Ad annunciare l’addio, per certi versi clamoroso, visti i recenti rumors che volevano Ecclestone ancora impegnato nella top class al fianco di Liberty Media in questo momento di transizione, è stato il diretto interessato, in un’intervista rilasciata alla testata tedesca Auto Motor und Sport.

“Non sono più a capo della Formula Uno, sono stato destituito, ora è ufficiale – l’appunto di Ecclestone – la mia posizione è stata presa da Chase Carey. Il mio nuovo ruolo, utilizzando il linguaggio americano, è qualcosa di simile alla carica di presidente onorario, anche se non so esattamente cosa significhi. Ora le mie giornate saranno più tranquille".

Nonostante il particolare momento, l'ormai ex boss della Formula Uno non perde la sua verve ironica: "Ho ancora molti amici in Formula 1 e ho anche tanti soldi per permettermi di partecipare a qualche weekend di gara”.

Ecclestone, inoltre, non pensa che manterrà il proprio posto all’interno del Consiglio Mondiale: “Ne dubito, di questo comunque ne parlerò con il presidente della FIA Jean Todt”.

Con il boss britannico fuori dai giochi, nella nuova Formula Uno “made in USA” prendono sempre più forma le candidature di Ross Brawn e Sean Bratches. Secondo le ultime indiscrezioni, al 62enne ingegnere di Manchester – ex direttore tecnico di Ferrari e Mercedes – dovrebbe essere riservato un ruolo prettamente sportivo, mentre all’ex dirigente del canale sportivo ESPN verrebbe affidato il settore commerciale. Ambito, quest'ultimo, nel quale Ecclestone sapeva destreggiarsi benissimo. 

Piero Ladisa 

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