Assolto. Seppur, per certi versi, colpevole. E' stata questa la cervellotica sentenza che l'Alta Corte di Londra ha emesso nei confronti di Bernie Ecclestone, imputato con l'accusa di corruzione in merito alla cessione dei diritti commerciali FOM. L'83enne boss inglese, infatti, pur essendo stato riconosciuto quale autore di una tangente nei confronti del banchiere tedesco Gerhard Gribkowsky (volta ad agevolare la cessione di una quota di capitali alla CVC) non subirà alcuna condanna, sottraendosi così alla richiesta di 140 milioni di euro di danni presentata dalla società Constantin Medien in qualità di parte lesa.

Si tratta di un grosso sospiro di sollievo per colui che da oltre 30 anni tiene in mano le redini del business generato dalla formula regina, anche se per Ecclestone i guai potrebbero non essere finiti qui: dovrà infatti affrontare in Aprile anche i giudici tedeschi, visto che una parte del processo a suo carico è ancora in fase di procedimento in Germania. Nel frattempo, il giudice Guy Newey ha confermato l'esistenza della bustarella (circa 44 milioni di euro) "passata" a Gribkowsky, ritenendo allo stesso tempo che essa non abbia influito nella vendita a prezzo sottostimato dei diritti alla società rappresentata dal broker; vendita che, essendo avvenuta per una cifra di 814 milioni di dollari, ha così impedito alla Constantin Medien di accaparrarsi il 10% di bonus previsto nel caso in cui la quotazione avesse superato il miliardo. "La tangente - ha scritto il giudice Newey nella sentenza - è stata versata in quanto il signor Ecclestone aveva stipulato un accordo nel maggio 2005 con il dottor Gribkowski, al fine di ricompensarlo per aver facilitato la vendita delle azioni della BLB ad un acquirente a lui gradito. Ciò nonostante, non può essere provato che essa abbia influito nella cessione sottocosto dei capitali" ritenendo pertanto equo il prezzo pattuito. E mentre Gribkowski sta scontando in carcere una pena di otto anni e mezzo per la corruzione, l'ex-capo (dimissionario, ma fino a quando?) della FOM può nel frattempo esultare, in attesa dei futuri sviluppi della vicenda. Bernie ha sette vite.

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