con la prima sessione di libere.

di Stefano De Nicolo' @stefanodenicolo

 

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