Nell'interminabile sequenza di emozioni regalateci dalla gara di Silverstone (a proposito, dove sono finiti i detrattori dell'attuale Formula 1?) uno dei momenti topici è stato senza dubbio rappresentato dallo splendido duello andato in scena tra Fernando Alonso e Sebastian Vettel. Un vero e proprio scontro tra titani, che ha visto come protagonisti due fenomeni del volante nonchè i due piloti più vincenti dell'era moderna. Sei titoli mondiali complessivi, però, impegnati a giocarsi "soltanto" un quinto posto: eppure, nessuno dei due si è risparmiato, con il tedesco che alla fine ha avuto la meglio sullo spagnolo dopo una lunga battaglia durata ben tredici giri, nel corso della quale non è neppure mancata qualche polemica tra i due. Tutto è iniziato al 35° passaggio quando Vettel, dopo aver montato gomme Medium, è rientrato in pista per affrontare lo stint finale della gara immediatamente davanti al ferrarista, in quel momento impegnato a contenere la McLaren di Magnussen. Avendo effettuato la propria sosta otto giri primi rispetto al tedesco della Red Bull, e potendo quindi contare su pneumatici già in temperatura, Alonso non si è fatto certo pregare per lanciarsi subito all'attacco del rivale, mettendo a segno il sorpasso con una straordinaria manovra all'esterno della Copse. Una mossa studiata, voluta e ragionata, con lo spagnolo che ha preparato l'attacco allargando la propria traiettoria alla Luffield in maniera tale da sfruttare al meglio la retta successiva e completare l'attacco prima del curvone da oltre 200 orari. Vettel non si è comunque dato per vinto, mettendosi subito in scia alla Rossa nel tentativo di riprendersi la posizione. I due si sono dati battaglia sfruttando ogni centimetro della pista, anche oltre: situazione che ha generato un avvertimento dalla Direzione Gara per Alonso ma, stranamente, non per Vettel, il quale è finito anch'egli in più di una occasione con tutte e quattro le ruote oltre la riga bianca.

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