Nolan Siegel (secondo da sinistra), festeggia con Bijoy Garg e Oliver Jarvis la vittoria della 24 ore di Le Mans in classe LMP2 © United Autosport
Nolan Siegel (secondo da sinistra), festeggia con Bijoy Garg e Oliver Jarvis la vittoria della 24 ore di Le Mans in classe LMP2 © United Autosport

Nolan Siegel è uno degli eroi della 24 ore di Le Mans 2024. Nella classica francese dell'endurance, il giovane statunitense ha vinto alla sua prima apparizione nella classe LMP2 con il team United Autosport, in equipaggio con il connazionale Bijoy Garg e con il britannico Oliver Jarvis. Per Siegel, il più giovane dei nove piloti vincitori tra le varie classi, si tratta di un successo quasi simbolico: appena quattro settimane fa il pilota di Palo Alto veniva escluso dalla Indy 500, non riuscendosi a qualificare con Dale Coyne dopo un contatto con le barriere nella Last Chance Qualifying; stavolta, invece, nell'altra gara leggendaria a cui ha preso parte nel corso di questa stagione, è riuscito non solo a fare bene, ma addirittura a vincere, conquistando il successo più importante della sua finora breve carriera.

Nolan Siegel, una nuova speranza statunitense?

A soli 19 anni (è nato l'8 novembre 2004), Siegel è diventato uno dei più giovani piloti di sempre a vincere la 24 ore di Le Mans, seppur si tratta di una vittoria di classe. Eppure, per il pilota americano questa è soltanto la punta dell'iceberg di una stagione che finora lo sta vedendo impegnato su più fronti, soprattutto nel panorama a stelle e strisce.

Il suo impegno principale sarebbe in teoria la Indy NXT, la serie propedeutica alla Indycar con il team HMD Motorsport, dove già lo scorso anno chiuse terzo all'esordio con due vittorie, e come miglior rookie. Quest'anno la stagione è partita altrettanto bene, con una vittoria a ST Petersburg e altri due podi, che lo pongono per il momento al secondo posto in campionato.

Tuttavia, sebbene corra ancora nella Indy NXT, ha già avuto modo di saggiare la serie principale, ossia la Indycar: infatti, lo statunitense ha avuto modo di correre quattro round con Dale Coyne, dove in teoria sarebbe il pilota titolare, venendo però sostituito da altri piloti (tra cui il nostro Luca Ghiotto) a fasi alterne. Finora la stagione non è stata entusiasmante, ma Siegel sta accumulando esperienza, e avrà sicuramente modo di farsi notare prima del finale di campionato.

È infine da annoverare la partecipazione ad inizio anno all'altra classica dell'endurance, ossia la 24 ore di Daytona, dove ha chiuso nono in classe LMP2.

Il riscatto dopo Indianapolis

Al di là dei freddi numeri statistici, c'è però da applaudire ad un ragazzo capace di riscattarsi dopo la cocente delusione di Indianapolis, arrivando a vincere una gara estremamente difficile come la 24 ore di Le Mans, quest'anno caratterizzata anche da un meteo difficile e da una serie di neutralizzazioni di troppo. Questo successo può essere un trampolino di lancio per la sua carriera, e adesso potrà essere notato da team più prestigiosi per ambire a risultati più grossi. E magari, per tornare tra 12 mesi, a lottare per la vittoria assoluta alla Sarthe.

Alfredo Cirelli