F1 | Gp Australia, Ferrari: bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Comincia con un terzo posto la scalata verso il titolo mondiale della Ferrari. Al termine del Gp d'Australia, infatti, soltanto la Rossa di Sebastian Vettel è arrivata al traguardo, portando il tedesco sull'ultimo gradino del podio, mentre Kimi Raikkonen ha dovuto parcheggiare la sua SF16-H prima del termine della corsa. Gli stessi identici risultati dello scorso anno, quindi, per la scuderia di Maranello, che lasciano subito pensare ad un miglioramento nullo rispetto alla scorsa stagione, ma che devono essere analizzati più nel dettaglio prima di giungere a conclusioni affrettate.
Tralasciando la qualifica non eccezionale, in compenso i due ferraristi hanno avuto uno spunto incredibile in partenza, prendendosi già alla prima curva le prime due posizioni e riuscendo a mantenere buone prestazioni fino all'interruzione della gara, dovuta ad un bruttissimo incidente che ha coinvolto Fernando Alonso e Esteban Gutierrez, terminato fortunatamente senza nessuna conseguenza per i due piloti. Dopo questo episodio però la situazione è cambiata totalmente, con le due Mercedes che hanno adottato una strategia vincente, mentre le due Ferrari hanno perso colpi.
A complicare la situazione c'è stato poi anche il ritiro di Raikkonen, a detta del pilota, non dovuto ad un problema alla power unit. Il campione del mondo 2007 ha poi così commentato lo sfortunato episodio: "Non credo sia stato un problema al motore, ma qualcos'altro, devo chiederlo al team. È stato un episodio sfortunato. Sapevamo di non essere lontani dalle Mercedes. In gara abbiamo velocità, ma poi i gran premi bisogna finirli. C'è ancora tanto lavoro da fare, ma la velocità c'è. Abbiamo fatto quello che dovevamo, la prima parte della gara è stata incoraggiante".
E' andata meglio a Vettel, invece, che comunque ha portato a casa un trofeo, ma che viste le aspettative non può sentirsi pienamente soddisfatto di quanto ottenuto: "La partenza è stata perfetta, mi ha ricordato il GP Ungheria dell'anno scorso. Tutto stava andando come doveva, ma dopo la bandiera rossa per noi è andato tutto storto. Non ci aspettavamo che le Mercedes usassero la mescola più dura che le ha accompagnate fino alla fine. Ho provato di tutto. Volevamo di più. Siamo riusciti a imporre il ritmo, poi la bandiera rossa non ci ha certo aiutato. Non siamo ancora al punto dove vorremmo essere. Oggi eravamo in una situazione molto migliore, le Mercedes non ci hanno superato e se ne sono andate".
Questa, infine, l'analisi del team principal, Maurizio Arrivabene: ”Abbiamo fatto una buona prima parte di gara, poi c’è stata la bandiera rossa, ma non dobbiamo prenderla come una scusa. Questo ci insegna che i conti si fanno alla fine. Quanto è successo oggi deve servirci come lezione per fare ancora meglio, ad iniziare dal Bahrain, con ancora più umiltà e determinazione".
Sicuramente per quanto visto dunque la Ferrari non è esattamente quella del 2015, nel complesso sembra essere migliorata, ma al momento manca ancora l'affidabilità, problema già evidenziatosi nei test di Barcellona, mentre sulla prestazione forse manca ancora il giro secco. Sui long run la competitività invece c'è, ma con delle temperature più alte di quelle di Melbourne già la SF15-T si era dimostrata più a suo agio. Questo però è solo l'inizio, bisognerà aspettare ancora qualche Gran Premio per capire se la stagione potrà essere combattuta oppure se le frecce d'argento continueranno a dominare in maniera incontrastata.
Carlo Luciani