Credit: worldsbk.com
Credit: worldsbk.com

Aspettando il round di Most, per quanto riguarda il WorldSBK, il verdetto fino ad ora è univoco: dei “magnifici tre” ce ne è rimasto probabilmente solo uno, Toprak Razgatlioglu.

Il turco sulla BMW del team Rokit ha conquistato in questa stagione 2024 due triplette consecutive nei round appena trascorsi di Misano e Donington Park, egemonizzando le tre gare del weekend e non solo. Ad Assen si è accaparrato il secondo posto in gara 1 dietro, ricorderete, ad un eccezionale Nicholas Spinelli e ha portato a casa la vittoria in gara 2. Passando al round in Catalunya sulla pista di Barcellona Toprak si è portato a casa due vittorie, quelle in superpole race e gara 2, e un podio alla corsa del sabato. È stato quindi un Razgatlioglu che seppur cominciando bene il campionato ha incrementato sempre di più il feeling sulla M1000RR potendo cosi a questo punto dell'anno potersi incoronare come uomo da battere.

E la concorrenza?

I rivali diretti con cui nelle ultime tre stagioni ha dovuto lottare e dare il suo meglio per conquistare anche una singola posizione sono in netta difficoltà rispetto a Toprak. In primis Jonathan Rea che dopo il cambio di moto da Kawasaki - che lo ha portato nell'olimpo dei piloti coronandolo per ben sei volte campione del mondo - alla Yamaha. Il britannico ha abbracciato quindi il progetto della R1 che è relativamente nuovo rispetto alla “vecchia” Ninja 1000 che ormai è in attività nel WorldSBK da quasi 15 anni. Buio pesto il primo periodo in sella alla moto dei tre diapason hanno gettato un velo pietoso sul campionissimo che però soprattutto nelle ultime due gare è riuscito a risalire la classifica giocandosi le posizioni che contano. Il round di Most sarà fondamentale perché Jonathan arriva sulla scia del primo podio conquistato con Yamaha lo scorso weekend e potremmo scoprire se la rinascita è stata principalmente dovuta al fattore di correre sulla pista di casa, o se invece ha trovato quel feeling con la R1 che sino ad ora era mancato. 

Álvaro Bautista, il due volte iridato con Ducati Aruba.it è in condizioni decisamente migliori rispetto a Rea, seppur non essendo per ora a livello di Razgatlioglu. Indietro di 55 punti rispetto al turco, il pilota iberico non deve e non può permettersi di compiere passi falsi sulla pista ceca. Lì ha trionfato per due volte, con cinque podi. È quindi una pista che è nelle corde della moto italiana e di Álvaro che però dovrà vedersela rispetto agli anni passati con la nuova zavorra, principale causa delle sue prestazioni non all'altezza.

Credit: worldsbk.com
Credit: worldsbk.com

Un record da inseguire

Oltre alla lotta per i punti in palio per la classifica piloti a Most Razgatlioglu e Bautista corrono per altri due record. Lo spagnolo rincorre il 100° podio e Toprak qualora trionfasse di nuovo raggiungerebbe le 50 vittorie. Si trova al quinto posto dei piloti più vincenti di sempre alle spalle di Jonathan Rea (119), Alvaro Bautista (61), Carl Fogarty (59) e Troy Bayliss (52). Razgatlioglu vanta 5 vittorie e otto podi sulle nove gare disputate fino ad ora a Most nei tre anni in cui il tracciato è stato introdotto in calendario. Quindi è una pista con cui era in sintonia negli anni passati, figuratevi ora che “El Turco” ha trovato nella BMW una fidata compagna - forse anche più della R1.

Damiano Cavallari

Leggi anche: WorldSBK | Most: Razgatlıoğlu può già ammazzare il campionato