James Allison: "Pronti per risalire la china"
Giunto al termine del proprio primo quadrimestre in Ferrari, è già tempo di tracciare un primo bilancio per James Allison, il nuovo direttore tecnico del Cavallino. Parlando del proprio re-inserimento nella scuderia, del metodo di lavoro messo a punto e dei progetti per il futuro, l'ex-ingegnere della Lotus ha espresso al sito ufficiale ferrari.com la propria fiducia in vista di una stagione ricca di incognite dal punto di vista tecnico: “Non mi sono certamente messo a guardare i dettagli del progetto della nuova monoposto, non avrebbe avuto senso in questa fase” – ha dichiarato Allison – “Piuttosto mi sono concentrato sul cercare di indirizzare le risorse adeguate e le persone migliori nel posto giusto proprio per ottimizzare l’attenzione su ogni dettaglio. Del resto, quando si affronta un cambiamento regolamentare come questo non è che si comincia a pensarci sei mesi prima: quando sono arrivato a Maranello erano già due anni che si lavorava sul progetto. Ho cercato di immergermi dentro alla sua filosofia e di adattarmi il più in fretta possibile alla squadra. Detto questo, la mia parte per così dire attiva nel progetto della vettura riguarda in particolare l’individuazione delle aree su cui magari spingere di più e concentrare più sforzi”. Riguardo al ritorno del motore turbo, il tecnico del Lincolnshire si è così espresso: "L’influenza del propulsore sulla prestazione complessiva della vettura sarà ben maggiore rispetto al recente passato. Da quando, nel 2007, si è proceduto al congelamento dello sviluppo dei motori e alla convergenza delle prestazioni è ovvio che il suo peso sul piatto della bilancia è stato sempre minore mentre cresceva sempre di più quello dell’aerodinamica. Negli anni precedenti non era affatto così: ricordo bene quanto fosse importante il motore nell’era dei successi Ferrari della prima metà degli anni Duemila. Ora assisteremo ad un riequilibrio, con l’aerodinamica che resterà comunque un fattore determinante”. Quest'ultimo aspetto continuerà comunque a rappresentare un fattore determinante, come sottolineato dallo stesso Allison: “L’aerodinamica resta la linfa vitale di una monoposto di Formula 1 moderna” – ha spiegato – “E’ impossibile essere competitivi senza avere degli strumenti e delle risorse adeguati: adesso possiamo dire di essere passati dall’essere forse la quarta o quinta squadra come strumenti all’essere di nuovo all’avanguardia: c’è tutto quanto è necessario per aprire una nuova era Ferrari”.
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