Credits: Oracle Red Bull Racing / X.com
Credits: Oracle Red Bull Racing / X.com

Presa a morsa tra i problemi di competitività della monoposto e il caso esploso questo weekend relativo all'altezza da terra variabile, Red Bull è ancora lontanissima dal vedere la luce in fondo al tunnel. La scuderia di Milton Keynes può però tornare a sorridere dopo la pole position conquistata da Max Verstappen per la Sprint Race del GP Stati Uniti di Formula 1, con il campione olandese che si conferma efficace nei momenti che contano.

Inizio molto positivo per Max

Per Max si tratta della sua prima pole da tre mesi e mezzo (dal GP Austria) e, seppur si tratti solo di una Sprint, lascia un cauto ottimismo per il resto del weekend di gara. Verstappen ha cominciato “in sordina” con un terzo tempo nelle FP1 davanti a Norris, ma dietro di due decimi e mezzo dalle Ferrari di Sainz e Leclerc. La sensazione era che avrebbe dovuto sudare anche solo per partire in prima fila. Il feeling con la monoposto però pareva fin da subito molto promettente e migliorava col passare dei giri e delle sessioni del venerdì.

Nella Sprint Qualifying giunge terzo in SQ1 e secondo in SQ2 con le gomme medie: un crescendo completato nella SQ3 in cui Max, all'ultimo giro disponibile, stampa un 1:32.833 per passare davanti ad un sorprendente Russell di 12 millesimi, conquistare la pole e soprattutto guadagnare un vantaggio non da poco di tre posizioni alla partenza sul suo rivale per il titolo Lando Norris, quarto dopo una qualifica non esattamente eccelsa da parte sua e della McLaren.

Le dichiarazioni

Dopo la fine delle qualifiche, Max Verstappen ha espresso le sue sensazioni per il ritorno alla pole ai microfoni di F1.com, limitandosi ovviamente solo ai fatti in pista, visto anche la sua protesta silenziosa nei confronti della FIA:

Abbiamo avuto una buona giornata, mi sono sentito a mio agio con la monoposto sin dal primo giro. Certo, le qualifiche Sprint sono sempre molto difficili perché devi andare con due set di medie e una di gomme soft. Non sai mai davvero quanto puoi spingerti al limite ma oggi sono contento di essere primo, la macchina sta lavorando bene. Ci sono tantissime macchine veloci, ma era da tanto che non andavo in pole e sono lieto di essere tornato davanti.

Per chiudere l'intervista, l'olandese ha spiegato cosa servirà a lui e alla Red Bull per battere la concorrenza di Mercedes, Ferrari e McLaren e portare a casa un risultato di rilievo ad Austin:

Rendere la macchina guidabile e in grado di gestire le gomme per tutta la durata della gara. Quella sarà la chiave per il nostro weekend. Abbiamo ancora un paio di cose da sistemare sul bilanciamento, ma essere già davanti agli altri è molto positivo. Vedremo, domani faremo il meglio che potremo nella Sprint concentrandoci ovviamente di più sulla gara di domenica dove si assegnano molti più punti.

Andrea Mattavelli