Dal cilindro di Spa Francorchamps esce forse uno dei nomi meno attesi alla vigilia: quello di George Russell, che mette a segno un personale capolavoro azzeccando la strategia a singola sosta e conquistando il GP Belgio, round 14 del Mondiale di Formula 1. La festa in casa Mercedes è completata dal secondo posto di Lewis Hamilton, mentre Oscar Piastri porta sul podio la McLaren in un finale che ha visto primi tre racchiusi nello spazio di un secondo. La Ferrari si accontenta del quarto posto di Charles Leclerc, davanti ad un Max Verstappen che limita i danni in ottica iridata.

Capolavoro strategico di Mercedes e Russell a Spa

Una gara aperta sino all'ultimo, a testimoniare il grande equilibrio che regna nell'attuale panorama della Formula 1. A spuntarla con una strategia indovinata è George Russell, unico tra i big a giocare la carta della singola sosta ai box e abile a contenere nel finale il ritorno di Hamilton e Piastri, dopo aver completato uno stint di 27 tornate su gomma Hard. Il britannico è andato così a centrare il secondo successo stagionale, ma a stupire è la nuova dimostrazione di forza della Mercedes, che conquista la terza gara nelle ultime cinque ottenendo una clamorosa doppietta. Un risultato impensabile, se si pensa ai valori emersi nel corso della prima giornata di prove, ma che alla fine ha premiato il rischio strategico giocato da Russell e l'ottimo passo messo in mostra da Hamilton, a lungo in testa alla gara.

Piastri porta la McLaren sul podio, Norris non convince

Il sette volte campione del mondo, dopo aver scavalcato un arrendevole Perez allo start, si è preso la testa della corsa già al terzo giro, scavalcando Leclerc e da quel momento in avanti tenendo a bada il ferrarista. Nonostante una gara perfetta, Hamilton nulla ha potuto per contrastare l'aggressiva strategia del compagno di squadra, giungendogli in scia nelle battute finali ma senza avere una concreta opportunità di attacco. Dopo la doppietta conquistata una settimana fa a Budapest, la McLaren si deve accontentare del terzo gradino del podio con un Oscar Piastri apparso comunque pimpante, e pronto a mettere nel mirino il duo Mercedes nel finale. L'australiano si è comunque reso autore di un'ottima prestazione, impreziosita da un bellissimo sorpasso ai danni di Leclerc a pochi giri dalla conclusione. Il momento di forma non sembra altrettanto positivo per Lando Norris, che dopo avere ancora una volta perso posizioni in partenza non è andato oltre la sesta piazza, rimanendo a lungo in scia a Max Verstappen ma senza mostrare la “cattiveria” necessaria per tentare un attacco.

Leclerc solo quarto dopo la pole

Fallisce anche in Belgio l'appuntamento con il podio la Ferrari, nonostante la partenza dalla pole position di Leclerc. Il monegasco è riuscito a mantenere la vetta soltanto nelle battute iniziali, prima di doversi arrendere al ritorno di Hamilton ed apparire piuttosto in affanno sul passo nel resto della gara. Per lui rimane la soddisfazione di essere riuscito a contenere Verstappen e Norris nel finale, ma di certo un quarto posto rappresenta un bicchiere mezzo vuoto viste le premesse. Il Cavallino ha tentato una strategia diversa con Carlos Sainz, unico tra i big ad essere partito con gomma Hard: dopo aver allungato il primo stint ed essersi ritrovato in testa, lo spagnolo ha effettuato una parte centrale di gara con le Medium durata appena otto giri, prima di rientrare per la seconda sosta: una scelta (o una necessità?) che di fatto ha annullato qualsiasi vantaggio, impedendo a Sainz di fare meglio della settima piazza.

Continua il “digiuno” di successi per Verstappen

E la Red Bull? Dopo aver impressionato sia nella giornata di venerdì sull'asciutto che ieri in condizioni di asfalto bagnato, la RB20 non si è confermata in gara. Anzi, chi si attendeva una pronta rimonta di Max Verstappen è rimasto deluso: il campione del mondo, dopo essersi sbarazzato di Albon, Alonso e Ocon nei primi giri, si è piazzato alle spalle di Norris sino alla prima sosta, per poi beneficiare delle scelte strategiche non propriamente felici di quest'ultimo e di Sainz: alla fine per lui è arrivata una scialba quinta posizione, che comunque gli consente di limitare i danni in classifica e di aumentare il vantaggio sul britannico, che rimane il primo degli inseguitori. Praticamente non pervenuto nella gara in Belgio Sergio Perez, che dopo la partenza dalla prima fila ha dimostrato di non saper reggere il passo della concorrenza, chiudendo solo ottavo con la magra consolazione del giro più veloce nel finale.

Appuntamento a Zandvoort dopo la pausa

Per il resto, la zona punti è stata completata dall'Aston Martin con Alonso e dall'Alpine con Ocon, mentre una prestazione coraggiosa non è bastata a Daniel Ricciardo per centrare un piazzamento tra i primi dieci. Poco da segnalare nella seconda metà del gruppo, con Racing Bulls, Williams, Haas e Sauber che hanno fallito l'appuntamento con i punti, e Zhou unico ritirato per un guasto accusato nelle fasi iniziali. L'appuntamento è ora per la gara di Zandvoort a fine Agosto, per un weekend che inaugurerà una seconda parte di stagione che si preannuncia ricca di sorprese e tutta da seguire.

Marco Privitera

La classifica finale del GP Belgio
La classifica finale del GP Belgio