Pascal Wehrlein conquista il titolo iridato in una gara thriller a Londra.
Porsche Media Center

Con tre piloti – Wehrlein, Evans e Cassidy – in quattro punti era chiaro che l’ultimo appuntamento della Season 10 di Formula E sarebbe stato carico di tensione e tattica, e così è stato. E in un epilogo thrilling alla fine non serve neanche la vittoria a Pascal Wehrlein per conquistare il titolo iridato per 7 punti. Il tedesco della Porsche chiude secondo dietro a Oliver Rowland, mentre per Jaguar è disfatta totale: Evans chiude solo terzo e con gli attack mode che gli tolgono speranze di successo, mentre Cassidy invece è costretto al ritiro nel finale. 

Tattica chiara per Jaguar

La strategia di Jaguar è chiara e favorita dal fatto di avere due vetture nelle prime tre posizioni dello schieramento: giocare con la superiorità numerica – vista l’assenza di Da Costa nelle prime 4 file – e fare in modo che Porsche, che può contare su un’efficienza energetica migliore, come visto nella gara del sabato, non prenda la vetta della gara e non scappi via. E Jaguar riesce anche a giocarsela bene per gran parte della corsa: nelle prime fasi il team britannico gestisce la situazione con Cassidy ed Evans a dettare il ritmo (nonostante due SC nelle prime fasi), cercando di tenere Wehrlein dietro il più possibile, anche dovendo far fronte agli attack mode, che Cassidy sfrutta nella prima metà. Nel primo attack mode, al 10° giro, Cassidy viene difeso da Evans, nel secondo, al 13° giro, invece, il neozelandese perde due posizioni e si ritrova dietro il tedesco di Porsche. Una situazione che resta invariata per 15 giri, per la frustrazione di Cassidy.

28° giro il momento chiave della gara

Al 28° giro Cassidy viene passato da Rowland alla penultima curva: è il momento che distrugge la strategia di Jaguar e apre le porte al caos finale. Il neozelandese si ritrova anche con una foratura per un precedente tocco e un contatto con Gunther all’ultima curva lo costringe a rinunciare a gara e titolo. Il contatto è disastroso anche per Gunther che perde l’ala ed è costretto al ritiro, con la direzione gara che chiama in pista la terza Safety Car di giornata. 

Con la chiamata della SC, Evans e Wehrlein non riescono a fare in tempo a prendere il primo dei loro Attack Mode, e si ritrovano spalle al muro. E in tutto ciò, Rowland prende il comando della gara proprio davanti a Evans e Wehrlein e non lo molla più.

Attack mode decisivo come non mai

Con la SC tornata ai box, sia Evans sia Wehrlein prendono attack mode, ma è al 33° giro che si decide il Mondiale: Evans manca l’attack mode, preso invece da Wehrlein che gli è subito dietro. 

Il neozelandese in radio è consapevole di essere costretto a ripassare nella zona dedicata, cosa che succede al giro successivo, quando Wehrlein ne approfitta e lo sorpassa. Per Wehrlein è fatta: negli ultimi giri il tedesco resta dietro Rowland consapevole che il secondo posto è sufficiente per conquistare il titolo. Evans invece deve rallentare per non arrivare al traguardo con l’attack mode ancora attivo ed è costretto a chiudere al terzo posto. Wehrlein così conquista il titolo con 7 punti di vantaggio su Mitch Evans. 

Tra gli altri bene Buemi, a Porsche il titolo Costruttori

Sébastien Buemi chiude al quarto posto e conquista un altro risultato positivo dopo il podio di ieri, davanti ad Antonio Felix da Costa e a Jean-Eric Vergne. A punti anche Muller, Frijns, Vandoorne e Di Grassi. Nel Mondiale, dietro a Wehrlein, Evans e Cassidy, con questo successo Oliver Rowland strappa il quarto posto a da Costa, con il pilota di Nissan che chiude con 156 punti contro i 144 del portoghese di Porsche. Nonostante il titolo piloti perso, tra i team Jaguar vince con 368 punti, contro i 343 di Porsche. Porsche però si consola con il titolo Costruttori, battendo Jaguar per 7 punti (462 a 455).

UPDATE: Jaguar vince anche il titolo Costruttori, penalizzato Da Costa

Per una penalizzazione post-gara assegnata ad Antonio Felix da Costa - a seguito del contatto che ha causato la foratura che ha messo ko Nick Cassidy - Jaguar ha conquistato anche il titolo Costruttori per 4 punti: una magra consolazione per la casa inglese che, con i due successi tra i team e i Costruttori, ha conquistato i suoi primi titoli iridati dal 1991.

La classifica finale del secondo EPrix di Londra.
FIA Formula E

Mattia Fundarò