La chiamano l'università della Formula 1, ma in questo caso sarebbe forse meglio parlare di dottorato o laurea ad honorem, perché con quattro titoli mondiali a testa, nonché in piena lotta per il quinto, Sebastian Vettel e Lewis Hamilton sono pronti a scrivere altre pagine memorabili di questa sfida finora esaltante e ancora equilibrata. Con l'inglese in vantaggio di 24 punti sul tedesco, la Ferrari punta tutto sulla sua ritrovata competitività e l'adattabilità anche a piste veloci come già fu in Canada.

La cavalleria della Mercedes non spaventa più ed anzi, forti di una invidiabile affidabilità rispetto ai rivali, gli uomini di Maranello sono più che mai in palla per completare la rimonta in classifica che, pur se non impossibile, richiederà concentrazione e fortuna per superare il buon momento di forma di Hamilton e la sua buona stella. Proprio lui a Spa, lo scorso anno conquistò una bellissima vittoria ai danni di Vettel, dal quale seppe difendersi con abilità magistrale all'Eau Rouge - Redillon e poi sul rettifilo del Kemmel.

Quella dello scorso anno era una Mercedes molto piú forte, che lottava con una Ferrari meno in palla di quanto non lo sia oggi. La filosofia Marchionne/Arrivabene di piedi per terra e testa bassa ha pagato con risultati e uno sviluppo tecnico di prim'ordine; l'evoluzione (o meglio la rincorsa) degli ultimi tre anni è culminata nella ritrovata ed esplosiva competitività attuale. Un fattore questo che avrà bisogno del miglior manico da parte di Vettel, che a parità di mezzo e condizioni è sembrato inferiore al miglior Hamilton visto nelle ultime due/tre gare. Un gap importante che sfortuna ed errori hanno ampliato e reso più evidente. Su una pista di alta velocità che richiede efficienza e massimo scorrimento occhio a non dare per morta la Mercedes, capace di mostrar sempre ampi margini di crescita e di recupero oltre a una gestione delle strategie sempre lucida e un lavoro di squadra esemplare.

Oltre che aspettative per la nuova sfida in pista, il lungo break estivo ha portato anche importanti novità al mercato piloti; tutti i protagonisti che hanno annunciato cambi di scuderia sono infatti attesi domani alla conferenza stampa di apertura del week-end, con Alonso, Gasly, Ricciardo e Sainz attesi alla prima apparizione dopo le loro rispettive svolte professionali. Un'attesa palpabile per cercare di capire le mosse di un campione come Fernando Alonso, le aspettative di Daniel Ricciardo, le prospettive di giovani talenti come Carlos Sainz e Pierre Gasly. Ma il mercato piloti ancora non è finito e tasselli importanti andranno a comporre il puzzle del 2019. F1 is back, enjoy!

Stefano De Nicoló