F1 | GP Bahrain, analisi tecnica: tante domande, poche novità
La gara di apertura in Bahrain non vede grosse novità sulle F1 rispetto ai test, ma le qualifiche hanno delineato degli inediti rapporti di forza
Il campionato 2024 inizia sul tracciato dove la F1 ha svolto l'unica sessione di test pre-stagionali. Fondamentalmente in Bahrain nessuna scuderia ha portato grossi aggiornamenti di natura tecnica rispetto a quanto visto durante la tre giorni di prove, ma tutti hanno provato ad estrarre quanta più prestazione dalle nuove monoposto. Il fatto di essere tutti nella stessa situazione e con carichi di carburante paragonabili ha messo in pista un quadro delle forze inedito.
Profili alari da medio carico
La maggior parte delle scuderie ha optato per sistemi alari da medio carico, nella maggioranza dei casi già visti durante i test o i filming day. Red Bull, come sempre, può giocare la carta di sistemi alari un po' più carichi, in virtù della proverbiale efficienza della monoposto di Milton Keynes. Le altre scuderie, Ferrari in testa, sembrano più interessati ad ottimizzare il bilanciamento sull'asse posteriore, così da “spalancare” le finestre di utilizzo degli pneumatici durante la gara. In estrema sintesi, se la Red Bull ha un vantaggio, per ora sembra averlo sul bilanciamento generico in pista.
Mercedes ad esempio ha gestito una strategia differente di assetto tra i due piloti. Hamilton, infatti, pare aver giocato la carta di preparare la monoposto in funzione del passo gara, impostazione che però lo ha penalizzato in qualifica. In casa della scuderia di Brackley il lavoro è ancora rivolto alla comprensione della monoposto, per quanto risulta chiaro che, almeno fino ad ora, la W15 si comporta meglio con il pieno nel serbatoio. La scuderia di Brackley ha fatto vedere assetti “piuttosto bassi” e una certa instabilità nelle curve più rapide, tuttavia domani potremmo vedere tutta un'altra storia.
Ferrari poteva fare meglio?
Verstappen, nel suo giro valido per la pole position, ha potuto sfruttare la scia offerta da una McLaren e una certa pulizia nelle traiettorie. Anche in questo caso verrebbe da dire che l'olandese ha teso a privilegiare una monoposto meglio bilanciata per la gara, lasciando “indietro” il giro di qualifica. In realtà non abbiamo indicazioni in tal senso, ma la sensazione rimane quella. Certamente vale la pena notare come la RB20 abbia fatto la voce grossa nel primo settore, mentre negli altri “paga” qualcosa rispetto alla concorrenza.
Ferrari, con Leclerc, ha intrapreso la direzione opposta, viaggiando più velocemente negli ultimi due settori. La scuderia di Maranello sembra avere qualche problema in più nel gestire il sovrasterzo, eventualità presente anche sulla Red Bull, e l'inserimento nelle prime tre curve, dove praticamente “perde” tutto il tempo sul giro. La SF-24 dispone di tanto carico aerodinamico e ha dimostrato la migliore prestazione nelle curve a media velocità. Charles poteva portare a casa la pole position? Teoricamente sì, ma i decimi lasciati ad inizio giro e una progressione delle prestazioni non come atteso hanno lasciato strada libera a Max.
Nela gara di domani conterà molto l'utilizzo delle gomme, entrare velocemente nella finestra di utilizzo ed estenderne l'apertura su un arco più lungo. Vedremo cosa succederà, visto che le carte in questo momento sembrano più mischiate del solito, per quanto le proiezioni vedono la Red Bull favorita. Facciamo debita attenzione alle temperature, diverse rispetto ai test, che possono riservare qualche effetto inaspettato sulle prestazioni in gara.
Luca Colombo