F1 | Gp Cina, le pagelle ai protagonisti
Daniel Ricciardo 9. Passa da un altro weekend nero ed anonimo ad uno dal dolce sapore della vittoria (e la sua scarpa non c'entra niente). Bravo lui, così come il team, a leggere immediatamente la situazione della safety car e cambiare la strategia. Poi ci mette molto del suo in pista superando chiunque gli si presenti davanti come in occasione del sorpasso da urlo su Bottas.
Valtteri Bottas 7,5. Bravo a compiere un super giro una volta passato su gomme medium per prendersi la prima posizione su Vettel. Una volta in testa non può nulla contro lo scatenato Ricciardo ma, se non altro, porta a casa punti preziosi e si mette nuovamente alle spalle il più titolato compagno di scuderia.
Kimi Raikkonen 7,5. Viene sacrificato, come sempre, sull'altare delle strategie ed è pure sfortunato nella tempistica visto che la neutralizzazione della gara viene chiamata pochi giri dopo il suo pit. Finisce a podio replicando il terzo posto di Melbourne ma la Ferrari non può non puntare più forte sul Raikkonen di quest'inizio di stagione.
Lewis Hamilton 5. Il suo classico weekend no. Quando sin dal venerdì non riesce a trovare il bandolo della matassa scompare così come a Shanghai dove finisce dietro al compagno di squadra sia in qualifica che in gara. Ed è un avvenimento davvero eccezionale...
Max Verstappen 4. Vanifica tutto il suo talento con la manovra azzardata (?) su Vettel al tornantino. Risultato? Gara rovinata al tedesco, penalità per lui e mancata doppietta per la Red Bull. Basterà per darsi una calmata?
Nico Hulkenberg 7. Un mostro di regolarità con il suo terzo arrivo a punti consecutivo che è il massimo a cui, al momento, può ambire il team di Enstone.
Fernando Alonso 7. Stesso discorso fatto per Hulkenberg. Se la macchina lo supporta, lui risponde sempre presente consolidando la quarta posizione della McLaren nel Mondiale Costruttori.
Sebastian Vettel 7,5. Meravigliosa la pole position ottenuta al sabato. Allo start è davvero troppo duro con il compagno di squadra (mezzo voto in meno), poi si fida troppo del muretto e dei suoi mezzi venendo beffato da Bottas in occasione del pit. Incolpevole su Verstappen e da applausi nel dopo gara quando cerca e trova un chiarimento civile con Verstappen.
Carlos Sainz 6,5. Vede per la seconda volta la zona punti ma incomincia a prenderle un pò troppo sonoramente da Hulkenberg.
Kevin Magnussen 6,5. Più in difficoltà rispetto a Bahrain ma ancora una volta nella Top 10 che confermano il magic moment suo e della Haas.
Esteban Ocon 6. Prova fino all'ultimo a rimanere agganciato alla zona punti ma la Force India di quest'anno nongli permette molti margini di manovra. Un'altra volta davanti a Perez e non è poca roba...
Sergio Perez 5,5. L'ottavo posto in qualifica fa ben sperare in vista della gara dove sbaglia la partenza e perdendo terreno nella bagarre di centro gruppo.
Stoffell Vandoorne 5. Viene schiaffeggiato per l'ennesima volta dal suo scomodo compagno di scuderia. Ma lui ci mette tanto del suo rimanendo quasi fermo allo start.
Lance Stroll 6. Con la Williams di quest'anno c'è poco da fare, lui si limita a portarla al traguardo senza commettere errori.
Sergey Sirotkin 6. In ripresa rispetto alle ultime uscite con il guizzo della qualifica del sabato. In gara anche lui può davvero ben poco.
Marcus Ericsson 5,5. In Cina non gli riesce la magia fatta in Bahrain ma finisce un'altra volta davanti a Leclerc in gara.
Romain Grosjean 5. Dopo una discreta qualifica, sbaglia completamente la strategia venendo risucchiato all'indietro. E ancora a zero punti in classifica...
Pierre Gasly 4. Errore inspiegabile contro il compagno di squadra e in un momento della gara dove bastava aspettare qualche giro per guadagnare la posizione che era già stata "chiamata" dal muretto.
Charles Leclerc 5. In qualifica è più veloce di Ericsson nonostante un testacoda sul rettifilo principale che replica anche nella gara rovinando quella che poteva essere una buona giornata.
Brendon Hartley 5,5. Finisce davanti al compagno di squadra in qualifica venendo centrato dallo stesso in gara. Ma nonostante questo non è che stesse impressionando...
Vincenzo Buonpane