La Marussia punta ai motori Ferrari
Un primo indizio era già arrivato circa due mesi fa, quando Jules Bianchi, pilota del Ferrari Driver Academy, era stato scelto alla vigilia del Mondiale dalla Marussia per affiancare Max Chilton. Ma adesso, anche alla luce del fatto che la Toro Rosso passerà dal 2014 ai motori Renault, sembra ormai probabile che le strade di Marussia e Ferrari possano tornare ad incrociarsi in vista della prossima stagione. Alla vigilia della grande rivoluzione tecnica che investirà la Formula 1, grazie al rientro dei motori turbo, proseguono i contatti e le trattative tra coloro che saranno i fornitori ed i team "clienti": tra questi, appunto, anche il team russo, il quale dando ormai per scontato che la Cosworth non si getterà in questa nuova sfida, si ritrova alla ricerca di un motore per un'annata che, tra l'altro, vedrà anche disputarsi il primo Gp Russia della storia. D'altra parte la stessa Ferrari, la quale continuerà a fornire i propulsori alla Sauber, potrebbe trovare quindi nella Marussia l'ideale sostituta della Toro Rosso, garantendosi quindi una continuità almeno dal punto di vista economico. Il problema è che, sotto questo aspetto, la Marussia non dorme certo sonni tranquilli: con l'attuale regolamento che prevede la spartizione dei premi soltanto tra i primi dieci team classificati, il team diretto da John Booth rischia di trovarsi a fare a meno anche per l'anno prossimo del budget indispensabile per poter pagare la fornitura dei nuovi V6. Una quota che, secondo quanto riportato dal settimanale Autosprint, si aggirerebbe attorno ai 16-18 milioni di euro. Una roba non da poco.
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