F1 | Sebastian Vettel in versione...'X Factor' nel podcast di Francesca Michielin
Dai Gran Premi di Formula 1 a 'X Factor'? No, almeno...per il momento. Scherzi a parte, Sebastian Vettel è stato intervistato proprio dalla conduttrice del talent di Sky Francesca Michielin nel podcast "Maschiacci" affrontando diverse tematiche, dalla tutela dell'ambiente alla politica. Il tedesco, che a fine stagione saluterà la Formula 1, come noto ha spesso evidenziato le sue prese di posizione a favore dei Verdi in Germania, della sostenibilità e della parità di genere nel motorsport.
Al tempo stesso, non è nemmeno una novità la grande passione della cantautrice 27enne per la classe regina: Francesca Michielin aveva già infatti composto in passato una canzone per Fernando Alonso, oltre ad aver cantato l'inno di Mameli in occasione del Gran Premio d'Italia 2017.
F1 E IL MONDO FEMMINILE
Tra i primi argomenti affrontati nel podcast, vi è stato proprio quello legato al sessismo nella società, con particolare riferimento alla competizione sui kart organizzata dal pilota Aston Martin in Arabia Saudita per sole ragazze.
"Le cose si stanno evolvendo - ha detto Vettel - anche se le persone che lavorano in F1 sono ancora un po' lente. Si migliora, anche se si potrebbe fare di più. Il primo obbiettivo dell'evento che ho organizzato era quello di trascorrere un bel momento insieme, veicolando anche un messaggio importante".
F1 E SOSTENIBILITA'
Il quattro-volte campione di F1 ha poi continuato la conversazione puntando il dito contro i componenti della benzina utilizzata per le vetture da corsa, non ancora sostenibili nonostante gli obiettivi della Federazione.
Si tratterebbe di un cambiamento che, dal suo punto di vista, dovrà effettuare proprio la Formula 1 per trainare appassionati e non all'evoluzione verso un mondo più green: "La F1 può essere vista sotto tre prospettive diverse: una sportiva, una di intrattenimento ed una come business. Non conta quale dei tre punti di vista si prenda in esame. Da qualunque punto di vista tu la stia guardando, è necessario cambiare marcia verso un futuro più sostenibile, altrimenti non ci sarà più spazio per nulla".
"La Formula 1 dev'essere in prima linea: bruciamo combustibili fossili per praticare il nostro sport. Dobbiamo dare il buon esempio - ha continuato Seb - per esempio con le tecnologie del motore: sono affascinanti, ma sono importanti? Ne dubito. La gente comune non comprerà mai una vettura con la tecnologia che abbiamo noi: qui sta il cambiamento.
"La F1 deve usare tutto ciò che ha a disposizione, per fare qualcosa ed ispirare la gente, piuttosto di utilizzare i vecchi metodi, solo perché si è sempre fatto così. Bisogna alzare la mano e prendere posizione!" - ha concluso sul tema.
I RICORDI DEL CASCHI SPECIALI
Tra gli altri argomenti di spicco anche una serie di caschi speciali, indossati dal driver teutonico in varie occasioni: da quello utilizzato a Miami, a quello con la bandiera "arcobaleno" a favore della comunità LGBTQIA+: "L'ultima che mi viene in mente è la gara di Miami: volevo sottolineare la sfida per la sopravvivenza delle città a causa dell'innalzamento dei livelli dei mari, ma ne ho avuti tantissimi".
"In Turchia un paio d'anni fa ho indossato un casco con la bandiera arcobaleno per sostenere le lotte e le comunità delle famiglie LGBTQ+. Se avessi più tempo per pensarci potrei fare mille esempi..."
In tutto questo, infine, Sebastian ha saputo anche scherzarci su, rispondendo alla domanda "Per che cosa lotti oggi?" "Lotto per il campionato del mondo!" ha dichiarato tra le risate il pilota.
I PILOTI DEVONO SOLO PARLARE DI SPORT?
Di certo, negli ultimi tempi, la Formula 1 è stata capace di spingersi oltre l'aspetto puramente agonistico e la competizione in sé, grazie anche a valide iniziative come "Race As One", senza dimenticare inoltre le campagne di sensibilizzazione volte ad evitare gli insulti e le minacce via web rivolte ai piloti.
Ma il dibattito rimane aperto: fino a che punto la Formula 1 deve rimanere nell'ambito sportivo e quando, invece, può veicolare dei messaggi che vanno ben oltre l'aspetto puramente agonistico? E' opportuno che i piloti si schierino così apertamente su tematiche non prettamente sportive e comunque non legate alla loro attività? Una cosa è certa: il principale impegno di Sebastian Vettel per il futuro sembra essere già ben delineato...
Giulia Scalerandi