IndyCar | Bommarito Automotive 500: Newgarden vince in modo rocambolesco, che beffa per Power!
Il pilota Penske trionfa a St.Louis approfittando di un ultimo pit stop indovinato dopo aver rischiato di uscire di scena. Palou conserva la leadership
Josef Newgarden torna a sorridere dopo il successo conquistato a Indy, imponendosi nella Bommarito Automotive 500 al termine di una gara a dir poco rocambolesca. Dopo oltre due ore e mezza scanditi da una serie di colpi di scena, il pilota del team Penske si è aggiudicato il dodicesimo round stagionale IndyCar, precedendo il poleman Scott McLaughlin e Linus Lundqvist, autore di un finale in crescendo. Grazie al quinto posto, Alex Palou ha potuto incrementare il proprio margine in classifica nei confronti di Will Power, coinvolto in un incidente innescato da Alexander Rossi a poche tornate dal traguardo.
Newgarden, dalla paura al…trionfo
Non sono di certo mancate le emozioni sull'ovale di Madison, alle porte di Saint Louis, dove il quint'ultimo appuntamento della stagione IndyCar ha riservato una sfida al tramonto ricca di emozioni. Dopo essere stato ad un passo dal…disastro, Josef Newgarden è infatti riuscito a cogliere il suo successo numero 31 in carriera, grazie ad una prodezza compiuta nell'ultimo pit stop da parte dei suoi uomini del team Penske che gli ha permesso di sopravanzare McLaughlin. Il 34enne del Tennessee ha rischiato infatti di finire fuori gara nel corso del giro 196, quando ha compiuto un mezzo testacoda riuscendo a riprendere il controllo della propria monoposto senza urtare le barriere. Nel finale ha poi approfittato di una scelta strategica apparsa azzardata da parte di Malukas e Power per rimanere l'unico pilota a pieni giri in grado di contendersi il successo con il compagno di squadra: il primo, infatti, è finito a muro dopo l'attacco nei confronti del pilota australiano, il quale è poi stato a sua volta eliminato da un errore di Alexander Rossi che ha causato l'esposizione della bandiera rossa a otto giri dal termine.
L'uscita di scena da parte di Power ha sicuramente premiato in maniera quasi inaspettata Alex Palou. Il catalano, scattato dalla sedicesima posizione in griglia dopo la penalità inflittagli per la sostituzione del propulsore, è stato capace di risalire numerose posizioni senza prendersi eccessivi rischi, chiudendo quinto alle spalle di Colton Herta e consolidando la propria leadership grazie all'uscita di scena di un infuriato Power nel finale. In top ten hanno poi terminato anche Rosenqvist (anch'egli reduce dalla medesima penalità inflitta a Palou), Siegel, Armstrong, Robb e Veekay, mentre Scott Dixon non è riuscito a fare meglio dell'undicesima posizione.
La gara: McLaughlin protagonista dopo la pole
Allo start della Bommarito Automotive 500, McLaughlin è stato abile nel mantenere il comando tenendo a bada Malukas, con Power che sin dalle prime battute si è portato all'attacco posizionandosi ben presto alle spalle del leader. Una prima caution è intervenuta al giro 9 per un contatto che ha coinvolto Ed Carpenter e Katherine Legge (quest'ultima costretta al ritiro), mentre subito dopo il restart si è registrato un primo avvicendamento al vertice, con un grintoso Malukas che ha attaccato McLaughlin venendo seguito a ruota anche da Power. Tutto questo subito prima che avesse inizio una seconda fase di neutralizzazione, causato da una sbandata di Veekay che ha finito per essere tamponato da Conor Daly, innescando una reazione a catena che ha coinvolto anche Kirkwood e Grosjean.
