MotoGP | GP Italia: le dichiarazioni dei protagonisti del Mugello-show
Grandissimo spettacolo tra le colline toscane nel giorno della festa della Repubblica Italiana per la MotoGP. Al Mugello abbiamo assistito ad una gara al cardiopalma fatta di sorpassi e tanto agonismo. A vincere è stato Danilo Petrucci davanti a Marc Marquez e Andrea Dovizioso. Ecco le dichiarazioni dei protagonisti.
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Per Danilo Petrucci, come detto, si tratta della prima vittoria in carriera nella top class ed arriva davanti al pubblico italiano, proprio per lui che ha dovuto sudarsi la Ducati e la fiducia di tutti.
Il ternano commenta così a caldo: "E' incredibile, nel miglior posto del mondo. Davanti ai miei tifosi è incredibile. E' stata una gara fantastica. Non riesco a descrivere le sensazioni che provo perché ancora non mi rendo conto di aver vinto. Forse dopo sul podio. Devo ringraziare tutta la mia famiglia, i miei amici, la Ducati ed Andrea Dovizioso, ossia tutte le persone che mi hanno aiutato ad arrivare qui."
Petrucci è un pilota coriaceo, ma di grande cuore. Ha spiegato con più calma come ha gestito le fasi della gara: "Quando mi sono messo in testa di star davanti come se non ci fosse nessuno...avevo come target 7 giri dalla fine per attaccare, poi ho detto 5, poi 3.. all'ultimo giro mi hanno passato, mi sono infilato però in staccata. Ho visto Andrea che ha dovuto rialzare la moto e mi dispiace. Ma sapevo che uscire indenne da lì era importante. All'ultima curva ero primo ed avevo paura di non riuscire a vincere. Alla fine ho gridato per 2 minuti."
"Mi è dispiaciuto fare quell'infilata ad Andrea. Metà di questa vittoria è la sua per come mi ha accolto. Purtroppo ha perso dei punti da Marc. Oggi sentivo questa sensazione. Sono stato preso per vincere almeno una gara, ora che ho vinto posso essere più rilassato ed aiutare la Ducati a vincere il mondiale con Andrea."
Danilo Petrucci rivede l'obiettivo della sua stagione: fare meglio del quinto posto nel mondiale. "Riproverò a vincere anche a Barcellona. C'era chi non mi voleva neanche far cominciare con la Ducati. Qualcuno diceva: perché Petrucci con tutti i piloti che ci sono? Oggi avete visto perché."
Andrea Dovizioso, dal canto suo ha cercato di chiudere la gara davanti a Marc Marquez, ma così non è stato e non può dirsi estremamente soddisfatto del suo weekend. Queste le parole dell'alfiere della Ducati che oggi ha disputato il suo GP numero 300: "Tutta la gara è stata difficile, mancava grip per il caldo. Abbiamo lottato per la vittoria, sono deluso per la terza posizione. Avevo bisogno di punti. Complimenti a Danilo per la vittoria, per l'impegno che ci mette in allenamento. Io e Marc siamo stati a guardare fino alla fine perché di più non potevamo fare. Un'altra gara di forza anche per Marc, abbiamo fatto fatica".
Tornando al rapporto tra lui e Petrucci, Dovizioso lo ha spiegato così: "Danilo ha sofferto tanto nella sua carriera. E' uno che ci ha messo le palle! Per questo stasera ceniamo insieme, se lo merita!. Certo, mi ha costretto a rialzarmi nella staccata, ma si merita questa vittoria. Peccato aver perso dei punti oggi. Weekend complicato, ma lavorando bene si arriva alla domenica competitivi. La MotoGP di oggi è molto competitiva. Bisogna lavorare tanto altrimenti ti trovi subito dietro."
Sul Mugello Dovizioso ha chiarito che hanno "trovato una pista diversa dall'anno scorso, a volte capita. Abbiamo lavorato sul grip."
Tornado sull'episodio occorso con Danilo Petrucci in staccata alla San Donato all'ultimo giro, Dovi ha detto: "Danilo ha lavorato bene. Continueremo a lavorare bene insieme. Siamo persone intelligenti e guardiamo avanti!"
Marc Marquez può dirsi soddisfatto da questo weekend italiano, fatto di polemiche per la sua pole e una Honda non certo in forma tra le colline toscane. A seguire il suo commento a caldo.
"Oggi ci siamo difesi nella maniera migliore senza panico. All'ultimo giro ci ho provato, ma loro mi hanno passato. Il mio obiettivo era arrivare davanti a Dovizioso, Rins e Vale."
Il solito Marquez, capace di trovare sempre il lato positivo su cui fare leva e punzecchiare i suoi rivali: "Oggi ho vinto contro Dovizioso, era il mio obiettivo. Su questa pista facciamo fatica. Ho usato la gomma dura perché la morbida con grip l'avrei finita prima della gara. La moto è competitiva, ma abbiamo fatto fatica qui. Sono onesto: anch'io ho fatto fatica. Doppia gomma dura per non rischiare."
Dopo la richiesta pubblica di Jorge Lorenzo alla Honda di rendere la moto più guidabile, il campione del mondo in carica ha voluto sgombrare qualsiasi dubbio: "Anch'io voglio una moto più facile, lui non ha provato la 15 e la 16, quelle erano difficili. Per chiedere qualcosa deve stare davanti".
Grande soddisfazione per tutta la Ducati dopo il GP del Mugello. Gigi Dall'Igna non tradisce il suo orgoglio per il progetto tecnico ed i suoi risultati: "Dobbiamo essere orgogliosi del lavoro fatto in questi anni, di aver vinto per il terzo anno consecutivo al Mugello dove abbiamo tanti fan e quasi tutti i dipendenti Ducati a vederci". L'ingegnere ha avuto parole anche per Petrucci: "Danilo sta facendo bene tutta la stagione. E' stato bravo oggi, sono veramente contento per lui. E' un bravo pilota e veramente un bravo ragazzo."
A proposito della rivalità tra compagni di box, Dall'Igna dice la sua: "I piloti hanno caratteristiche di guida diversi, ma lavorando si riesce a dare a tutti i piloti il giusto set up. Avere tutti i piloti che si giocano le posizioni che contano è un bel traguardo".
Il GP d'Italia ha un vincitore su cui non molti avrebbero puntato, Danilo Petrucci. Il ternano con il duro lavoro si è conquistato un posto nel cuore dei tifosi e nella dirigenza Ducati. A fine stagione scade il suo contratto con la casa di Borgo Panigale e deve guadagnarsi il rinnovo. Marc Marquez è il solito cannibale al di sopra delle polemiche e dei problemi tecnici della sua moto. Andrea Dovizioso avrebbe potuto guadagnare la leadership della classifica mondiale, ma non ci è riuscito nella giornata del suo compagno Danilo Petrucci. Tra i due si sta scrivendo una bella pagina del motociclismo moderno: non solo competizione, ma anche amicizia.
Fabrizio Crescenzi