Pessimo inizio di stagione per il ritrovato binomio McLaren-Honda. Dopo un inverno difficile, durante il quale il team di Woking ha girato poco e a singhiozzo, a Melbourne la scuderia inglese si è scontrata con nuovi problemi. Dopo il poco entusiasmante primato di essere riuscita a monopolizzare l'ultima fila dello schieramento, Kevin Magnussen si è addirittura fermato nel giro di formazione in seguito ad una perdita d'olio sulla sua monoposto, mentre Jenson Button è almeno riuscito a concludere la gara seppur in undicesima e ultima posizione. Con sole quindici monoposto al via, l'ex-campione del mondo è riuscito a scalare posizioni solamente grazie ai ritiri degli altri avversari, finendo per essere doppiato per ben due volte dal duo Mercedes.

A poco è valsa la grinta messa in mostra dal pilota inglese, soprattutto mentre ha tentato vanamente di difendere la propria posizione dagli attacchi di Sergio Perez. Eppure, il buon Jenson si è mostrato ottimista: "E' stata una buona giornata per noi. Siamo ancora lontani da dove dovremmo essere e la strada per arrivarci è ancora lunga, ma la gara di Melbourne è stata un ottimo punto per cominciare. Mi sono goduto la gara. Ho avuto un bello scontro con Checo Perez e mi sono divertito. Oggi è stato inoltre un giorno importante per quanto riguarda lo sviluppo del pacchetto vettura-motore: se facciamo solo tre giri non impariamo nulla, solo completando lunghe distanze riusciamo a imparare una grande quantità di cose. E' stata inoltre un'ottima occasione per me per sistemare alcuni aspetti sulla mia vettura, come qualche dettaglio nell'abitacolo. Dobbiamo continuare a lavorare su ogni aspetto della monoposto: guidabilità, potenza, affidabilità e carico aerodinamico. Ho già notato però diversi aspetti positivi in questa gara: nell'entrata in curva siamo veloci quanto le Force India e siamo abbastanza vicini a Red Bull e Sauber. E' stato un inverno molto difficile il nostro, ma con il lavoro che abbiamo svolto questo fine settimana sono certo che arriveremo molto più preparati al prossimo appuntamento in Malesia."

Se Button può essere soddisfatto almeno per l'importante quantitativo di dati da mettere a disposizione per la crescita della monoposto (potendo così vedere il proprio bicchiere mezzo pieno), non si può dire lo stesso di Kevin Magnussen, il quale ha sostituito Fernando Alonso dopo l'incidente di quest'ultimo avvenuto durante i test invernali. Il pilota danese (dopo aver danneggiato la propria monoposto nel corso delle prove libere), insieme al russo Kyvat non è riuscito neanche a vedere la griglia di partenza, in quanto fermato da problemi alla sua monoposto:"E' stato frustrante - ha ammesso il danese - perché a Melbourne volevo veramente gareggiare. E' stato comunque positivo aver riassaporato le competizioni e aver guidato la vettura nel fine settimana. Anche se non ho potuto prendere il via, credo che la squadra abbia imparato qualcosa dal problema sulla mia vettura. Inoltre dobbiamo essere positivi, in quanto Jenson è riuscito a terminare la gara. Noi siamo qui per imparare. Portando la vettura al traguardo siamo in grado di imparare molte cose. Sono stati 56 giri preziosi per noi."

Insomma, un avvio davvero in salita per la McLaren, la quale almeno cercherà di migliorare le prestazioni con i dati raccolti durante il weekend australiano in vista della prossima gara, in programma tra due settimane a Sepang. Dove, salvo sorprese dell'ultim'ora, dovrebbe tornare al volante Fernando Alonso. Il quale si trova già a Woking, nella sede del team, dove domani proverà al simulatore. Un passo decisivo verso il rientro alle gare dopo il misterioso episodio di Barcellona.

Chiara Zaffarano

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