FIA F2 | Antonelli sta maturando e Budapest ne è la conferma
La vittoria nella Feature Race in Ungheria conferma la crescita del giovane pilota italiano che adesso comincia a pensare alla lotta per il titolo
Ci ricordiamo tutti le parole di Toto Wolff a Silverstone, quando disse che il suo pupillo Andrea Kimi Antonelli avrebbe dovuto "nuotare”: l’italiano ha seguito al meglio il consiglio, conquistando la vittoria in una Sprint Race…bagnata. Tempo due settimane e il pilota di casa Prema non solo si è confermato vincendo la Feature Race di Budapest, ma lo ha fatto mettendo in mostra una crescita sempre più evidente nel contesto competitivo della FIA Formula 2.
Una prova di forza e di carattere all’Hungaroring
Il successo di Silverstone, per quanto abbia fatto rumore, poteva essere considerato un caso, in quanto ottenuto in condizioni di bagnato e con la griglia invertita, fatto che gli ha permesso di girare senza le nubi d’acqua con cui invece gli altri piloti dovevano fare i conti. Antonelli ha dovuto aspettare il weekend dell’Hungaroring per dare prova che la vittoria in Gran Bretagna non era solo stato un fuoco di paglia.
In qualifica si è piazzato in settima posizione, mentre nella Sprint Race, nonostante l’azzardo delle gomme morbide (Option) non abbia pagato, il bolognese ha mostrato molto talento nella battaglia con Verschoor sia nell'attacco per la testa della gara che nella difesa quando gli pneumatici erano finiti. E' finita con nessun punto per l’italiano al sabato, ma con la sensazione di una possibile lotta per le posizioni di vertice nella gara di domenica.
Le sensazioni sono state confermate subito dall'inizio della Feature Race. Partito con gomme dure (Prime), Antonelli ha guadagnato subito due posizioni (di cui una su Hadjar che era rimasto fermo in pit-lane) e al sesto giro si è inventato un sorpasso clamoroso su Maloney in Curva 9, causando indirettamente una reazione a catena che ha portato nel giro successivo al contatto tra Paul Aron e il pilota delle Barbados (entrambi ritirati), con conseguente ingresso della Safety Car.
A quel punto la sua gara sembrava segnata: alla ripartenza Antonelli si è trovato in testa, ma alla sosta sarebbe finito di molto dietro al gruppo dei piloti che si era fermato in regime di SC per montare le gomme dure. Da qui è nato l’ottimo stint del pilota Prema, che ha fatto segnare giri veloci allungando sul gruppo alle proprie spalle, con la speranza (o la preghiera) di un’altra neutralizzazione. E i suoi desideri sono stati esauditi al giro 22, quando Cordeel è andato a sbattere violentemente contro il muro.
Con l'ingresso di un'altra Safety Car, Antonelli è andato ai box per montare le Option: l’italiano è rientrato in pista in quinta posizione grazie al timing fortunoso della SC, ma anche (e soprattutto) per il suo grande passo con le dure che gli ha permesso di evitare il traffico del gruppo centrale. Gli ultimi giri sono andati come da programma: uno dopo l’altro, Andrea Kimi si è mangiato i piloti davanti, passando sotto la bandiera a scacchi con oltre 10 secondi di vantaggio su Martins per prendersi una vittoria schiacciante.
La crescita continua, ora la zona podio non è più un'utopia
Il risultato va a confermare il trend delle ultime gare: si tratta della seconda vittoria in due weekend di gara e di un successo che gli permette di salire al sesto posto della classifica piloti. Intervistato nella consueta conferenza stampa post-gara, Antonelli ha espresso tutta la propria soddisfazione per il lavoro fatto dal team Prema nel weekend.
Il nostro obiettivo principale era quello di avere la migliore gara possibile e ne siamo usciti con la vittoria. Eravamo su una strategia differente, abbiamo sperato che funzionasse e fortunatamente o ha fatto con l’uscita della seconda Safety Car. Sapevo che era il momento perché avevo gomme più fresche di tutti, ma nel complesso avevamo un passo molto forte e meritavamo davvero questa vittoria. Ovviamente siamo stati fortunati, ma alla fine abbiamo colto l’opportunità.
Per Andrea Kimi, la vittoria della Feature è stata costruita anche con la delusione patita nella Sprint Race, dove la scelta di andare con le gomme morbide invece che con le dure non ha pagato.
Ieri ho commesso un errore in curva 1, ho bloccato e spiattellato le gomme. Poi, pur sapendo che ho spinto molto, le gomme si sono deteriorate molto ed eventualmente ho dovuto rientrare ai box. E’ stato definitivamente una lezione che abbiamo imparato per oggi. C’è ancora del lavoro da fare, ma la strada è quella giusta.
Adesso per il talento italiano si è tornati a parlare non solo di un futuro in Formula 1, ma anche di un possibile rientro nella corsa al Titolo Piloti della FIA Formula 2, dove si trova a -55 dal leader Hadjar quando mancano ancora cinque round (10 gare) alla fine della stagione. Intervistato a riguardo, Antonelli ha provato a sorvolare la domanda e a pensare gara dopo gara.
Ci sono ancora tante gare al termine della stagione. Certo, il Campionato Piloti può essere aperto fino all’ultima gara come è stato lo scorso anno. Vedremo, noi proveremo a fare da qui in poi i migliori weekend e a portare a casa quanti più punti possibili. Poi vedremo dove finiremo alla fine del Campionato.
Una cosa pare certa: Andrea Kimi Antonelli sembra essersi finalmente ambientato alla F2, dopo un inizio di stagione travagliato tra errori di gioventù e problemi di competitività del team. La prova del nove arriverà nel prossimo fine settimana, quando la Formula cadetta arriverà sul prestigioso circuito di Spa-Francorchamps per l’ultimo round prima della pausa estiva. E in caso di un altro risultato positivo, per il giovane italiano la caccia alla vetta della classifica non sarà più soltanto un sogno di mezza estate.
Andrea Mattavelli