MotoGP | GP Gran Bretagna, qualifiche: Espargaró da urlo, battuto Bagnaia
Nelle qualifiche del Gran Premio di Gran Bretagna Aleix Espargaró conquista la pole position con record della pista. Beffa per Bagnaia, Martin quarto.
Che tra Aprilia e Silverstone scorra buon sangue era cosa nota ed è stata ulteriormente confermata dalla pole position – con record della pista – conquistata da Aleix Espargaró per il Gran Premio di Gran Bretagna. Lo spagnolo approfitta di un grande quarto settore e di una serie di favorevoli circostanze che gli permettono di chiudere il tempo e di fare in modo che nessuno riesca a migliorarsi dopo il primo tentativo.
Beffa Bagnaia: un adesivo gli impedisce di fare il tempo
Espargaró chiude la sessione con un 1.57.309 che gli consente di battere di oltre 4 decimi il vecchio record detenuto da Johann Zarco da due anni. Per Aleix è la seconda pole stagionale dopo quella conquistata a Barcellona a fine maggio ed è la prima in assoluto per Aprilia a Silverstone.
Quando ho visto 1.57.3 sul dashboard mi sono detto che era pazzesco, impressionante. Non ho fatto errori. Dopo il primo tentativo ho visto che ero quarto, ho pensato che sarebbe stato difficile. Mi sono detto che era la mia ultima volta a Silverstone, mi piace, la moto va bene. Ho rischiato tantissimo. Non me l’aspettavo. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro, vediamo com’è la gara, non so che gomma usare davanti, se la soft o la dura. Sia nella Sprint sia nella gara lunga dovremo controllare la posteriore.
Lo spagnolo di Aprilia batte così l’1.57.5 fatto in precedenza da Bagnaia, che si vede beffato dal distacco dell’adesivo posizionato sopra la sua visiera che gli impedisce di effettuare il suo primo tentativo nell’ultimo run.
Il leader del Mondiale non riesce poi a provare a replicare ad Espargaró a causa della caduta di Maverick Viñales in curva 1. Chiude la prima fila Enea Bastianini: anche lui non riesce a chiudere il tentativo con gomma nuova nel finale nonostante fosse messo molto bene a livello di tempi.
È andata bene che ho fatto il tempo subito, nel secondo tentativo l’adesivo mi è caduto, sono cose che andrebbero controllate. È un peccato perché non sono riuscito a fare il secondo tentativo, ma c’è da dire che in pista la situazione era incredibile, c’erano piloti fermi. Fino a quando nessuno gli dirà nulla, non succederà niente. Purtroppo davanti agli occhi avevo l’adesivo degli sponsor e non sono riuscito a girare, ma Aleix fa paura. Il passo per oggi è buono, i primi quattro sono i più veloci. Sarà una gara tra noi quattro.
Martin in seconda fila, Márquez settimo
Con le due Ducati ufficiali a chiudere la prima fila, Jorge Martin – che ieri era stato il più veloce della giornata – è invece costretto ad accontentarsi del quarto tempo a 4 decimi da quell’Aprilia che sarà sua nel 2025. Con lui ci saranno Alex Márquez e Brad Binder. Solo settimo tempo per Marc Márquez, che ha fatto – come molti – il tempo nella prima parte del turno seguendo Bagnaia e che nel finale ha perso tempo dietro Bezzecchi non riuscendo a migliorarsi. Al suo fianco ci saranno Viñales e Acosta, con la quarta fila occupata dalle due VR46 di Diggia e Bez inframezzate dalla terza KTM presente nel turno, quella di Jack Miller.
In Q1 fuori Morbidelli e le Trackhouse
Nel Q1 in cui passano il turno Alex Márquez (con un 1.58.373) e Pedro Acosta, restano fuori la Ducati di Franco Morbidelli, out con un ritardo di quasi 2 decimi sullo spagnolo del team Gresini, e le due Trackhouse di Raul Fernandez e Miguel Oliveira. Lo spagnolo sogna per qualche momento il passaggio in Q2, ma nel finale sbaglia l’ultimo settore del suo ultimo giro e viene beffato da Márquez, che fa segnare il miglior tempo, e da Morbidelli che gli scatterà davanti in quinta fila. Out tra gli altri anche Johann Zarco, che scatterà 16°, e Fabio Quartararo, che partirà 18°. Honda e Yamaha chiuderanno lo schieramento occupando 6 delle ultime 7 posizioni. Assente Alex Rins, che ieri ha ufficialmente alzato bandiera bianca e non disputerà il resto del weekend a causa degli infortuni alla mano e al piede che ha subito ad Assen a fine giugno.
Mattia Fundarò