La gara è quindi ripartita al giro 26, con Power subito all'attacco di Malukas ed il leader del campionato Palou nel frattempo risalito all'interno della top ten. Mentre al giro 45 Pato O'Ward è rientrato ai box con un problema al propulsore Chevy che ha costretto il messicano al ritiro, poco più tardi sono stati Veekay e Fittipaldi ad inaugurare il valzer dei pit stop. Malukas ha tentato l'undercut sui piloti Penske fermandosi al giro 60, ma tale strategia non gli è stata sufficiente per sopravanzare Power che si è ritrovato a capo del gruppetto di testa, davanti allo stesso Malukas, quindi a McLaughlin, Newgarden ed Ericsson.
Ritiri per Ericsson e Rahal
Kyffin Simpson si è ritrovato a muro in curva 4 al giro 87, innescando la terza caution della giornata. La ripartenza ha visto Palou approfittare della situazione e risalire in P6, subito davanti a Rosenqvist autore di un bel duello con Colton Herta, mentre Malukas ha pagato una leggera esitazione al segnale di ripartenza perdendo la seconda posizione in favore di McLaughlin. La seconda tornata di pit stop ha visto le posizioni di vertice restare pressoché immutate, eccezion fatta per Marcus Ericsson che al giro 150 ha dovuto fare i conti con un problema tecnico che lo ha costretto alla resa, vanificando la sua bella prestazione messa in mostra sino a quel momento, imitato poco dopo anche da Graham Rahal.
Subito dopo la terza sosta, Newgarden è riuscito ad avere la meglio nei confronti di Malukas, mentre McLaughlin si è ritrovato davanti a Will Power, il quale ha rallentato il proprio ritmo venendo anche scavalcato dall'altro portacolori del team Penske. Proprio Newgarden si è reso protagonista di un grosso rischio al giro 196 in fase di doppiaggio, finendo per intraversarsi sulla parte sporca della pista ma recuperando la vettura grazie ad un prodigioso controllo, perdendo soltanto due posizioni. McLaughlin e Newgarden hanno quindi subito approfittato della fase di neutralizzazione per rientrare ai box, imitati anche da Rossi, Rosenqvist e Harvey, mentre Power e Malukas hanno optato per continuare. Dopo la green flag, i due si sono fermati venti giri dopo (a 40 dal termine), rientrando rispettivamente in nona e decima piazza ed avendo il “via libera” per spingere nell'ultimo stint di gara senza doversi preoccupare della gestione del carburante.
Nel finale la carambola innescata da Rossi
Rosenqvist (unico rimasto a pieni giri oltre al duo di testa) è stato costretto a rientrare ai box per uno splash-and-go a 22 dal termine, poco prima che Malukas tentasse un attacco su Power per il terzo posto: tra i due c'è stato un leggero contatto ed a farne le spese è stato il pilota del Meyer Shank Racing, finito violentemente contro le barriere. Approfittando della fase di caution, anche McLaughlin e Newgarden sono rientrati ai box per il finale di gara, con quest'ultimo che proprio in pit lane è riuscito a prendersi la leadership. Ma proprio il momento del restart, a 9 tornate dalla conclusione, ha riservato un nuovo colpo di scena: Alexander Rossi è letteralmente decollato sulle ruote di Will Power, coinvolgendo anche Grosjean in un contatto multiplo che ha provocato l'esposizione della bandiera rossa.
Con soli 7 giri a disposizione la gara è ripartita con Newgarden a precedere McLaughlin, Herta e Lundqvist, in grado di attaccare subito Palou. Indiavolato, lo svedese si è sbarazzato anche di Herta nonostante lo strenuo tentativo di difesa da parte di quest'ultimo, mentre nessuno ha potuto più contrastare la cavalcata finale verso il successo di Josef Newgarden, che per la quinta volta si è imposto a St.Louis tornando al successo dopo quello conquistato nella Indy 500 lo scorso mese di maggio. A completare il podio McLaughlin e Lundqvist, con Palou che grazie al quinto posto ha potuto incrementare il margine in classifica su Power. L'IndyCar tornerà protagonista già tra una settimana a Portland, per una nuova sfida che promette di riservare emozioni: la caccia alla leadership di Palou è già aperta.
Marco Privitera