Franco Morbidelli è un talento delle due ruote che ha avuto un percorso particolare, diverso da quello della maggior parte dei suoi colleghi che dopo le minimoto sono passati alla Moto3, lui viene invece dal campionato Supersport 600, una categoria molto diversa che gli è rimasta addosso dopo il suo arrivo nel motomondiale: la vittoria con la Kawasaki dell’Europeo 600 infatti lo faceva apparire distante, figlio di un diverso modo di guidare, forse incompatibile con quello della Moto2. Ci sono state però delle persone che nel corso del tempo lo hanno notato, fidandosi di quel ragazzo pacato e spesso serio che di talento invece ne ha da vendere, tra queste persone c'è Valentino Rossi, l’idolo  di Morbidelli che dopo averlo conosciuto, complice il padre Livio Morbidelli, ex pilota, lo ha preso sotto la sua ala portandolo nell’Academy. Il neo campione del mondo Moto2 è arrivato nel motomondiale ufficialmente nel 2014, dopo qualche wild card nella stagione precedente ed è salito sulla Kalex del team Forward, dov’è rimasto per due anni, chiudendo rispettivamente all’undicesimo e decimo posto, salendo anche sul terzo podio di Indianapolis nel 2015. Al suo terzo tentativo da pilota ufficiale scende in pista con un team diverso, ovvero Marc VDS, come compagno di Alex Marquez e per lui arrivano le prime vere soddisfazioni: da metà stagione infatti riesce a cambiare marcia inanellando una serie sorprendente di podi consecutivi e raccogliendo 213 punti che gli valgono il quarto posto e gli rimane solo l’amaro in bocca per non essere riuscito a vincere una gara. In questo 2017 Morbidelli si è preso tutte le soddisfazioni mancate, facendo ricredere anche chi non credeva in lui e aprendo la stagione con tre vittorie consecutive, rimanendo sempre saldamente in testa alla classifica piloti. In 17 gare è salito sul podio in 11 occasioni, otto delle quali per una vittoria, raccogliendo 288 punti; i passi falsi non sono mancati, come durante i Gran Premi di Jerez e di Misano, terminati con una caduta ma il tutto ha solo rimandato la festa finale, arrivata oggi a Sepang. Proprio su questa pista dolce amara Morbidelli ha riportato in Italia un titolo mondiale che mancava da tanto nella categoria intermedia e che richiama il 2008 quando a vincerlo fu Marco Simoncelli. Nel 2018 il “Morbido” sarà in MotoGP, sempre col team Marc VDS e di sicuro continuerà ad essere il pilota umile, attento e talentuoso che si è dimostrato durante tutta la sua carriera, quasi un monito per ricordare che il lavoro certe volte permette di raggiungere gli obiettivi e che anche un pilota d’altri tempi, oggi può guardarsi allo specchio e vedersi sul tetto del mondo.

Alice Lettieri