C’era un tempo in cui all’Autodromo di Pergusa, in Sicilia, le monoposto di F1 si sfidavano in riva all’omonimo lago in quella che è stata una prova non valida per il Mondiale. Il Gran Premio del Sud, meglio conosciuto come Gran Premio del Mediterraneo.

IL GRAN PREMIO DEL SUD

Per essere precisi, la denominazione di GP del Mediterraneo è stata utilizzata dagli anni '80 in poi, anni in cui a Pergusa non correvano più le monoposto di F1. Ma questa è un'altra storia. Il nome di Gran Premio del Sud venne dato poiché si trattava della gara più importante disputata appunto da Roma in giù, anche se non aveva validità per il Mondiale di F1. Tutto nacque da Rino Mingrino, uno dei fondatori dell’Autodromo di Pergusa, il quale nel 1958 fece disputare nel nuovo circuito la mitica Coppa Pergusa che fino a quel momento si correva tra le strade di Enna.

L'ARRIVO DELLA F1

La svolta arrivò il 19 Agosto del 1962, quando a Pergusa fecero la loro prima comparsa le monoposto di F1. Sulla griglia di partenza di quella storica edizione (che, ricordiamo, non assegnava punti per il mondiale) c’erano ben 17 monoposto, tra cui le Ferrari 156 V6 di Bandini e Baghetti. Ma anche la Lotus 21 Climax S4 di Jo Siffert.

E fu proprio quest’ultimo a scattare dalla pole position, ma terminò la gara quarto venendo battuto dalle Ferrari che si contesero la vittoria in volata, con Bandini che ebbe la meglio di pochi centesimi su Baghetti. Siffert non si rivelò fortunato nemmeno nell’edizione successiva del 1963, quando venne sconfitto dalla Ferrari 156 dell’allora campione di motociclismo John Surtees.

LE ULTIME DUE EDIZIONI

Ma Jo Siffert avrebbe avuto la sua rivincita a Pergusa nel 1964, quando riuscì ad avere la meglio sulla Lotus Climax di Jim Clark. Nel 1965 la storia si ripeté, con Siffert ancora vincitore davanti a Clark, che in quell’anno conquistò poi il titolo Mondiale di F1. Al via di quella che sarebbe stata l’ultima edizione con le monoposto di F1 ricordiamo anche Brabham, Baghetti, Hulme, Bonnier, e Rindt. Il GP del Mediterraneo, dopo aver avuto problemi burocratici, dal 1967 in poi venne disputato all'inizio esclusivamente con monoposto di Formula 2 (ricevendo però validità europea) e successivamente con monoposto di F3000.

PERGUSA SEMPRE PROTAGONISTA

Ma i piloti di F1 non smisero di frequentare l’Autodromo di Pergusa. Negli anni si sono visti campioni del calibro di Jackie Stewart, Jacky Ickx, Graham Hill, Clay Regazzoni, Emerson Fittipaldi, Niki Lauda, Jody Scheckter, René Arnoux, Keke Rosberg e Michele Alboreto. Ma anche nomi più recenti, come Damon Hill, Alex Zanardi, David Coulthard, Juan Pablo Montoya e Rubens Barrichello, per citarne alcuni. Tutti piloti che hanno mosso i primi passi proprio in riva al lago.

La Sicilia, pur non ospitando più le monoposto della massima serie, è rimasta con Pergusa una tappa importantissima del motorsport europeo fino al 2004, quando nacque il campionato mondiale di GP2. Fino alla recente "rinascita" dell'impianto, tornato ad ospitare nel corso delle ultime due stagioni competizioni di livello nazionale e continentale.

Julian D’Agata

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