F1 | Bortoleto, la speranza del Brasile: “Sono qui per vincere”
Il pilota di San Paolo vuole riportare la bandiera brasiliana in alto, identificando in Leclerc, Russell e Piastri i propri punti di riferimento.
Ci sono due nazioni che, dopo troppi anni di assenza, torneranno a vedere la propria bandiera rappresentata sulle griglie di partenza dei GP di F1. Stiamo parlando, ovviamente, della nostra Italia e del Brasile; se il tricolore verrà portato con orgoglio da Andrea Kimi Antonelli, toccherà invece a Gabriel Bortoleto issare il vessillo verde oro. Il brasiliano, in attesa di scendere in pista con la Stake F1, non nasconde di avere grandi ambizioni, identificando in piloti come Leclerc, Russell e Piastri i propri punti di riferimento.
Una crescita fulminante, sotto l’ala di Fernando
La storia da corsa di Gabriel Bortoleto è simile a quella di tanti ragazzi che, da oltreoceano, devono sgomitare e affrontare tanti sacrifici per arrivare nel motorsport che conta in Europa. Tra l’altro, da sottolineare come le corse siano nel DNA di famiglia; il padre, infatti, è tra i cofondatori del campionato Stock Car Brazil. Il paulista ha eletto come base per la propria carriera l’Italia, e dai maggiori kartodromi di casa nostra, Lonato su tutti, è iniziata la sua crescita, che ha subito una brusca impennata nel momento in cui è salito per la prima volta in monoposto. Già nel 2020, al primo anno, in F4 Italia ecco arrivare la prima vittoria, il quinto posto in classifica finale e le attenzioni di uno che di talenti se ne intende, essendo lui stesso uno dei più forti piloti mai scesi in pista: Fernando Alonso.
È stato proprio lo spagnolo, infatti, a far debuttare Bortoleto in Formula Regional nel corso della stagione successiva, per poi seguirne i passi fino, in pratica, ad oggi. Quello che il brasiliano, una volta entrato nell’Academy McLaren, ha poi portato a termine in F3 prima e F2 poi, è qualcosa che a pochi è riuscito, e che lo mette sulla scia di campioni come Leclerc, Russell e Piastri. Gabriel, infatti, ha avuto una crescita esponenziale, sbaragliando la concorrenza e vincendo i titoli 2023 e 2024 da rookie, quando in pochi avrebbero scommesso su di lui. Ha infatti dovuto affrontare avversari, almeno sulla carta, più qualificati di lui, come Victor Martins, Isaac Hadjar e Paul Aron, battendoli soprattutto sulla costanza di rendimento, dimostrando qualità e velocità non comuni. Proprio per questo, oggi si trova con gli occhi puntati da parte di una nazione intera, e lui stesso non nasconde di avere grandi ambizioni.
“Sono qui per vincere”
Ovviamente il mio obiettivo è quello di rappresentare al meglio il mio Paese in F1, vincendo gare e tra qualche anno anche il campionato. Sono super orgoglioso di essere brasiliano, soprattutto perché per noi non è per nulla facile ottenere questo risultato. È molto costoso per un ragazzo brasiliano costruirsi una carriera in Europa, e non stiamo vivendo un bel periodo. Sono molto contento di poter regalare a chi è a casa qualche momento di felicità, e mi fa piacere sapere che possano alzarsi la mattina e sapere che uno di loro li rappresenta in tutto il Mondo.
Un target ben preciso, dunque, per Gabriel: vincere gare e campionati. Un ragazzo con i piedi per terra, certo, ma che non si preclude grandi traguardi in futuro. Nei primi anni di carriera, però, sarà complicato per lui, vista la situazione Stake Sauber, che diventerà dal 2026 Audi. Un percorso che potrebbe portarlo ad essere paragonato a quelli che lui stesso ha indicato come i propri esempi, i piloti di cui cercherà di ricalcare le orme.
È un privilegio per me correre con Leclerc, Russell e Piastri, che sono tutti vincitori di gare in F1 e sono sempre stati una grande fonte di ispirazione per me. Hanno dominato le categorie propedeutiche, poi hanno stupito tutti quando si sono trovati a debuttare in F1; tutto questo è chiaramente una fonte di ispirazione per coloro, come me, che nel frattempo stavano crescendo. È fantastico essere qui a correre con questi piloti, ed essere anche uno dei pochi che ce l’hanno fatta.
Un pilota deciso e determinato, Gabriel Bortoleto, che riporterà il Brasile sulla griglia di partenza. Sarà, come detto, una prima stagione complicata per lui, considerando quello che è oggi Stake Sauber. La speranza è che possa comunque mettersi in mostra, magari sperando che l’arrivo di Audi possa rappresentare un salto di qualità importante per arrivare a raggiungere gli ambiziosi obiettivi che si è posto.
Nicola Saglia