Kick Sauber
Credits: Area Media Pirelli Motorsport

Il 2024 della Kick Sauber si è concluso con un desolante ultimo posto nella Classifica Costruttori e con soli quattro punti frutto dell'ottavo posto conquistato da Zhou Guanyu nel GP Qatar a Lusail. Un bilancio decisamente al di sotto delle aspettative nonostante la mini rivoluzione apportata da Mattia Binotto, nominato nel mese di luglio Chief Operating Officer e Chief Technical Officer del marchio Audi, che ha portato un leggero miglioramento delle prestazioni sul finire della stagione.

ZERO ACUTI E ZERO PRESTAZIONI

In piena fase di transizione, con il già citato approdo di Mattia Binotto all'interno della scuderia e il contestuale addio di Andreas Seidl e Oliver Hoffmann, il 2024 della Kick Sauber è stato uno dei più difficili per la scuderia sia dal punto di vista tecnico che sportivo. La C44 fin dai primi km in pista si è fatta notare più per l'inedita doppia sponsorizzazione (Kick e Stack) e per l'accattivante colorazione nero-verde fluo, che per le prestazioni che fin da subito hanno evidenziato gli evidenti limiti a cui il pur bravo James Key non è riuscito a porre rimedio. Se a questo aggiungiamo anche dei pit stop disastrosi in più di un'occasione (Bahrain, Arabia Saudita e Australia solo per citarne alcuni), che hanno privato se non altro il team di poter competere per la Top 10, viene piuttosto facile affermare che peggio di così era praticamente impossibile da fare. Nella seconda parte di stagione, con parecchi cambiamenti apportati dal manager italo-svizzero e con un nuovo pacchetto di aggiornamenti, la situazione è leggermente migliorata con la stagione della Kick Sauber che si è chiusa in leggero crescendo e con l'unico acuto di Zhou Guanyu nel GP Qatar che ha regalato gli unici punti stagionali per il team. Che non sono serviti nè ad evitare l'ultimo posto nella Classifica Costruttori, e nemmeno a salvare una stagione gravemente insufficiente.

Voto: 4

CIAO CIAO VALTTERI

Da tre anni nel sodalizio elvetico, chiamato dall'allora team principal Fred Vassuer, il navigato pilota finlandese in quest'ultimo anno si è fatto notare più per le performance fuori pista che per quelle al volante della C44. Perennemente nei bassifondi della classifica, e la P11 di Lusail come miglior risultato stagionale, il focus del 35enne di Nastola si è concentrato principalmente sul battere il compagno di squadra; un obiettivo fallito sul filo di lana grazie ai punti conquistati dal cinese che lo hanno lasciato desolatamente a quota zero. Pochi lampi, dunque, per l'Hulk Hogan della Formula 1 frutto sia degli evidenti limiti tecnici della vettura, sia per più di qualche errore che hanno, di fatto, preannunciato il suo addio al team, ma non al Circus grazie al rientro nel team Mercedes, nel ruolo di terzo pilota, con cui ha conquistato dieci vittorie.

Voto: 4,5

Kick Sauber
Credits: Area Media Pirelli Motorsport

PUNTI IRIDATI MA FUORI DAL CIRCUS NEL 2025

Travolto anche lui dalla piena crisi tecnica del team, il pilota cinese ha parzialmente salvato la sua stagione con l'acuto in Qatar e la P8 conquistata. Un piazzamento che è servito a regalare gli unici punti iridati per il team, ma che non sono bastati per essere confermato per il 2025.  Troppo poco per un pilota che, al di là dei suoi munifici sponsor, ha dimostrato seppur a tratti una discreta velocità nonostante non guidasse una vettura da lotta di centro gruppo. Non presente in griglia il prossimo anno, come Bottas, potrebbe fare rientro in Ferrari come terzo pilota. 

Voto: 5

Kick Sauber
Credits: Area Media Pirelli Motorsport

 

Vincenzo Buonpane